Vivere insieme: la nostra recensione
Titolo: VIVERE INSIEME. Comunità e relazioni nella società globale
Autore: Piero Amerio
Editore: Il Mulino
Edizione: 2017
Piero Amerio, professore emerito di psicologia sociale, in questo volume, adottato anche all’università, riflette sul vivere insieme e sui problemi che in ogni tempo hanno travagliato le relazioni degli uomini, contemporaneamente esseri sociali e individuali. Nella trattazione l’autore spazia dalla storia alla mitologia, dalla politica alla morale, dalla psicologia alla sociologia. Ne risulta un manuale ricco e complesso, non sempre di facile lettura, impostato secondo un criterio storico.
Sin dall’antichità gli esseri umani, uguali nelle strutture biogenetiche e psichiche di base, hanno constatato le dissimmetrie della condizione umana caratterizzata dalle disuguaglianze materiali, culturali, psicologiche e morali. L’autore, partendo dal presupposto che centrale nei rapporti umani sia il bisogno di sicurezza, analizza sentimenti di insicurezza iniziando da quelli medievali nelle forme della fame, della violenza, delle malattie (con le conseguenti paure adattabili all’odierna realtà pandemica) a quelli più recenti apportati dalla minaccia del terrorismo e dal rischio ecologico. Oggi viviamo in un mondo globalizzato in cui le interconnessioni tra i paesi si sono intensificate e si è diffusa l’ideologia di mercato che, da un lato ha contribuito ad innalzare un certo benessere collettivo, ma dall’altro ha aumentato la forbice tra ricchi e poveri. Tutto questo impone profonde modifiche ai modi della vita associativa e di quella individuale. Inoltre il processo di globalizzazione è attraversato da situazioni conflittuali e contraddittorie: istanze localistiche e autonomistiche, chiusura delle frontiere e vero il “diverso” si contrappongono all’aumento di spostamenti, di confronto tra realtà locali, al bisogno di comunità. In particolare nell’uomo contemporaneo va emergendo il bisogno di comunità, che è una forma di vita sociale fondata su un modo di sentire comune e reciproco, sulla collaborazione, sulla cooperazione, sulla solidarietà. A tal proposito risulta interessante il capitolo dedicato ai “sentieri della solidarietà” con alcune importanti precisazioni. La solidarietà non va confusa con la carità: si va verso gli altri non tanto per dare loro qualcosa quanto per portarli a godere di un diritto che è il nostro stesso diritto (come prevede l’articolo 2 della Costituzione italiana). E i volontari sono persone che non si sentono eroi, ma sono attivi, disposti a farsi coinvolgere e capaci di responsabilità; sono anche individui che nelle loro scelte di beneficio agli altri trovano un completamento di sé.
(a cura di Giuseppina Calzolari, Redazione CSV Brescia)