Cecco Bellosi: la cura delle dipendenze tra catene e libertà
Un libro denso di storie di vita vissuta ai margini e di riflessioni narrate da chi, per primo, ha pensato la terapia senza mura o camicie di forza. Si intitola “L’orlo del bosco. La cura delle dipendenze tra catene e libertà” l’ultimo libro di Cecco Bellosi, uscito per DeriveApprodi (edizioni Comunità Concrete) e dedicato allo spinoso problema delle droghe. Il libro è stato presentato il 16 febbraio al Circolo Arci Xanadù di Como. L’incontro è promosso da Tavolo Giustizia Riparativa di Como, in collaborazione con l’Azienda Sociale Comasca e Lariana, CSV Insubria Como, Associazione Comunità Il Gabbiano ODV e Arci Como
“La droga è tornata come grande questione sociale – si legge nella presentazione del libro – Attraversa ceti e classi, integrati ed esclusi. Alla ricerca performante della cocaina, illusoria degli psicofarmaci, lenitiva dell’eroina, straniante del crack, consolatoria della bottiglia triste e solitaria. In fabbriche, scuole, famiglie, carceri, ponti, strade. A unire è l’esplosione delle solitudini nelle lande desolate della postmodernità. In un mondo dominato da Big Data e Big Pharma tra spaesamento, paura, angoscia, rabbia, rancore. E social network autistici“.
Stare sulla soglia tra luce e oscurità: questo è il senso del viaggio di Cecco Bellosi nella sofferenza delle dipendenze, della follia, delle solitudini. Lì dove praticare una cura non significa imporre modelli normativi né discipline. Una tonalità narrativa modulata sul graffio, l’audacia della provocazione e il tocco lieve di una carezza, come le pratiche di cura di Cecco Bellosi, da oltre vent’anni impegnato come coordinatore dell’Associazione Comunità Il Gabbiano per persone con problemi di dipendenza e per minori in difficoltà. Tra i suoi libri, Il paese dei contrabbandieri (Nodolibri), dedicato all’avventurosa epopea degli sfrosadori; Piccoli Gulag (DeriveApprodi), sulle insidie delle comunità terapeutiche e Potere Operaio, racconto della sua militanza raccolto nel libro Insurrezione armata (Rizzoli), a cura di Aldo Grandi.
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto regionale “Un futuro in comune” finanziato da Cassa delle Ammende.
Ingresso libero.