Il volontariato si allea con la sanità. Co-progettazione tra Asst Lariana e terzo settore
Sono oltre sessanta le associazioni di volontariato che hanno risposto alla manifestazione d’interesse per attività territoriali, ma anche per progetti che riguardano gli ospedali
L’intervista di Paolo Moretti a Raffaella Ferrari, direttore sociosanitario di Asst Lariana: uscita nello speciale “Diogene” de La Provincia di Como del 18 luglio 2023
La visione? «L’apertura verso il territorio del mondo della sanità, per accorciare le distanze con i pazienti. Il progetto è quello della casa come primo luogo di cura. Grazie all’alleanza con il terzo settore potremo realizzarla». Sono oltre sessanta le associazioni di volontariato della provincia di Como che hanno risposto alla manifestazione d’interesse finalizzata alla collaborazione tra Asst Lariana e gli enti del terzo settore. Un avviso dedicato alle attività territoriali nei Distretti ma anche progetti che riguardano gli ospedali. «Una risposta per certi versi sorprendente, che ci ha stupiti e fatto veramente piacere» spiega la dottoressa Raffaella Ferrari, direttore sociosanitario di Asst Lariana.
Ma perché l’azienda socio sanitaria territoriale chiama a raduno il mondo del volontariato?
«L’assistenza territoriale – spiega Raffaella Ferrari – deve cambiare in tutta Italia, e non solo in Lombardia. E questo cambiamento
pone l’accento sul rapporto che deve essere instaurato con le associazioni di volontariato. L’obiettivo comune è garantire accessibilità e vicinanza alle cure a tutti. E con il mondo del terzo settore questo progetto può essere raggiunto in modo più efficace». Tutto nasce da un primo incontro tra Asst Lariana e il Centro Servizi per il Volontariato di Como: «Ci siamo fatti consigliare da loro sull’azione più efficace per coinvolgere le associazioni – prosegue la direttrice sociosanitaria – La Lombardia, e la provincia di Como in particolare, sono territori ricchissimi su questo fronte. Ed è negli obiettivi strategici aziendali non perdere la collaborazione con questo grosso potenziale.
Da qui la decisione di conoscere gli enti del terzo settore e pensare ad attivare una progettazione condivisa con loro». C’è un cambio radicale di rapporti tra volontariato e quello che, un tempo, era conosciuto solo come ospedale Sant’Anna (ma che oltre l’ospedale gestisce i sei distretti sanitari sul territorio). Prima erano le associazioni a proporsi o era la sanità a “sfruttare” (nell’accezione migliore del termine) le risorse del terzo settore. «Adesso siamo di fronte a una rivoluzione – prosegue la dottoressa Ferrari – Rivoluzione che inizia con la legge di riforma del sistema socio sanitario che prevede la collaborazione diretta tra le istituzioni sanitarie le realtà di volontariato».
Il primo passaggio è stato il confronto con il Csv di Como. Il secondo la manifestazione di interesse alla quale hanno risposto oltre sessanta realtà della nostra provincia.
«Volevamo avviare una procedura di mappatura degli enti del nostro territorio cercando di incontrarli e quindi avviare con loro una collaborazione. In un’ottica di vedere insieme problemi e possibilità, e quindi avviare un percorso di costruzione insieme. Non più quello che avveniva prima, lodevolissimo sia ben chiaro, ma un po’ rigido: l’ente che aveva individuato un modello e un progetto e lo presentava, oppure un’azienda che chiedeva un determinato prodotto. Qui si tratta di costruire un legame profondo sulla conoscenza delle possibilità e dei bisogni. Considerando tutti coloro che possono offrire qualcosa, senza lasciar fuori enti magari meno noti, che però hanno idee e potenzialità che servono e sono utili».
Il vicedirettore di CSV Insubria Martino Villani: «Una bella sfida per le associazioni Occasione anche per chi è “piccolo”»
Il commento raccolto da Francesca Guido:
La co-progettazione tra enti del terzo settore e Asst Lariana può essere un’occasione concreta per guardare alle esigenze del territorio in maniera diversa. Una nuova sfida che, se colta con la giusta mentalità, può segnare veramente un cambiamento importante.
Sono diverse le realtà del terzo settore che hanno aderito alla manifestazione di interesse finalizzata alla collaborazione con Asst Lariana. Una novità prevista per legge che ha l’obbiettivo di superare vecchie modalità di collaborazione per trovare una nuova forma di “fare rete” che veda un rapporto egualitario tra le parti. L’iniziativa è prevista dalle nuove linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore.
«Il nuovo codice – conferma Martino Villani – consente agli enti del terzo settore iscritti al Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore, il Runts, questa opportunità di incontrarsi con l’ente pubblico per condividere le loro conoscenze in merito ai problemi presenti sul territorio in cui operano e di poter costruire insieme una co-programmazione e una successiva co-progettazione».
Oggi nella maggior parte dei casi ogni singola associazione dialoga con l’ente pubblico e prova a costruire singolarmente il proprio progetto. La coprogettazione vuole andare oltre e fare collaborare più realtà per un obiettivo o più obiettivi comuni.
È utile ricordare che Asst Lariana ha individuato sei distretti (Como/Campione d’Italia, Cantù/Mariano Comense, Erba, Olgiate Comasco, Lomazzo/Fino Mornasco, Medio Lario). «Condividiamo l’idea di Asst Lariana – aggiunge Villani – di andare a monitorare le esigenze dei sei distretti, di andare a lavorare sui problemi grazie alle risorse presenti in ognuno di questi, per collaborare alla soluzione di alcune problematiche».
È chiaro che non si tratta di un passo immediato. «È una novità per l’ente pubblico e anche per l’ente di terzo settore – precisa il vice direttore – credo che ci vorrà del tempo per riuscire a immaginare e a comprendere la logica, a costruire insieme, ma sostengo anche che si tratta di un’opportunità più funzionale e interessante». Portare risorse di pensiero, di competenze e, laddove possibile, economiche può essere così una sfida stimolante. In particolare, per le associazioni più piccole, quella magari nate sul territorio per il territorio, che possono avere così l’opportunità di sedersi a un tavolo e portare le proprie proposte. A volte queste realtà si occupano di azioni di “nicchia” che vanno a rispondere a servizi essenziali che altrimenti non ci sarebbero».
Alla manifestazione di interesse in scadenza lo scorso 6 maggio ne seguiranno altre. A settembre, inoltre, è previsto un incontro tra Asst Lariana e enti del terzo settore per approfondire ancor di più il tema, conoscere le richieste della stessa Asst e quali potrebbero essere le opportunità per il terzo settore.
«Sarà l’inizio di un percorso – conclude Villani – che consentirà di sedersi tutti assieme attorno a un tavolo, di ragionare insieme e di capire come affrontare le cose in concreto.