“Coperte per senza fissa dimora”, anche a Cremona il progetto di Sheep Italia
“Coperte per senza fissa dimora” è promossa da Sheep Italia APS onlus che, coinvolgendo migliaia di volontarie e volontari in tutta Italia, realizza ogni anno coperte da donare alle persone che d’inverno sono costrette a vivere e a dormire all’aperto.
Il Comune di Cremona (Settore Politiche Sociali), che da tempo ha una collaborazione in modo strutturato con la Caritas Cremonese per il servizio di Centro di Prima Accoglienza e Asilo Notturno, nonché con la Società San Vincenzo de’ Paoli di Cremona (oltre all’accoglienza i due enti donano coperte, vestiti e beni di necessità a senza fissa dimora e a persone che vivono in situazione di grave marginalità), ha deciso di sostenere e promuovere il progetto di Sheep Italia anche nella nostra città.
L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza, ad associazioni, e gruppi, invitati a realizzare quadrati e/o delle coperte intere secondo le istruzioni fornite da Sheep Italia APS.
E’ richiesta la realizzazione di un quadrato lato 15 cm con ferri (o uncinetto) dal 4 al 7 e filati corrispondenti a queste misure di ferri; filati caldi, misto lana e non interamente acrilico, adatti a riparare e dare conforto durante il freddo; colori e realizzazione secondo le singole creatività (comporre disegni, inserire trame o parole). E’ possibile realizzare anche coperte interne dalle dimensioni 90×180 cm o 60×120 cm.
Il punto di raccolta di quadrati e/o coperte è presso SpazioComune (piazza Stradivari 7, Cremona). La raccolta si chiude entro il 10 novembre 2023. I quadrati e/o le coperte raccolte saranno spedite all’Associazione e utilizzate per i bisogni delle persone accolte presso i servizi a Cremona.
Come illustrato nel corso della presentazione dell’iniziativa, avvenuta questa mattina nella Sala Eventi di Spazio Comune dall’assessora alle Politiche Sociali e Fragilità Rosita Viola, l’iniziativa ha il duplice obiettivo di raccogliere il materiale e sensibilizzare le persone sul tema della grave marginalità sociale. Un’azione concreta anche in occasione della Giornata Internazionale per lo sradicamento della povertà, proclamata dall’ONU che ogni anno si celebra 17 ottobre. Tante sono le persone in condizione di povertà assoluta e altrettante sono le famiglie in povertà relativa.
Si tratta di un piccolo gesto, che invita a riflettere sulla condizione di chi si trova in difficoltà e che si inserisce nel contesto di diversi servizi già attivi in rete con il terzo settore, ma anche con le nuove progettualità del PNRR, in particolare con l’investimento per l’housing temporaneo e stazioni di posta per le persone senza fissa dimora, di cui il Comune di Cremona è risultato assegnatario.
“Assistiamo ogni giorno all’impoverimento di molti sotto tanti aspetti – ha dichiarato l’assessora – mi piace ricordare una frase di padre Wresinski, promotore della giornata internazionale, laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro. Ringrazio infine un gruppo di donne di Montichiari e la signora Angela Terlera che, avuta notizia della raccolta a Cremona, ci ha già consegnato sei sacchi pieni di coperte”.
Presenti all’iniziativa anche Giuseppe Spriveri, Coordinatore Staff per il Contrasto alla Povertà del Comune di Cremona, Massimo Fertonani e Eugenia Rozzi, Presidente e Vice Presidente della Società San Vincenzo de’ Paoli di Cremona, con Alessio Antonioli del Centro Ascolto Caritas Cremonese.
Il presidente Massimo Fertonani ha dichiarato di avere accolto volentieri l’invito a collaborare a questa bella iniziativa: si tratta infatti di un gesto di buona volontà fatto bene in quanto le coperte, oltre ad essere calde per il materiale con le quali sono realizzate, sono anche colorate, eseguite con cura e maestria. La San Vincenzo, come ha spiegato tra l’altro il presidente Fertonani, gestisce le cucine benefiche, aperte tutto l’anno, dove viene offerto un pasto completo attualmente a 40-45 persone al giorno, rispetto alle 30-35 di qualche tempo fa. Oltre a persone che vivono in condizioni difficili, ora si presentano anche persone che vivono da sole e desiderano consumare il pasto con altri. Un momento di condivisione e di relazione questo che permette ai volontari della San Vincenzo di comprendere i bisogni che questi nuovi frequentatori hanno. La San Vincenzo si occupa inoltre della distribuzione settimanale di pacchi alimentari a nuclei familiari in stato di necessità e il cui numero è ultimamente aumentato, passano da 70 a 85.
Alessio Antonioli si è a sua volta soffermato sul rifugio notturno, aperto tutto l’anno, che dispone di dieci posti, ai quali se ne aggiunge uno per emergenza. Attualmente questi posti sono tutti occupati da persone che non hanno fissa dimora, sia italiani che stranieri. E’ questo un ulteriore aiuto che viene dato e, in stretta collaborazione con i Servizi Sociali del Comune, si cerca di fare uscire queste persone da una condizione di bisogno così che possano trovare una condizione stabile.
Sheep Italia APS onlus (www.sheepitalia.it ) è un’associazione fondata nel 2019 e opera nel campo dei diritti umani, nasce per accarezzare le fragilità e andare incontro a chi ha avuto un “inciampo nella vita”. L’Associazione, che coinvolge migliaia di volontarie e volontari in tutta Italia, realizza ogni anno coperte da donare alle persone che d’inverno sono costrette a vivere e a dormire all’aperto. Coperte colorate e vivaci che ricreino la sensazione di un abbraccio, che riscaldino e che possano dare conforto, sostegno diretto, anche speranza. Ogni persona può farlo ovunque abiti, a casa propria, sola o in compagnia, e poi spedire i singoli quadratini che poi saranno uniti per formare delle coperte, oppure è possibile realizzare una coperta secondo le istruzioni fornite dall’Associazione. L’Associazione successivamente distribuisce queste coperte a chi vive per strada. Si tratta di una semplice attività per esprimere vicinanza a chi vive in condizioni di grave marginalità sociale, per dare un po’ di calore a chi nella vita ne ha ricevuto sempre troppo poco.