Cremona ha aderito al progetto internazionale “Cities Changing Diabetes”
Si è tenuta oggi, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, la conferenza di presentazione del progetto Cities Changing Diabetes, programma internazionale promosso da University College London (UCL), dallo Steno Diabetes Center danese e, in Italia, coordinato dall’Health City Institute con il contributo dell’azienda farmaceutica Novo Nordisk. Il progetto vede al momento coinvolte numerose città e realtà a livello internazionale sulle sfide al diabete correlate all’urbanizzazione al quale il Comune di Cremona ha aderito, al termine della presentazione, sottoscrivendo la Urban Diabetes Declaration.
Hanno partecipato all’evento Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona, Andrea Lenzi, Presidente dell’Health City Institute (in video collegamento), Salvatore Mannino, Direttore Generale di ATS Val Padana, Giuseppe Rossi, Direttore Generale di ASST Cremona, Mirella Marussich, Presidente dell’Associazione Diabetici Cremonesi, Elena Lameri, Assistente Sanitario SSD Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali di ATS Val Padana, Patrizia Ruggeri, Responsabile UOD di Diabetologia dell’ASST Cremona, Matteo Giorgi-Pierfranceschi, Direttore UOC Medicina Interna ASST Cremona, Rosita Viola, Assessora alle Politiche Sociali e della Fragilità del Comune di Cremona, e Francesco Missineo, Patient Access Novo Nordisk S.p.A.
Con diabete urbano si vuole definire la malattia diabetica che riguarda le persone che abitano nelle città e nelle metropoli, ambiente che, come è ben dimostrato, influenza il modo in cui le persone vivono, si alimentano, si muovono, tutti fattori che hanno un impatto sul rischio di sviluppare il diabete.
Abitudini e lavori sedentari, alimentazione non corretta ed eccessiva, scarsa o nulla attività fisica, stress, sono tra le caratteristiche della vita cittadina che favoriscono lo sviluppo di sovrappeso, obesità e diabete di tipo 2.
La prolungata emergenza pandemica, con le limitazioni agli spostamenti, alle attività sportive e motorie, oltre all’incentivazione del telelavoro, ha contribuito ad aggravare il problema, favorendo ulteriormente la tendenza alla sedentarietà.
Oggi, nelle città vive il 64 per cento delle persone con diabete, ma si tratta di un numero destinato a crescere. La principale arma a disposizione per frenare questa avanzata è la prevenzione, attraverso la modifica di quei fattori ambientali, educativi e culturali che la favoriscono e su quali si può intervenire con interventi multisettoriali anche nell’ambito dei contesti di vita.
“Abbiamo accolto con molto interesse il progetto deliberando l’adesione alla Urban Diabetes Declaration nella consapevolezza del ruolo delle città come promotrici di salute. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha ideato il termine ‘healthy city’ per definire una città conscia dell’importanza della salute come bene collettivo e che mette in atto politiche e azioni per migliorarla. Cremona molto sta facendo su questo versante: sport diffuso, anche nel verde e per tutti come aiuto alla salute, alimentazione sana a partire dalle scuole, mobilità sostenibile, azioni ambientali forti e molte altre sono le scelte che aiutano a vivere la città come luogo in cui coltivare la salute e fare prevenzione. La dichiarazione prevede cinque punti concreti e un patto trasversale tra Comune, ATS Val Padana, ASST Cremona, l’Associazione Diabetici Cremonesi e tutti coloro che si impegneranno per assicurare maggiore conoscenza e accessibilità all’informazione sanitaria con particolare attenzione alla prevenzione e ai rischi per la salute nel contesto urbano”, commentano il Sindaco Gianluca Galimberti e l’Assessora Rosita Viola.
“Siamo particolarmente soddisfatti che sia stato sottoscritto ufficialmente il Manifesto ‘Urban Diabetes Declaration’, documento che testimonia l’impegno dell’amministrazione comunale di Cremona, rappresentata dal Sindaco Galimberti, a favore della nostra collettività. Tale manifesto, già adottato da amministrazioni di decine di altre città metropolitane, è stato approvato anche sul nostro territorio per rendere Cremona sempre più orientata a politiche di promozione della salute e di Urban Health, disegnando per essa anche percorsi di qualificazione e rigenerazione urbana. La sottoscrizione del Manifesto permetterà a Cremona di diventare una città ancora più attenta ai reali bisogni di salute delle persone più fragili e accompagnerà la crescita di una comunità più consapevole del valore della salute come bene collettivo, favorendo le iniziative di prevenzione finalizzate all’adozione di stili di vita salutari – con particolare riguardo all’alimentazione ed all’attività motoria – anche attraverso una maggiore sinergia tra servizi sanitari e sociosanitari, servizi sociali, culturali e ricreativi. Su questo piano, peraltro, gli enti e le associazioni si sono già mossi da tempo; al riguardo, si citano a titolo esemplificativo la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Comune e ATS della Val Padana per l’attivazione dei Gruppi di Cammino e le collaborazioni con l’Associazione Diabetici Cremonese. Si ricorda inoltre che la diabetologia cremonese si fonda su una lunga tradizione di prevenzione e di cura, che prosegue da oltre cinquant’anni”, dichiarano il Direttore Generale dell’ATS della Val Padana Salvatore Mannino e di ASST Cremona Giuseppe Rossi.