Giornata della donna 2024: due appuntamenti a Crema
3 marzo 2024 – ore 16.00
Festa della donna Caregiver – La moda che cura
Crema si prepara alla Giornata della Donna, dove verranno organizzati eventi sociali dedicati appositamente su tale tematica. Il primo andrà in scena domenica 3 marzo, alle ore 16, nella sala ‘Pietro da Cemmo’ nel Centro culturale S. Agostino in piazzetta Terni De’ Gregorj, dal titolo “Festa della donna Caregiver, la moda che cura”, un’iniziativa promossa da cinque donne, da anni impegnate perché siano riconosciuti i diritti delle persone con disabilità e dei loro caregiver. Queste figure si prendono cura di quelle persone con delle disabilità, svolgendo un grande lavoro di supporto socio-assistenziale. A tal proposito, le cinque organizzatrici dell’evento hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per focalizzare l’attenzione su alcune tematiche che lo stesso ha ripreso nel discorso di fine anno, tra cui proprio il ruolo della donna come prestatrice di cura.
Quello che si vuole affermare con tale iniziativa, è che la donna deve innanzitutto prendersi cura di se stessa, star bene, essere felice per comunicare felicità, così come la donna con disabilità può essere felice nonostante i suoi limiti funzionali. La moda svolgerà un ruolo fondamentale nel progetto: infatti, è stato creato un calendario dove alcune donne Caregiver e con disabilità si sono prestate a fare da modelle. Le foto di queste donne sono una testimonianza, uno sguardo oltre il pregiudizio: perché chi si prende cura non è una persona triste. La moda che cura è stata realizzata grazie a tre atelier: Atelier Barbara Montagnoli, Il Setaccio, e La Casa di Ale. Protagonisti anche le allieve e gli allievi del Cr Forma di Crema i quali, guidati dalla direttrice Chiara Capetti, si sono presi cura delle modelle. L’evento vedrà la partecipazione dell’amministrazione comunale di Crema, dove interverranno gli assessori Anastasie Musumary, Emanuela Nichetti e Giorgio Cardile.
9 marzo 2024 – ore 18.00
Giornata Internazionale per i diritti delle donne – Sfide e protagonismo femminile congolese
Parliamo delle donne, degli sforzi e delle lotte da esse compiuti, anche in parte sostenute dalla comunità internazionale perché siano riconosciuti loro gli stessi diritti degli uomini, un percorso che si realizzerà solo quando le donne saranno responsabilizzate a tutti i livelli. Un percorso lungo in particolare per le donne congolesi, che vivono in uno dei Paesi più ricchi dell’Africa per natura, ma allo stesso tempo il più povero per l’insicurezza e la cattiva governance. Le donne hanno pagato il prezzo più alto per le guerre nella RDC dal 1996, dovendo subire oltre alla violenza di tutta la popolazione, anche la violenza nel proprio corpo, un’arma efficace e mortale.
Ma c’è anche la povertà, un’altissima mortalità materna e infantile, malattie sessualmente trasmissibili tra cui l’HIV, l’analfabetismo, i matrimoni precoci, ecc. Del 70% dei congolesi che vive sotto la soglia di povertà, il 61% sono donne. Esse procurano il cibo e le cure per le famiglie, ma non hanno un reddito e spesso sono subordinate ai mariti, anche l’accesso al lavoro è limitato per una bassa istruzione e formazione professionale. E non si riesce ancora ad uscire dalla spirale del malgoverno.
Una minoranza di donne congolesi istruite potrebbe partecipare al potere sociale ed economico ed influenzare le scelte politiche, ma la maggior parte delle donne vive nell’ignoranza sotto il dominio dalla tradizione. La sfida delle donne dovrebbe essere realizzare una solidarietà tra le due categorie, che dia loro forza per partecipare alla ricerca di una pace duratura e per lo sviluppo del Paese.