Il 28 giugno inizia il Porte Aperte Festival
Giunge alla quarta edizione il Porte Aperte Festival, che quest’anno svilupperà le proprie principali attività nel weekend compreso tra il 28 e il 30 giugno.
Un’edizione con protagonisti straordinari, di livello internazionale, con cui si apre un nuovo ciclo, che ci auguriamo nei prossimi anni consolidi e faccia ancora crescere questa rassegna, nata con grande umiltà (ma altrettanta tenacia e passione) dalle idee e dal duro lavoro di 5 amici, che hanno dato vita ad una associazione, e le cui proposte hanno trovato adesione entusiastica da parte del Centro Fumetto Andrea Pazienza e dell’Amministrazione Comunale di Cremona.
Un Festival che si connota per una molteplicità di elementi distintivi, ma che ruota intorno ad una parola chiave: incontro.
Il PAF è incontro di culture, di idee, di linguaggi espressivi, di volontari, di appassionati, di percorsi tra loro differenti, ma accomunati dalla disponibilità a dialogare e confrontarsi per crescere.
Per “incontrare” è necessaria serenità, disponibilità d’animo, curiosità, voglia di capire e di crescere.
Non servono viceversa la paura, la diffidenza, la chiusura, la smania di prevalere e di cancellare la diversità.
La mente, diceva qualcuno, è come un paracadute: non serve se non si apre.
Il PAF ha provato in questi anni – e continuerà a farlo con grande umiltà e senza pretesa alcuna di primazia – con pazienza a coltivare il verbo delle Porte Aperte,
parlando – nel tempo della competizione – il linguaggio dell’incontro e del dialogo, proponendo – nell’epoca del disimpegno e dell’intrattenimento – la riscoperta della lettura e il piacere dell’approfondimento, seminando – nella stagione della semplificazione e delle certezze – l’intelligenza del dubbio e l’idea che non esistono risposte semplici a questioni complesse.
Porte aperte dunque alla diversità e all’altro da noi. Porte chiuse ai muri e agli stereotipi, a tutte le forme di violenza, fisica e verbale.
Porte spalancate ai sogni di progresso e di cambiamento, che nel 2019 sono rappresentati anche da importanti ricorrenze, come la conquista della luna (1969), i grandi movimenti sui diritti civili e l’emancipazione femminile della fine degli anni ’60, la caduta del muro di Berlino (1989).
Non a caso, uno dei filoni conduttori sotto traccia della quarta edizione sarà “volevamo la luna”, sintesi delle grandi conquiste spaziali e dei sogni di cambiamento che hanno attraversato alcuni periodi del ‘900.
66 appuntamenti, animati da oltre 100 ospiti in 30 diverse location della città, attraversata per tre giorni dalle molte tematiche e spunti di riflessione che il PAF propone (quest’anno le periferie, le relazioni umane, i grandi sogni di cambiamento, la scienza), tenuti insieme dal grande filo comune dell’apertura e dell’accoglienza, costitutivo del PAF. Un tema trattato trasversalmente in molti appuntamenti, tramite il ventaglio di linguaggi che la rassegna offre.
Il crescente e affettuoso contributo di volontari, in particolar modo giovanissimi, rappresenta una testimonianza di come questa rassegna semini speranza e raccolga passione.
Anche quest’anno ciò che più ci rende orgogliosi è il numero dei soggetti con cui si sono allacciati rapporti di collaborazione e sinergia nell’ambito del processo di costruzione del Festival: 90 tra istituzioni amministrative, scolastiche, culturali o socio-sanitarie, altri festival, associazioni o realtà di base, operatori commerciali locali, librerie, oltre a decine di artisti e autori coinvolti a diverso titolo nella progettazione, costruzione e gestione di pezzi della rassegna.
Tra loro in particolare soggetti che si occupano di utenti fragili e normalmente ai margini delle grandi manifestazioni, che qui invece hanno potuto trovare uno spazio di autonomo e arricchente coinvolgimento.
Con queste caratteristiche genetiche il PAF, alla sua quarta edizione, si presenta promettendo un profilo sempre più elevato negli ospiti, con un parterre di nomi anche internazionali.
5 mostre di straordinario livello accompagneranno l’intera durata del PAF e verranno inaugurate nei giorni appena precedenti il weekend topico della rassegna. Tra tutte si segnala la nuova collaborazione con il Festival della Fotografia Etica di Lodi, che nel suo decennale porterà a Cremona 3 mostre internazionali ospitate nelle precedenti edizioni.
Conclusa la fortunata parentesi al Salone Internazionale del libro di Torino, il Porte Aperte Festival, come ogni anno, prevede alcune anteprime di avvicinamento al weekend finale di giugno, tra cui si segnalano venerdi 21.6 Archimede 3.0, (graphic novel dedicata alla vicenda di una pergamena disegnata dall’antico matematico, con Andrea Plazi, Roberto Natalini e Carmine Di Giandomenico), sabato 22.6 presso il Centro Fumetto, con ultimo libro illustrato di Alessandro Sanna e Domenica 23.6 presso il Centro Commerciale Cremona Po con una giornata intitolata Gioco da sempre, dedicata all’evoluzione del gioco dall’antichità ai giorni nostri.
Martedì 25.6 infine, presso il Museo Archeologico, in collegamento con la presentazione della mostra De Visu, il Coordinamento teatro Cremona presenterà alcune letture dalle Città invisibili di Italo Calvino.
Il Festival vero e proprio invece quest’anno presenterà un programma di notevole rilievo, arricchito di alcune novità, molte presenze internazionali e un ventaglio di collaborazioni illustri.
Tra le presenze straniere si segnalano lo scrittore francese Philippe Besson, la catalana Anna Maria Villalonga, il divulgatore astronomico rumeno Adrian Fartade, il fenomeno letterario afroamericano Nana K. Adjei-Breniah, recensito ovunque come miglior prima opera, e soprattutto Hanif Kureishi, romanziere e sceneggiatore britannico, autore – tra i tanti titoli – de Il Budda delle periferie.
Ma il parterre degli ospiti è arricchito anche da scrittori come Alessandro Robecchi, Lina Bolzoni, Marco Balzano, Michela Marzano e Benedetta Tobagi, da fumettisti come Barbara Baldi, Luca Scornaienchi, Luca Ralli, Zuzu, Francesco Barilli e la cremonese Roberta Sakka Sacchi, attori come Neri Marcorè e musicisti come Riccardo Sinigallia, Edda, The Winstons e Rancore.
Proseguirà anche il duplice appuntamento di contaminazione tra cultura e filiera del cibo di qualità, esperita in collaborazione con imprenditori della ristorazione, iniziata lo scorso anno con buon riscontro.
Tra le novità dell’anno l’apertura di “Scatole aperte”, una nuova sezione dedicata ai giochi ed alla cultura ludica. In collaborazione con l’associazione La Buca del Coboldo, negozi cremonesi di giochi ed altri soggetti anche extralocali, saranno infatti presenti in pieno centro – per tutta la durata della 3 giorni – tavoli di presentazione di giochi di ruolo, giochi di società, giochi in scatola, giochi antichi e contemporanei.
Una nuova attrazione destinata ad ampliare l’orizzonte dei pubblici e degli appassionati, di Cremona ed altre città, diversi per età ed estrazione sociale.
In quel contesto verrà presentato un nuovo gioco inscatola a tema della Liuteria, ideato dal cremonese Dario Dordoni.
Altra novità sarà la collaborazione con il Gruppo Astrofili Cremonesi, che si concretizzerà nella proiezione a Porta Mosa di immagini straordinarie della luna su schermo gigante e nella installazione di telescopi durante le tre serate per la visione degli astri sul cielo di Cremona.
Anche la rotazione delle location diffuse resterà un marchio del Festival, che ha riscontrato crescente simpatia, tanto tra il pubblico proveniente da fuori città, quanto tra gli stessi cremonesi.
Confermatissima anche la proposta serale a Porta Mosa, nella cui verde e fresca cornice, nel cuore della città, troveranno sede i principali eventi musicali, affiancati dall’animazione per bambini, la libreria del Festival, i gazebo delle associazioni di solidarietà e la ristorazione.
I 5 curatori (Marina Volonté, Andrea Cisi, Mario Feraboli, Michele Ginevra e Marco Turati) non nascondono dunque il proprio compiacimento per aver chiuso anche quest’anno un’ottima programmazione con le contenute risorse disponibili e ringraziano i 3 soggetti organizzatori (Associazione Culturale Porte Aperte, Centro Fumetto Andrea Pazienza e Comune di Cremona), unitamente ai molti sponsor privati, ai molti collaboratori e volontari per aver confermato loro nuovamente fiducia e sostegno.