La filosofa Agnes Heller a Cremona
Tavola della Pace e Comune di Cremona annunciano un incontro con Agnes Heller, la grande filosofa che ha vissuto i drammi del Novecento, intervistata dal gionalista e filosofo Francesco Comina. L’appuntamento è per il 24 settembre alle ore 21.00 nel Salone dei Quadri del Comune di Cremona e si inserisce nel percorso di avvicinamento della Marcia per la Pace Perugia-Assisi 2018.
Agnes Heller è considerata la più famosa pensatrice vivente ed è pura una testimone diretta della Shoà, avendo vissuto l’esperienza del ghetto di Budapest e aver visto morire quasi tutta la sua famiglia nei campi di concentramento nazisti.
La musica, la pace, l’armonia, la bellezza, ma anche l’insidia razionale del male in un’Europa che rialza muri e che riproietta nel mondo il seme dell’inimicizia, della violenza e della xenofobia. Un incontro straordinario con una delle menti più eccezionali della nostra storia. Una testimone diretta della malvagità che ha ferito e umiliato l’Europa sotto l’incedere dei totalitarismi.
Agnes Heller è una famosa pensatrice ed è pure una testimone diretta della Shoà, avendo vissuto l’esperienza del ghetto di Budapest e aver visto morire quasi tutta la sua famiglia nei campi di concentramento nazisti.
Nata nel 1929 da una famiglia ebrea di origini austriache, la Heller fin da piccola è costretta a vivere con la paura delle persecuzioni razziali. Il padre è un musicista e scrittore e infonde nell’animo di Agnes una grande passione per l’arte, per la musica e per la cultura in genere. La madre ha un ruolo più normativo. Insieme vivranno l’esperienza drammatica del ghetto di Budapest e la liberazione con la Todesmarsch dove morirono centinaia di persone. Il padre, scoperto mentre dava aiuto ad ebrei in fuga venne deportato e ammazzato ad Auschwitz nel 1943.
Dopo essersi iscritta alla Facoltà di Medicina cambiò radicalmente corso, nel 1947, dopo aver partecipato ad una lezione di filosofia di Gyorgy Lukacs, il pensatore più influente e importante dell’Europa di quegli anni In breve tempo divenne la più stretta collaboratrice di Lukacs e dal 1947 professoressa associata nel suo dipartimento. Insieme ad un gruppo di filosofi che si ritrovavano intorno alle idee di un marxismo riformatore di Lukacs, la Heller fondò la Scuola di Budapest, che ebbe un ruolo molto importante nella ricerca di una riscoperta umanistica di Marx. Ma ben presto entrò nel mirino dell’ortodossia del partito comunista sovietico che reagì violentemente a questo tentativo di rileggere criticamente Marx spogliandolo da paludamenti troppi ideologici.
Destituita dai suoi incarichi accademici insieme con Lukacs per motivi politici dopo la rivoluzione ungherese, trascorse molti anni ad insegnare in scuole secondarie e le fu proibita ogni pubblicazione.
Nel 1968 protestò contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, e subì una nuova persecuzione politica e poliziesca. Nel 1973, sulla base di un provvedimento ad personam delle autorità del partito, perse di nuovo tutti gli incarichi accademici.
Nel 1977 emigrò in Australia insieme al marito Feher Ferenc, anche lui uno degli esponenti principali della Scuola di Budapest. Ma quatto anni più tardi venne invitata a insegnare Filosofia Politica alla New School di New York prendendo di fatto la cattedra che era di Hannah Arendt. E in questo suo periodo americano la Heller diventa una delle pensatrici più famose tenendo collaborazioni e corsi con i più importanti filosofi del mondo.
Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, tornò nella nativa Ungheria dove è stata designata membro dell’Accademia ungherese delle scienze. Nel 1995 le sono stati conferiti il ‘Szechenyi National Prize’ in Ungheria, e l’Hannah Arendt Prize’ a Brema. Ha ricevuto la laurea ad honorem causa dalla ‘La Trobe University’ di Melbourne nel 1996 e dall’Università di Buenos Aires nel 1997″. Ha ricevuto ancora nel 2010 a Goethe Medaille, Il premio Concordia a Vienna nel 2012, il premio Carl von Ossietzky a Oldenburg nel 2012, la laurea honoris causa all’Università di Innsbruck, il premio Internazionale Willy Brandt a Berlino e il Manés Sperber Preis 2017 di Vienna. Oggi è una delle voci critiche più forti e ascoltate in tutta Europa contro il governo nazionalista ungherese di Viktor Orban.
BIBLIOGRAFIA
Nella vastissima ed articolata produzione di Agnes Heller, segnaliamo almeno: Per una teoria marxista del valore, Editori Riuniti, Roma 1974; La teoria dei bisogni in Marx, Feltrinelli, Milano 1974, 1978; Sociologia della vita quotidiana, Editori Riuniti, Roma 1975; L’uomo del Rinascimento, La Nuova Italia, Firenze 1977; La teoria, la prassi e i bisogni, Savelli, Roma 1978; Istinto e aggressività. Introduzione a un’antropologia sociale marxista, Feltrinelli, Milano 1978; (con Ferenc Feher), Le forme dell’uguaglianza, Edizioni aut aut, Milano 1978; Morale e rivoluzione, Savelli, Roma 1979; La filosofia radicale, il Saggiatore, Milano 1979; Per cambiare la vita, Editori Riuniti, Roma 1980; Teoria dei sentimenti, Editori Riuniti, Roma 1980, 1981; Teoria della storia, Editori Riuniti, Roma 1982; (con F. Feher, G. Markus), La dittatura sui bisogni. Analisi socio-politica della realta’ est-europea, SugarCo, Milano 1982; (con Ferenc Feher), Ungheria 1956, Sugarco, Milano 1983; Il potere della vergogna. Saggi sulla razionalità, Editori Riuniti, Roma 1985; Le condizioni della morale, Editori Riuniti, Roma, 1985; (con Ferenc Feher), Apocalisse atomica. Il movimento antinucleare e il destino dell’Occidente, Milano 1985; Oltre la giustizia, Il Mulino, Bologna, 1990; (con Ferenc Feher), La condizione politica postmoderna, Marietti, Genova 1992; Etica generale, Il Mulino, Bologna 1994; Filosofia morale, Il Mulino, Bologna, 1997; Dove siamo a casa. Pisan Lectures 1993-1998, Angeli, Milano 1999; La condizione politica postmoderna (1988); Etica generale (1994); Filosofia morale (1997); Una teoria della modernita’ (1999); La bellezza della persona buona (2009); I miei occhi hanno visto, con F. Comina e L. Bizzarri, Il Margine 2012, Teoria dei sentimenti, Castelvecchi Editore, 2016, La dignità dell’opera d’arte, Castelvecchi Editore, 2017, Paradosso Europa, Castelvecchi Editore, Solo se sono libera, Castelvecchi Editore, 2017, Breve storia della mia filosofia, Castelvecchi Editore, 2017, Marx. Un filosofo ebreo-tedesco, Castelvecchi 2018