“Sotto un cielo di stoffa – Avvocate a Kabul”, presentazioni de libro a Casalmaggiore e Piadena
L’Afghanistan, dopo 40 anni di guerra e 25 di governo fondamentalista islamico, è sicuramente il peggior paese per nascere donna. Le donne afgane vivono una vita inimmaginabile per noi. Sono tante le donne, politiche, attiviste dei diritti umani, poliziotte, giornaliste, medici e avvocate che, a rischio continuo della propria vita, non smettono di battersi, ogni giorno, per le altre, per i loro diritti, per la giustizia e la democrazia nel loro Paese. E proprio della resistenza delle donne parla il libro, “Sotto un cielo di stoffa, Avvocate a Kabul” di Cristiana Cella. Il volume sarà presentato a Casalmaggiore giovedì 30 novembre alle ore 21.00 nella Biblioteca Civica di via Marconi 8.
Private di ogni diritto, le donne sono costrette a subire una violenza quotidiana, nelle loro famiglie, nella società, nelle istituzioni. Una violenza che continua a peggiorare nella quasi totale impunità. Ma non sono solo vittime, sono donne forti, capaci di combattere e accudire con eguale determinazione, di vincere la paura e lottare per un destino diverso.
Quella che si presenta a Casalmaggiore grazie agli Amici di Emmaus è una pubblicazione a cui l’autrice, profonda conoscitrice dell’Afghanistan, ha lavorato nel corso di alcuni anni fatti di viaggi, incontri e interviste. Quello che viene fuori è una raccolta di storie e di voci di donne forti che ci portano dentro la loro vita quotidiana, facendoci partecipare alle loro sfide, al loro coraggio, tenace, generoso e leggero. Racconta, in particolare, la guerra quotidiana delle avvocate. Essere avvocata a Kabul, è un lavoro molto difficile e rischioso, lontano da quello che conosciamo nel nostro mondo.
Il filo conduttore della prima parte, a due voci, è il difficile cammino di un’avvocata che lavora al Centro donne dell’associazione Hawca e della sua cliente, tra mille ostacoli, per salvare la sua vita. In questa storia se ne inseriscono tante altre, storie di tragedie e di riscatti, di dolore e di libertà.
La seconda parte del libro racconta l’Afghanistan di oggi, la vita dei suoi abitanti, sempre più fragile e minacciata, la situazione politica disastrosa, la guerra in corso, attraverso interviste.
Cristiana Cella, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice. Segue le vicende afghane dal 1980, quando entrò clandestinamente a Kabul per documentare la resistenza degli abitanti della città contro i russi. Seguì, poi, i combattenti democratici per due mesi, condividendone vita quotidiana e battaglie, sulle montagne di Paktia. Dal 2009 è membro del Cisda (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane), ha partecipato a diverse delegazioni in Afghanistan, l’ultima delle quali, in marzo 2017. Si occupa di progetti umanitari nel Paese, ha collaborato con “l’Unità”, “Il Sole 24 ore” e altre testate on line.