Vivicittà 2019, come è andata
Riceviamo e pubblichiamo: La Casa Circondariale di Cremona ha ospitato la sedicesima edizione del “Vivicittà – Porte Aperte”, la corsa podistica riservata ai detenuti, ma aperta anche alla società civile, rappresentata in tale circostanza dalle società sportive esterne e dagli studenti degli istituti superiori cittadini.
Tra questi, alcuni ragazzi e ragazze dell’Istituto Aselli accompagnati dal prof. Franco Guarneri ed una qualificata rappresentanza cittadina dell’Asd Triathlon-Duathlon, per un totale di circa 40 persone.
Un’edizione baciata dal sole visto il periodo di pioggia di questi giorni, che ha fatto da scenario agli oltre sessanta detenuti partecipanti alla corsa.
Il presidente territoriale Uisp di Cremona Luca Zanacchi ha ringraziato i volontari Uisp e gli agenti della polizia penitenziaria che hanno reso possibile la corsa, i partecipanti, e la direttrice dell’istituto Padula e il presidente dell’Amministrazione provinciale Davide Viola.
La corsa, sviluppatasi su un circuito interno di 800 metri circa da ripetersi sei volte, ha visto primeggiare il marocchino Saisi, con il tempo di 26 minuti e 33 secondi.
Un Vivicittà – Porte Aperte quanto mai internazionale, specchio fedele dei processi di globalizzazione, che si è svolto in altre trenta Case Circondariali d’Italia, e che ha concluso la rassegna di iniziative collegate alla corsa podistica giunta alla 36° edizione.