Cena con delitto per Associazione Veronica Sacchi
L’Associazione Veronica Sacchi ha organizzato per domenica 11 giugno 2017 alle ore 20.00 presso il tennis Club di Lecco una, una serata di beneficenza a favore di AVS – Associazione Veronica Sacchi e i suoi volontari col naso rosso: Omicidio sulla “Lavs Boat”.
La “Lavs Boat” è una scalcinata nave da crociera che solca rotte senza storia in mari senza nomi. Nell’ultima notte di navigazione viene commesso un efferato omicidio. Spetta al capitano della nave, detective per corrispondenza grazie a un corso a fascicoli settimanali, condurre gli interrogatori ai sospettati. Metti alla prova le tue doti investigative, fiuta gli indizi, non lasciarti ingannare dai depistaggi, individua il movente, l’arma del delitto e infine arresta il colpevole prima che possa commettere ancora orrendi misfatti.
Durante la cena con delitto, i commensali saranno divisi per tavoli e costituiranno ognuno una squadra investigativa in competizione con tutte le altre per la soluzione del mistero, tra interrogatori ed analisi degli indizi che si svolgeranno tra una portata e l’altra. Alla fine della serata ogni squadra investigativa sarà invitata ad indicare il colpevole, il movente e l’arma del delitto. Fra un indizio ed un altro il Tennis club di Lecco solleticherà i palati dei detective con gnocco fritto e salumi nostrani, risotto agli agrumi, tiramisù e bollicine. Tre portate adatte a tutti i gusti per passare un’insolita serata all’insegna del mistero.
Il ricavato della serata andrà a sostegno dei progetti del sorriso di Associazione Veronica Sacchi che da oltre 15 anni allieta con i propri volontari col naso rosso i piccoli pazienti dell’ospedale Manzoni di Lecco e non solo.
Ingresso 30 Euro comprensivo di spettacolo teatrale e cena di tre portate
Info e prenotazioni: Stefano 333-7810712 o Simone 348-2489941
Chi è AVS (Associazione Veronica Sacchi Onlus)
AVS realizza corsi di introduzione e formazione per giovani volontari clown-dottori e porta il sorriso in situazioni di disagio. Nel corso dei suoi quindici anni di storia, ha operato in forma volontaria e non retribuita in ospedali, case di riposo, centri per disabili, carceri, missioni di supporto all’estero e in molti altri contesti dove il disagio sociale, provocato dalla malattia o da contesti socio-politici complessi, richiedeva e richiede l’intervento della figura del clown dottore.