Corpo Europeo di Solidarietà, un progetto per superare gli ostacoli
Si chiama “A level playing fields” ed è promosso da un gruppo di 5 organizzazioni Ue tra cui CSVnet. Obiettivo: garantire parità di accesso e migliorare la mobilità transfrontaliera ai giovani che vogliono fruire della nuova opportunità di volontariato.
ROMA – Un progetto per garantire pari accesso per tutti al Corpo europeo di solidarietà, indipendentemente dallo stato di provenienza e di destinazione dei volontari. È “Alp – A level playing field”, presentato sotto il programma “Europa per i cittadini” dal consortium composto da organizzazioni di 5 paesi Ue: Pro vobis (Romania, capofila), CSVnet (Italia), Centro europeo del volontariato (Belgio), Confederazione portoghese del volontariato (Portogallo) e Rete dei centri per il volontariato croati (Croazia).
Obiettivo principale del progetto è la redazione di un rapporto completo sui diversi quadri giuridici connessi al volontariato nei 28 paesi Ue. Tale ricerca è finalizzata a fornire ai decisori politici uno strumento per individuare e superare gli ostacoli e le sfide che i volontari affrontano in Europa nel libero svolgimento del loro ruolo per il bene della società civile. Il progetto si prefigge di contribuire al continuo miglioramento nel settore del volontariato, e nello specifico delle mobilità transfrontaliere dei volontari, alla luce e nel contesto del Corpo europeo di solidarietà.
“Alp” prevede la realizzazione – nell’arco dei 16 mesi di durata dell’iniziativa – di 6 eventi internazionali di promozione e diffusione dei risultati raggiunti, 5 seminari di approfondimento (uno per paese) ed una conferenza finale che vedrà la partecipazione delle delegazioni delle organizzazioni partner e di altri stakeholders coinvolti e non nel percorso di ricerca.
Ai seminari (attività “core” nel processo di ricerca) saranno invitati diversi profili di partecipanti: giovani tra i 18 e i 30 anni (target del Corpo Europeo di Solidarietà) che hanno svolto attività di volontariato in un paese diverso da quello di origine; le organizzazioni che li hanno accolti e/o inviati; altri enti, pubblici e privati, che si occupano di volontariato o di tutte quelle pratiche e misure di cui un volontario ha esigenza nel momento in cui è chiamato a trascorrere un periodo in un altro paese (soggetti del settore immobiliare, bancario, delle telecomunicazioni, ecc.).
Il progetto prevede inoltre l’impiego di una risorsa umana selezionata dal database del Corpo europeo di solidarietà (ramo “employment”) che svolgerà un tirocinio della durata di un anno in Italia presso la sede di CSVnet. Il tirocinante, che dovrà provenire da un altro paese dell’Unione, sarà impiegato in indagini e ricerche e parteciperà a tutte le attività previste. In caso di finanziamento del progetto pertanto la rete italiana dei CSV potrà sperimentare operativamente, tra i primi in Europa, l’efficacia dell’iniziativa del Corpo europeo di solidarietà.
“Alp” si candida come tappa finale di un processo di analisi dei quadri giuridici del volontariato in Europa già intrapreso grazie a precedenti studi quali “L’Infrastruttura del Volontariato in Europa” di CEV, la relazione del Parlamento europeo “Il Costo della Non-Europa nel settore del Volontariato transfrontaliero” ed il lavoro di altri stakeholders quali ECAS sulla libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea.
Gli esiti del progetto ALP e la conferenza finale (programmata a Bruxelles nei primi mesi del 2019) daranno ampia visibilità ai risultati raggiunti e contribuiranno fattivamente allo sviluppo del volontariato transfrontaliero in Europa e nello specifico ad un’implementazione sempre più efficace del Corpo europeo di solidarietà. (Alberto Cuomo)