Il Giving Italy targato Vita: il rapporto annuale sulle donazioni degli italiani
Per il secondo anno consecutivo il mensile Vita ha fatto il punto sulla generosità degli italiani, incrociando dati statistici e stime. Un serbatoio enorme, pari a oltre 4,5 miliardi di euro l’anno, in cui i cittadini battono le aziende e individuano nuovi beneficiari e nuovi canali di erogazione.
Gli italiani continuano a essere generosi con il non profit, nonostante la crisi: lo testimoniano gli oltre 4,5 miliardi e mezzo che hanno versato, nel 2015, alle associazioni senza fine di lucro. È questo il dato principale che emerge dal secondo “Giving Italy”, il rapporto sulle donazioni realizzato da Vita e pubblicato nel numero di dicembre, a partire dal Censimento Istat targato 2011, e aggiornato tenendo conto della congiuntura economica (inchiesta ripresa oggi dal Corriere della Sera). Dal 2012, “anno nero per le entrate” secondo l’Istituto Italiano della Donazione, dal 2014 al 2015 secondo Doxa il numero di sostenitori di associazioni o cause di solidarietà è calato del 2%, mentre per Gfk Eurisko dal 2011 al 2015 il nostro paese ha perso 2 milioni di generosi (-10%), compensato – come certifica l’Unhcr – dal maggiore impegno dei filantropi con patrimoni di oltre 1 milione di euro, il 50% dei quali i ha aumentato le offerte proprio nel 2015. Un anno dunque in chiaroscuro, caratterizzato da indicatori misti ma anche da una crescita delle donazioni informali (l’universo di offerte in contanti versate in chiesa o direttamente ai beneficiari) che hanno coinvolto il 30% degli italiani con più di 15 anni (Doxa), quota che è salita al 35% nel 2016, mettendo a segno un +16%.
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