Incontro con Gregoire Ahongbono a La Casa sul Pozzo
Grégoire Ahongbonon dal 1982 si prende cura dei malati mentali aprendo centri in Costa d’Avorio, Benin, Togo e Burkina Faso. Promosso da Comunità di via Gaggio, Collettivo Futuroanteriore, Forum Salute Mentale e Coordinamento Noi tutti Migranti, l’incontro si svolgerà martedì 4 luglio 2017 alle ore 20.45 presso la Casa sul Pozzo in C.so Bergamo 69 a Lecco. Per informazioni: orietta.ripa@libero.it.
In Africa i malati psichici vengono spesso immobilizzati agli alberi con pesanti catene e lì lasciati morire nell’indifferenza generale. Chi è libero diventa una specie di errante, solo e lasciato a sé stesso. Nessuno lo tocca per paura di essere contagiato dalla pazzia. Grégoire Ahongbonon ha iniziato a rompere – letteralmente – le catene, e a raccoglierli dalle strade, insieme a persone affette da altri problemi, come ad esempio l’epilessia. Parlando con le famiglie e negoziando con i capi dei villaggi, Grégoire ha potuto recuperare la maggior parte di questi malati, li ha portati a essere consultati da psichiatri ed ha assicurato loro un luogo di vita più degno appena si sono ristabiliti. Coloro che sono guariti hanno imparato un lavoro, sono tornati attivi e in molti casi sono diventati il personale per curare altri malati mentali. Altri sono tornati nei loro villaggi, ma non più incatenati.
Grégoire Ahongbonon con la sua Associazione Sant Camille ha ricevuto nel 1998 il Premio Internazionale Franco Basaglia con questa motivazione: “Per aver dimostrato con la sua pratica di liberazione dalla contenzione e di emancipazione dei pazienti psichiatrici quanto la dignità e il rispetto degli uomini e delle donne siano alla base di ogni intervento di salute mentale”.