Si è chiusa Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022: tutti i risultati e il passaggio di testimone a Cosenza
Per tutto il 2022 dalle mura della città e per le strade di tutta la provincia ha preso vita una nuova stagione del volontariato. I soggetti promotori, nel passare il testimone a Cosenza, hanno fatto un bilancio di quanto accaduto e lanciato prospettive per il futuro.
Esattamente il 5 dicembre 2021 Bergamo è stata nominata prima Capitale Italiana del Volontariato. Con la Giornata Internazionale del Volontariato 2022 si chiude questa esperienza e CSV Bergamo insieme a Comune di Bergamo, CSVnet, CSVnet Lombardia, Diocesi di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, Provincia di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo che ne hanno condiviso il percorso, ha raccontato alla cittadinanza quello che è accaduto in questo anno. «La nomina di Bergamo come prima Capitale Italiana del Volontariato era motivo di orgoglio ma, non nascondiamolo, anche di preoccupazione, per la portata dell’impegno e per la mancanza di esempi da seguire – ha raccontato il presidente di CSV Bergamo, Oscar Bianchi -. Ma sapete tutti che il volontariato bergamasco non si tira indietro, sa rimboccarsi le maniche e darsi da fare senza risparmiarsi anche nei momenti più difficili, come abbiamo visto proprio durante la pandemia, motivo per cui questo titolo ci è stata assegnato. E posso affermare con certezza che lo abbiamo fatto, tutti insieme, anche in questo anno straordinario. È stato senza dubbio un anno impegnativo, in cui non abbiamo solo voluto celebrare il volontariato ma costruire con esso proposte, idee, progettualità perché il suo ruolo, a sostegno e a sviluppo della vita delle nostre comunità, potesse essere ancora più conosciuto e, soprattutto, ri-conosciuto per il suo valore e la sua importanza».
Bergamo Capitale Italiana del Volontariato ha mosso le persone intorno al grande tema del volontariato e lo ha fatto sia a livello locale che a livello nazionale grazie al prezioso contributo di CSVnet. Quando parliamo di volontariato a Bergamo parliamo di più di 4.300 associazioni e più di 100.000 volontari: questo significa che 1 bergamasco su 10 fa volontariato. I partner della Capitale hanno lavorato non solo per coinvolgere attivamente tutti coloro per cui il volontariato è già pane quotidiano, ma soprattutto per raggiungere quei 9 cittadini su 10 che non si impegnano nel volontariato. Lo hanno fatto coinvolgendo più di 60 tra ospiti e testimoni e più di 50 soggetti partner delle iniziative, patrocinando più di 90 eventi delle associazioni, sostenendo 35 progetti attraverso un apposito bando attivato da Fondazione della Comunità Bergamasca, realizzando 22 eventi che hanno visto la partecipazione di più di 4.000 persone. Tra questi c’è stato anche l’evento «Io dono così. Giovani che cambiano il mondo» che ha portato a Bergamo 500 giovani volontari provenienti da tutta Italia. Sono state coinvolte nei vari percorsi più di 600 associazioni, 49 classi delle scuole di ogni ordine e grado e oltre 900 studenti. È stata realizzata un’importante campagna di comunicazione per promuovere il volontariato, con più di 800 scatti fotografici alle associazioni bergamasche e la realizzazione del podcast “Tempi diversi” che ha raccontato il volontariato bergamasco in 20 puntate per oltre 360 minuti di contenuti.
Un plauso a Bergamo e a tutto quello che è stato realizzato arriva proprio dagli organi nazionali che l’avevano nominata prima Capitale Italiana del Volontariato: «Bergamo – ha affermato la presidente di CSVnet Chiara Tommasini – è divenuto un vero e proprio laboratorio nazionale per il volontariato, un esempio di ripartenza dopo i colpi inferti dalla pandemia. Il patrimonio di idee, progetti relazioni che il CSV di Bergamo ha messo in campo in questo primo anno di Capitale italiana del volontariato sono una base per costruire un nuovo modo di tessere relazioni, di cui le nostre città hanno bisogno. Un ringraziamento al CSV e a tutti i partner – in prima battuta Anci, ma anche tutti gli enti locali, Fondazioni, Università – che hanno valorizzato e reso visibile a tutto il Paese il capitale di solidarietà che anima questo territorio».
La Capitale è stata anche l’occasione per indagare in modo più approfondito il volontariato bergamasco: insieme a Università degli Studi di Bergamo abbiamo condotto una ricerca che ci dice che le associazioni bergamasche hanno in media 26 volontari, ma il 75% delle organizzazioni ne ha meno di 20 e solo 17 ne hanno più di 100. La governance è prevalentemente al maschile. Solo il 6% degli enti fa leva prevalentemente su volontari under 35. Il 90% di essi registra meno di 50.000 euro di proventi l’anno, che derivano prevalentemente da donazioni. Più del 50% dichiara di voler investire in campagne di reclutamento volontari e in percorsi di formazione, solo il 22% partecipa a bandi e c’è ancora una grande fetta (circa il 30%) che non utilizza i canali social. «Già solo leggendo questi primi dati si aprono sfide tanto ambiziose quanto complesse: l’impegno che come CSV intendiamo prenderci è di affrontarle, certi che in questo modo potremo progettare servizi più adeguati – ha concluso Oscar Bianchi -. Ma crediamo che queste sfide potranno essere vinte solo condividendo un’agenda di priorità con tutti gli attori che dialogano con il mondo del volontariato: a partire da quelle realtà che in questo anno hanno lavorato al nostro fianco, in particolare con tutto il gruppo delle istituzioni che hanno promosso la Capitale. E poi ampliando le collaborazioni anche con altri enti e soggetti, penso per esempio al mondo sportivo, con i quali cooperare per la promozione del volontariato sul territorio bergamasco. Una grande alleanza per interpretare i cambiamenti delle forme di partecipazione, per promuovere interventi integrati che ne rafforzino le competenze e le vision, per stimolare e orientare questo movimento verso prospettive nuove, aperte alle nuove dinamiche e ai nuovi bisogni che le comunità di oggi esprimono. Questa è l’eredità che Bergamo Capitale del Volontariato ci lascia e che vogliamo portare avanti nel 2023 e nei prossimi anni».