A Bruxelles si decide il futuro del volontariato nei prossimi 7 anni
Articolo di Niccolò Triacca, tratto dal sito www.csvnet.it | Sono giorni di grande fermento in Europa. A breve il Parlamento riunito in sessione plenaria approverà il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per un totale di più di 1.000 miliardi al quale si affiancherà il nuovo strumento Next Generation EU con 750 miliardi che verranno utilizzati nel primo triennio in risposta alle conseguenze socio-economiche della pandemia.
Una piccola rivoluzione che persegue degli obiettivi ambiziosi all’insegna della svolta ecologica e digitale. Una rivoluzione che interesserà anche il mondo del terzo settore italiano e dei centri servizio per il volontariato, che negli ultimi anni hanno confermato un ruolo da protagonisti nei progetti e nelle iniziative transnazionali. Secondo il report di CSVnet “I csv in Europa” negli ultimi 5 anni i centri servizio per il volontariato sono stati coinvolti in 259 progetti, insieme a 459 partner italiani e 163 stranieri. Sono invece più di 1300 le persone che hanno partecipato a mobilità formative. Dal report emerge come la gran parte di questi risultati siano stati conseguiti in tre programmi che nello scorso settennato hanno giocato un ruolo chiave per il volontariato europeo: il Corpo Europeo di Solidarietà, Erasmus+ e Europa per i Cittadini. Vediamo cosa è stato deciso per il futuro.
Confermato il Corpo Europeo di Solidarietà 2021-2027
Nato nel 2016 per la volontà dell’allora presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker con un budget di 340 milioni il programma ha trovato una sua identità ed è ora il punto di riferimento per i giovani che vogliono fare esperienze di volontariato in un contesto europeo. Secondo il report pubblicato di recente il Corpo europeo dal 2018 ha coinvolto 27 mila giovani e 2.300 organizzazioni. Il nuovo programma avrà una dotazione di 1 miliardo e 9 milioni di euro con l’obiettivo di coinvolgere 350 mila giovani.
Una significativa novità è l’annessione di una serie di opportunità che appartenevano al programma EU AID Volunteers dedicato alle opportunità di volontariato e di cooperazione internazionale in tutto il mondo. Vi saranno due differenti limiti d’età per aderire alle diverse azioni: fino a 30 per le azioni che afferiscono al Corpo Europeo e fino a 35 per quanto riguarda EU AID Volunteers. Nuove opportunità di formazione, linee di lavoro specifiche sul digitale e sul green e una particolare attenzione ai temi della disabilità e del lavoro sui minori saranno solo alcune delle novità che volontari e organizzazioni incontreranno a partire dal prossimo anno.
Potenziato Erasmus+
Più inclusivo, più verde, più digitale sarà anche il nuovo Erasmus+ 2021-2027. Il programma sarà lo strumento fondamentale per realizzare, entro il 2025, il progetto “Spazio europeo dell’istruzione” ovvero una serie di iniziative, investimenti per una sempre maggiore cooperazione tra gli Stati membri al fine di consentire a tutti gli europei, indipendentemente dall’età, di beneficiare della ricca offerta didattica e formativa dell’UE. Il budget per Erasmus+ sarà di 23 miliardi e 400 milioni con un aumento di 2,2 miliardi rispetto a quanto previsto in luglio. Questo dimostra come l’Unione Europea creda che l’istruzione in tutte le sue forme possa favorire la ripresa e la crescita futura. Erasmus+ offrirà molte nuove opportunità agli studenti europei: grazie a maggiore accessibilità e formati di mobilità più flessibili. Offrirà nuove opportunità di cooperazione, stimolando l’innovazione nella progettazione dei piani di studio e nelle pratiche di apprendimento e insegnamento, oltre a promuovere competenze verdi e digitali. Sosterrà anche nuove iniziative faro, quali le “Università europee”, le accademie degli insegnanti Erasmus, i centri di eccellenza professionale e l’iniziativa DiscoverEU, un’opportunità per i giovani che hanno 18 anni di apprendere viaggiando e scoprendo l’Europa in treno.
Un nuovo programma: Europa per i cittadini diventa Rights and Values
“Europa per i cittadini” si fonderà con “Diritti, uguaglianza e cittadinanza” per dare vita a un nuovo programma che si chiamerà Rights and Values (Diritti e Valori). L’obiettivo generale del programma sarà proteggere e promuovere i diritti e i valori sanciti nei trattati dell’UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Questo obiettivo generale sarà raggiunto attraverso tre obiettivi specifici come la promozione dell’uguaglianza e dei diritti, promozione dell’impegno dei cittadini e della partecipazione alla vita dell’Unione e la lotta contro tutte le forme di violenza.
Grazie all’intervento delle associazioni della società civile che hanno sottolineato l’importanza di investire sulla tutela dei diritti, il programma ha ottenuto il doppio del budget inizialmente ipotizzato passando da 800 milioni a 1 miliardo e 600 milioni.