#ascuoladieroi: proposta di reintroduzione dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole
Ha preso il via nel mese di giugno la campagna per la reintroduzione dell’Educazione Civica, Cittadinanza e Costituzione nelle scuole italiane, promossa dal Comune di Firenze insieme all’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani. La proposta di legge, accompagnata da una raccolta firme attiva in tutti i Comuni, è quella di introdurre l’Educazione Civica come materia di studio a sé stante, con un piano didattico specifico e con una votazione finale: “Crediamo che per formare dei cittadini consapevoli sia necessario proporre i principi democratici sin dai banchi di scuola, poiché essi contengono gli elementi alla base della vita di una comunità”, si legge nel sito dedicato alla campagna www.ascuoladieroi.it.
Nell’ordinamento italiano l’insegnamento dell’educazione civica ha vissuto diverse fasi e nel corso del tempo sono cambiate anche le modalità di insegnamento: venne introdotta come materia di studio per la prima volta nel 1958 con due ore di insegnamento mensili ispirate alla Costituzione e senza voto, per essere poi sacrificato per questioni finanziarie; nel 1979 venne reintrodotta come specifica materia di insegnamento nei programmi delle Scuole Medie dal Ministro Pedini e nel 1985 venne inserita anche nei programmi delle Scuole Elementari dal Ministro Falcucci con la denominazione di “studi sociali”. Nel 1996 venne rafforzato il decreto del 1958 prevedendo nuovamente l’insegnamento di un’ora settimanale dedicata alla Costituzione, ma la norma non entrò mai in vigore a causa della caduta del governo Dini. Nel 2003 passò la legge 53 che ripropose l’educazione civica come educazione ai principi fondamentali di convivenza civile, con tematiche però trasversali ai diversi insegnamenti; nel 2008 la legge 168 stabilì una formazione per il personale che fornisse competenze sul tema cittadinanza e Costituzione. Nel 2010 una raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa richiese agli stati membri l’inserimento dell’educazione civica (educazione alla cittadinanza e diritti umani) nei curriculum scolastici di ogni ordine e grado.
La proposta arriva nell’anno del 70° anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana, proponendo una riflessione sulla necessità di riprendere l’insegnamento dei principi repubblicani nelle scuole italiane come materia fondamentale per la formazione dei cittadini e per offrire ai più giovani gli elementi basilari per la vita di comunità. “Pensiamo che l’educazione civica sia materia di particolare rilevanza, utile per insegnare ai cittadini i principi della nostra Carta Costituzionale, doveri e diritti. La materia deve fornire gli elementi basilari per comprendere il più importante manuale di istruzioni della Repubblica e formare cittadini consapevoli”, spiegano le 27 associazioni che hanno aderito alla campagna a livello nazionale.
Parallelamente alla raccolta firme per la proposta di Legge, le associazioni che aderiscono alla campagna hanno scelto di avviare una campagna di comunicazione dal titolo “A scuola di eroi”: l’obiettivo è creare un movimento d’opinione trasversale e apartitico che rimetta al centro e promuova principi e valori civili fondamentali come la partecipazione, la corresponsabilità, la legalità, la democrazia, il bene comune. Il primo passo per raggiungerlo è reintrodurre l’insegnamento dell’educazione civica e della Costituzione in tutte le scuole di ogni ordine e grado come materia autonoma e con votazione. “Crediamo che ogni cittadino abbia il diritto e il dovere di partecipare all’attività democratica della propria comunità, ma perché ciò si realizzi occorre prima apprendere e praticare i principi e i valori contenuti nel ‘libretto d’istruzioni’ della civile convivenza ossia nella nostra Costituzione. A nostro parere, è il modo migliore per formare cittadini consapevoli e responsabili. Anzi, per diventare dei protagonisti del proprio tempo. Un po’ come i supereroi nelle storie d’avventura, che sfidano la sorte avversa a beneficio di tutti, ma solo dopo un intenso periodo di formazione e studio”.
A tre mesi dall’avviso della raccolta firme, l’iniziativa sta riscuotendo un importante successo tra gli amministratori locali e i cittadini, registrando un’esigenza diffusa di riappropriarsi del senso di appartenenza alla comunità e di regole di convivenza che aiutino i giovani a diventare “buoni cittadini”. La proposta punta ora a raccogliere le 50.000 firme necessarie per il deposito in Parlamento entro la fine dell’anno. Cittadini e associazioni possono diventare testimonial, condividere i contenuti, organizzare raccolte firme, banchetti e altro ancora. Tutti i materiali utili sono disponibili sul sito internet www.ascuoladieroi.it. Tutti possono contribuire al conseguimento dell’obiettivo andando a firmare presso il comune di residenza raccogliendo firme su moduli validati o inviando ad Anci foto e testimonianze video sulle ragioni per firmare all’indirizzo educazionecivica@anci.it.