Certificazione Unica 2018: cosa devono fare le associazioni?
C’è tempo fino al 7 marzo 2018 per inviare la Certificazione Unica 2018 all’Agenzia delle Entrate, mediante invio telematico e utilizzando i modelli messi a disposizione dall’Agenzia.
Una volta effettuato l’invio telematico all’Agenzia, la Certificazione andrà consegnata entro il 3 aprile anche ai soggetti che hanno percepito le somme (la scadenza in questo caso è di norma fissata al 31 marzo, ma essendo quest’anno un sabato – e il lunedì successivo è festivo – è stata spostata a 3 aprile).
Chi deve inviarla? Le associazioni che nel corso 2017 hanno realizzato rapporti di lavoro e quindi corrisposto:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- redditi di lavoro autonomo;
- provvigioni, alcuni redditi diversi (come le prestazioni occasionali) e i corrispettivi per contratti di appalto.
L’Agenzia ha introdotto quest’anno alcune novità: è stata introdotta nel modello una sezione relativa ai redditi da locazione breve (Dl 50/2017) e aggiornata quella riguardante i premi di risultato. Nel caso della locazione breve la norma prevede che “i soggetti residenti in Italia che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici, qualora incassino i canoni o i corrispettivi relativi a questi contratti o qualora intervengano nel pagamento dei canoni o corrispettivi, operano, in qualità di sostituti d’imposta, una ritenuta del 21% sull’ammontare dei canoni e corrispettivi all’atto del pagamento al beneficiario e provvedono al relativo versamento e al rilascio della relativa certificazione”. Nella parte dedicata ai premi di risultato è stata, invece, implementata la sezione riguardante i rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione e inserita una casella per una migliore gestione del personale comandato presso altre Amministrazioni dello Stato.