Contributo a fondo perduto per gli enti non commerciali e del Terzo settore
Articolo a cura di Fare Non profit | L’Agenzia delle Entrate, attraverso la Provvedimento 336230/2021, ha fornito il modello da utilizzare e chiarito alcuni aspetti utili relativamente alla richiesta dei contributi a fondo perduto per enti dotati di partita IVA, inclusi gli enti non commerciali e del Terzo settore. Il contributo in oggetto era stato istituito dal Decreto Sostegni-bis (D.L. 73/2021) a favore di soggetti che effettuano prevalentemente specifiche attività di natura commerciale riconducibili ai codici ATECO 2007 elencati nell’allegato 1 al decreto interministeriale del 9 settembre 2021. Inoltre, tali attività devono aver subito, per effetto delle misure restrittive adottate per evitare la diffusione dell’epidemia da Covid-19, una fase di chiusura per complessivamente almeno cento giorni nel periodo che va dal 1° gennaio 2021 fino al 25 luglio 2021.
QUANDO E COME
La domanda potrà essere effettuata fino al 21 dicembre 2021.
L’istanza può essere presentata unicamente in modalità telematica, rifacendosi alle istruzioni pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Occorre indicare l’IBAN sul quale sarà effettuato l’eventuale versamento.
DOTAZIONE E IMPORTO DEI CONTRIBUTI
La dotazione complessiva è di 140 milioni di euro; 20 milioni di euro sono stati prioritariamente destinati agli enti che esercitano in via prevalente attività di discoteca, sale da ballo night-club (codice Ateco 93.29.10). Per questi enti, il contributo erogabile potrà arrivare fino a 25.000 euro.
I 120 milioni rimanenti sono ripartiti secondo il seguente criterio, a valere su ricavi e compensi realizzati nel 2019:
- 3.000 euro per i soggetti con ricavi e compensi fino a 400.000 euro;
- 7.500 euro per i soggetti con ricavi e compensi compresi tra 400.000 e 1.000.000 di euro;
- 12.000 euro per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1.000.000 di euro.
Se le richieste superassero la dotazione finanziaria disponibile, sarà primariamente erogato un contributo del medesimo importo e fino a 3.000 euro in favore di tutti gli enti che hanno presentato istanze ammissibili; in seguito, l’Agenzia delle entrate ridurrà in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse disponibili in considerazione del numero di istanze ammissibili per le diverse fasce di ricavi e compensi.
Per ulteriori precisazioni e approfondimenti leggasi anche 140 milioni di euro di contributi a fondo perduto, dall’Agenzia delle entrate le indicazioni pubblicato sul sito di CSVnet.