Coronavirus, gli ETS possono retribuire i volontari in deroga
Per far fronte all’emergenza Coronavirus, gli Enti del Terzo settore (ETS) possono retribuire i loro volontari per il lavoro svolto in deroga all’incompatibilità assoluta tra volontariato e attività lavorativa subordinata prevista dall’art. 17 comma 5 del D.Lgs. 117/17 – Codice del Terzo settore.
Questo è quanto previsto dall’art. 6 del Decreto emanato il 9 marzo dal Governo:
Disposizioni urgenti in materia di volontariato
1. Per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, per il periodo della durata emergenziale, come stabilito dalla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, non si applica il regime di incompatibilità di cui all’articolo 17, comma 5, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117.
Questo non vuol però dire che i volontari possano essere retribuiti in quanto tali, ma che gli ETS possono contrattualizzarli come lavoratori e pagarli per sopperire a eventuali carenze di personale in ragione delle loro competenze.
La disposizione si applica a Onlus, Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale, che oggi sono già ETS, ma interpretandola in maniera estensiva si potrebbe applicare anche a tutti gli altri enti no profit.