CSVnet diventa ente autorizzato per la formazione dei giornalisti
CSVnet è stato riconosciuto come “ente terzo” autorizzato per la formazione professionale continua dei giornalisti italiani. Lo ha comunicato il presidente dell’Ordine nazionale (Odg), Carlo Verna, dopo aver ricevuto il parere favorevole del ministero della Giustizia alla richiesta inoltrata dallo stesso Ordine lo scorso settembre.
Grazie a questo riconoscimento i Centri di servizio per il volontariato potranno ridurre sensibilmente i tempi per l’organizzazione dei seminari di formazione che danno diritto a crediti formativi: non dovranno più, infatti, inoltrare la richiesta al proprio Ordine regionale di riferimento ma – tramite CSVnet – potranno farlo direttamente al comitato tecnico scientifico dell’Odg nazionale, che si riunisce periodicamente per approvare le proposte pervenute e decidere il numero di crediti da riconoscere a ciascuna. Gli Ordini regionali potranno naturalmente continuare ad essere partner degli eventi come accaduto fino ad oggi.
I Csv hanno organizzato negli ultimi anni numerosi seminari per i giornalisti, in alcuni casi anche prima che la formazione, nel 2014, diventasse obbligatoria anche per questa professione. Al centro di questi incontri sono ovviamente i temi trattati dai Centri e dalle associazioni che ad essi si rivolgono: il volontariato, il terzo settore e le principali aree del disagio sociale in cui il variegato mondo del non profit è quotidianamente impegnato.
In queste occasioni i Csv fanno valere la competenza acquisita nella formazione a tutto campo per le associazioni (più di 32 mila ore all’anno) – una delle aree principali in cui sono chiamati dalla legge ad erogare i propri servizi gratuiti. Una competenza che da alcuni anni ha condotto alla costituzione della “Università del volontariato”, un intenso programma formativo per giovani e adulti realizzato in collaborazione con ben nove atenei dai Csv di sei città italiane (Milano, Treviso, Bologna, Ferrara, Salerno, Cosenza).
“L’autorizzazione concessa dall’Ordine dei giornalisti, – ha commentato il presidente di CSVnet Stefano Tabò, – oltre a valorizzare la funzione formativa propria dei Centri di servizio, arriva in un momento molto opportuno: l’entrata in vigore della riforma del terzo settore richiede infatti al mondo del giornalismo l’acquisizione di nuove nozioni, terminologie e chiavi di lettura per raccontare al meglio le attività e il ruolo sociale delle varie espressioni dell’impegno non profit. A questo scopo l’esperienza dei Csv sarà messa sempre più a disposizione della categoria”.