“Donare per non sprecare”: CSVnet e Intesa Sanpaolo insieme per donare mobili inutilizzati. Iniziativa conclusa
Coniugare sostenibilità ambientale e solidarietà donando alle organizzazioni non profit (Enti di Terzo Settore) mobili e arredi inutilizzati ma ancora in buono stato.
È questo il senso del progetto “Donare per non sprecare”, l’iniziativa avviata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con CSVnet per mettere a disposizione beni dismessi dalla Banca che possono essere utilizzati dagli enti per rendere più efficiente la propria organizzazione.
Come funziona
Le organizzazioni possono consultare cliccando qui l’elenco aggiornato delle sedi di Intesa Sanpaolo che a breve saranno dismesse – ogni filiale dispone in media di 5 sedute, 5 scrivanie e 5 cassettiere – ed individuare quelle più vicine al proprio territorio.
In questa prima fase la proposta riguarda le regioni Lombardia, Emilia Romagna e Campania.
Gli Enti di Terzo Settore della Lombardia interessati a ricevere in donazione gli arredi potranno presentare un’apposita richiesta tramite il portale MyCSV del proprio CSV di riferimento (di seguito è disponibile il collegamento a MyCSV dei cinque CSV lombardi coinvolti nell’iniziativa – in provincia di Milano non verranno dismesse sedi, pertanto il servizio non è attivo-). Le richieste verranno prese in considerazione da Intesa Sanpaolo in base all’ ordine di arrivo e saranno confermate o declinate unicamente attraverso una risposta via email da parte della Banca. Le organizzazioni potranno valutare il materiale anche con un sopralluogo, previo accordo con i referenti della Banca.
Tempi
Il ritiro del materiale dovrà avvenire a cura e spese dell’organizzazione dal 20 ottobre entro e non oltre il 15 novembre 2021.
Trascorso tale periodo, i beni non saranno più disponibili.
Aggiornamento al 5 novembre 2021
L’iniziativa ha riscosso notevole successo: grazie alla collaborazione dei CSV locali che hanno fatto da tramite fra le organizzazioni e i referenti della banca, in nemmeno due settimane sono state più di 130 – su 53 filiali disponibili – le richieste arrivate per le tre regioni coinvolte in questa prima sperimentazione – Lombardia, Emilia Romagna, Campania -.
Visto il grande numero di richieste l’iniziativa è stata chiusa in anticipo rispetto alla scadenza prevista inizialmente al 15 novembre. Attualmente quindi gli enti di terzo settore non possono inviare più domande per l’assegnazione dei beni, ma l’intenzione di Intesa Sanpaolo è di replicare la proposta, sempre con il supporto della rete dei Csv, in altre regioni.