Fondazione Cariplo: al via la seconda edizione del Bando Welfare in Ageing
Fondazione Cariplo lancia la seconda edizione del Bando Welfare in Ageing per potenziare la capacità delle comunità di rispondere ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie.
Dopo il successo della prima edizione, che ha visto il sostegno di 17 progetti per 8,5 milioni di euro deliberati, Fondazione Cariplo rinnova il suo impegno sul tema dell’Ageing nel 2024 con 4 milioni di euro, investendo sul fronte del supporto al carico di cura delle famiglie, che risulta oggi più che mai centrale nella gestione degli anziani (autosufficienti e non).
Il contesto
Le riflessioni pubblicate nei Quaderni dell’Osservatorio “L’invecchiamento in Lombardia. Tendenze demografiche e politiche per anziani non autosufficienti” (Quaderno n.39) e “La denatalità a Milano, Italia, Europa. Fatti, politiche, opzioni sperimentali” (Quaderno n.40), hanno messo in luce l’accelerato processo di invecchiamento della popolazione italiana, tra i più rapidi in Europa. Secondo il Rapporto Istat 2023, l‘età media della popolazione è salita da 45,7 anni all’inizio del 2020 a 46,5 all’inizio del 2023, contro una media europea di 44 anni. Al 1° gennaio 2023 in Italia, le persone con più di 65 anni risultano 14 milioni 177 mila, il 24,1% della popolazione totale, 3 milioni in più rispetto a venti anni fa. Nel 2050 si stima che la quota di ultra 65enni ammonterà al 35,9% della popolazione totale, con un’attesa di vita media pari a 82,5 anni (79,5 per gli uomini e 85,6 per le donne). In parallelo, crescerà anche il numero degli anziani non autosufficienti, che da circa 3,8 milioni di inizio 2023 (il 26,8% degli anziani) diventeranno 4,4 milioni nel 2030 e 5,4 milioni nel 2050.
Nonostante gli anziani italiani siano tra i più longevi in Europa, l’Italia registra un livello più basso rispetto alla media dell’Unione Europea per quanto riguarda la qualità della vita residua. A 65 anni nel nostro paese, infatti, la speranza di vita senza limitazioni funzionali è pari a 7,8 anni per gli uomini e 7,5 per le donne, a fronte di una media europea di 9,4 anni per entrambi i sessi (dati Eurostat 2015). In Italia gli anziani vivono quindi più a lungo, ma in condizioni peggiori di salute e autonomia.
A livello lombardo, su 10,1 milioni di abitanti, il 22,7% sono anziani over 65, con una proiezione di crescita fino al 32,7% (3,4 milioni) nel 2050. Il numero di anziani non autosufficienti residenti in Lombardia per il 2020 (anno più recente dei dati Istat) è di 557.898 (il 24,4% della popolazione over65).
Questi ed altri importanti aspetti sono alla base dei profondi cambiamenti demografici che negli ultimi decenni si stanno delineando in Europa, in particolare in Italia e in Lombardia, su cui il bando intende intervenire.
Il bando
A fronte di questo scenario, il nuovo bando intende continuare a sostenere progetti volti a connettere, rafforzare e/o innovare i servizi rivolti alle persone anziane e alle loro famiglie, attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità.
L’obiettivo è quello di ricercare soluzioni che migliorino la capacità di rispondere in modo più flessibile, accessibile e tempestivo all’insorgere di bisogni sempre più diffusi e complessi, attraverso la ricomposizione delle risorse disponibili, riducendo la distanza tra bisogni e servizi, favorendo un approccio di presa in carico multidimensionale e favorendo interventi che agiscano in un’ottica di sistema/filiera, in grado di integrarsi anche con le risorse informali della comunità.