Il ministero agli enti: «Per cambiare gli statuti c’è tempo»
Alessandro Lombardi, direttore del ministero del lavoro rassicura enti e associazioni che rappresentano cinque milioni di volontari in Italia: il termine del 31 ottobre per l’adeguamento degli statuti al Registro unico del Terzo settore non è una tagliola, ci sono ancora otto mesi di tempo. A spiegarlo è un articolo di Paolo Foschini pubblicato sul Corriere Buone Notizie.
«Il termine – spiega infatti al Corriere il direttore Lombardi – naturalmente esiste e riguarda gli adeguamenti degli statuti degli enti che il codice del Terzo settore prevede per la loro trasmigrazione nel Registro unico nazionale del Terzo settore. Ma non è un termine decadenziale: superarlo cioè non comporta la decadenza dell’ente dalla possibilità di apportare in seguito le modifiche richieste».
«Si tratta – si legge – del termine entro cui gli enti possono modificare i loro statuti utilizzando la modalità alleggerita, cioè in pratica con l’approvazione di una maggioranza semplice, prevista dalla riforma proprio per facilitarli. Dopodiché potranno ancora farlo, utilizzando gli strumenti ordinari che in questi casi si utilizzano per modificare uno statuto. Cioè di norma l’approvazione in assemblea con maggioranza qualificata. C’è tempo fino a quando non partirà la verifica dei requisiti richiesti per l’iscrizione nel Registro unico, il cui inizio è attualmente fissato per la fine del giugno prossimo. L’importante è che ci si faccia trovare in regola per allora».