In arrivo fondi per promuovere il dialogo sociale nel Terzo settore
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali mette a disposizione risorse complessive pari a 2,8 milioni di euro per iniziative che mirano ad accrescere le competenze e le abilità professionali dei volontari, gli associati e gli occupati degli enti del Terzo settore sulle tematiche connesse al dialogo sociale. La comunicazione è stata pubblicata sul sito del Ministero. Qui il link all’Avviso realizzato nell’ambito del Programma nazionale «Giovani, Donne Lavoro» (PN GDL).
Possono presentare la propria candidatura per l’erogazione delle attività oggetto dell’Avviso, in forma singola o associata (Associazioni temporanee costituite o costituende), gli enti titolati all’erogazione dei servizi di individuazione, di validazione e di certificazione delle competenze ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 e gli enti accreditati dalle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per lo svolgimento di attività di formazione, che svolgono attività di formazione della tipologia in questione (formazione continua). Saranno comunque ammesse a valutazione le candidature presentate da soggetti non in possesso del requisito di cui al capoverso precedente, fermo restando che l’esito positivo della relativa procedura di titolazione o 6 Autorità di Gestione del Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro Via Fornovo 8, 00192 – Roma accreditamento rappresenta condizione necessaria per la stipula della Convenzione di finanziamento e quindi per l’abilitazione allo svolgimento dell’intervento di cui al presente Avviso. Il possesso dei requisiti di cui al primo capoverso (titolazione o accreditamento) dovrà essere dimostrato entro e non oltre 30 giorni dalla comunicazione di ammissione al contributo di cui al presente Avviso.
I progetti devono avere valenza nazionale e seguire una specifica ripartizione territoriale, in particolare:
- Regioni meno sviluppate (LD): 63,58%
- Regioni in transizione (TR): 5,47%
- Regioni più sviluppate (MD): 30,95%
Questa distribuzione deve essere rispettata nei progetti, con un margine di scostamento massimo dell’1% per tenere conto del numero finito e limitato dei destinatari. La ripartizione territoriale dei destinatari finali delle attività formative deve essere coerente con questa distribuzione, basandosi sulla sede operativa dell’organizzazione di appartenenza dei destinatari.
Per l’erogazione delle attività, possono presentare domanda in forma singola o associata (associazioni temporanee costituite o costituente), gli enti titolati all’erogazione dei servizi di individuazione, di validazione e di certificazione delle competenze ai sensi e per gli effetti del dlgs. 13/2013 (Definizione delle norme generali e dei LEP per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze) e gli enti accreditati dalle Regioni e Province autonome per lo svolgimento di attività di formazione, che svolgono attività di formazione della tipologia in questione (formazione continua). In caso di proponenti in forma associata, il requisito della titolazione o dell’accreditamento deve essere posseduto almeno dal soggetto capofila.
C’è tempo fino al prossimo 6 maggio (entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso) per presentare le candidature dei soggetti proponenti e la relativa offerta formativa e di orientamento. Le domande dovranno essere inviare tramite Pec unica al seguente indirizzo: dialogosociale21- 27@pec.lavoro.gov.it e secondo la modulistica presente alla pagina dedicata all’Avviso.
Ecco tutti i documenti:
Articolo di Lara Esposito tratto da Cantiere Terzo Settore