#lagentilezzaticontagia dei territori di Monza, Lecco, Sondrio e Milano approda su Covid19italia.help
Vi abbiamo accompagnato nei mesi del lockdown con #lagentilezzaticontagia incontrando tante iniziative ed interventi realizzati durante e dopo l’emergenza coronavirus dalle associazioni e da diversi enti di tutta la Lombardia.
Le mappature delle esperienze realizzate nelle nostre province (Monza e Brianza, Lecco e Sondrio) e nella Città metropolitana di Milano sono state recepite dai volontari di ActionAid e le potete trovare sul portale Covid19Italia.help.
Il progetto
Covid19Italia.help è un progetto non profit coordinato da civic hacker – attivisti e attiviste digitali insieme ad ActionAid e a Slow News per mettere insieme in modo coordinato informazioni utili sull’epidemia e sull’emergenza da coronavirus e consentire alle persone, alle associazioni e alle istituzioni locali di attivarsi per rispondere ai bisogni locali.
Lanciato l’11 marzo 2020 il progetto Covid19Italia.Help è un servizio informazioni in tempo reale su quello che è importante sapere e che impatta sulle nostre vite a causa dell’emergenza coronavirus: chi contattare per aiuti, documenti ufficiali, servizi disponibili, normative, come fare per dare una mano, iniziative solidali, richieste e offerte d’aiuto, raccolte fondi e molto altro.
Covid19Italia.help è una comunità che aiuta e che si aiuta. Le segnalazioni vengono raccolte attraverso il sito, social e fonti informative, poi vengono validate e messe online a disposizione di tutti.
Le segnalazioni sono tutte georiferite e navigabili sul sito per regione, provincia e ricercabili per comune.
Sono più di 160 i volontari che lavorano a questo progetto inserendo le attività, verificando le notizie, raccogliendo bufale e rispondendo alle varie richieste di aiuto che arrivano sulla piattaforma.
Per saperne di più leggi il Comunicato stampa Covid19Italia.help
Chi c’è dietro il progetto?
I volontari e le volontarie non sono organizzati in un’associazione: “Non siamo un’azienda, né un’associazione costituita formalmente” spiegano. “Non abbiamo una forma giuridica, agiamo in risposta ad una emergenza, quindi in maniera improvvisa, ma non improvvisata, mettendo a disposizione competenze e passione”.
Come avvenuto per il post sisma nel 2016, si è ricreata un’inedita alleanza per l’Italia tra civic hacker e ActionAid che, allora come oggi, si è messa a disposizione per “tradurre” i bisogni della popolazione alla community, facilitare l’uso degli strumenti che venivano messi a disposizione, diffondere e promuovere l’utilizzo della stessa piattaforma, coordinare attiviste/i che vogliono entrare a dare una mano. Un impegno concreto della ONG per sostenere chi in tutta Italia cerca di rispondere a questa emergenza.
Si definiscono “civic hacker”: non per forza esperti di codice, ma persone “che hanno voglia di sporcarsi le mani per risolvere problemi”. Nel gruppo ci sono infatti programmatori, designer, data scientist, comunicatori, giornalisti, organizzatori civici, imprenditori e anche dipendenti pubblici.
“Abbiamo iniziato a parlare del progetto e a lavorarci fin dall’8 marzo. Tutto è andato avanti in tempi molto rapidi e il 12 marzo eravamo già operativi con il sito, i vari canali social e le prime segnalazioni” raccontano.
“Naturalmente, una rapidità simile non sarebbe stata possibile se non avessimo già realizzato, in precedenza, il progetto Terremotocentroitalia.info (TCI), che ha dato il proprio supporto a chi era coinvolto nell’emergenza causata dai terremoti del 2016-2017”.
Su Covid19Italia.Help i volontari infatti hanno messo in atto un riuso sia dal punto di vista del software sia dal punto di vista dei processi organizzativi di quel che è stato fatto sul progetto relativo al terremoto.
Al gruppo di persone che ha lavorato in maniera volontaria nel 2016 si sono poi aggiunte altre competenze, come spesso accade in questo tipo di situazioni: “È proprio così che si manifestano e crescono i progetti di intelligenza collettiva, in cui le persone lavorano insieme per aiutarsi insieme”.
I volontari hanno anche tradotto i contenuti del sito e le istruzioni per l’uso (la cosiddetta wiki) in inglese (https://it.covid19people.help/en/ ), lanciando un appello internazionale in rete per trovare qualcuno che voglia attivarsi anche in altri Paesi. I frutti non hanno tardato ad arrivare e sono state avviate collaborazioni con altri hacker civici europei per l’apertura di Covid19Help in Grecia e Portogallo.
Slow News è media partner del progetto e ha messo a disposizione di Covid19Italia.help le proprie competenze.
La prima immagine di Covid19Italia.help è stata realizzata da Gianluca Costantini. Poi è arrivata un’illustrazione di Mauro Biani.
Link utili
Sito ufficiale https://www.covid19italia.help/
La piattaforma dove si coordinano gli attivisti https://github.com/emergenzeHack/covid19italia
Il canale Telegram per ricevere le principali segnalazioni: https://t.me/COVID19I
Il gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/2921275147894653/
La pagina Facebook: https://www.facebook.com/covid19italia.help
Il profilo Instagram: https://www.instagram.com/covid19italia.help
Il profilo Twitter: https://twitter.com/ItaliaCovid19