Legalità come responsabilità condivisa. Nexus: un laboratorio dialogico al servizio della comunità
C’è un modo di “fare giustizia” che contrasta efficacemente la criminalità comune come quella organizzata perché non combatte la criminalità, le fa concorrenza e non le insidia il territorio, piuttosto lo semina
[don Antonio Loffredo, ex cappellano del carcere di Poggioreale e da qualche anno parroco del Rione Sanità a Napoli]
Il sistema giudiziario italiano, a fronte di alcune direttive internazionali, sta sempre più spesso introducendo il concetto di Giustizia Riparativa e forme di esecuzione penale diverse da quelle tradizionali. Negli ultimi anni sono state attivate, sempre più spesso, forme di sanzione che tendono a ridurre il ricorso alla privazione della libertà in favore di programmi che vedono nel territorio il luogo di applicazione e di sviluppo della sanzione stessa, senza interrompere o danneggiare le relazioni sociali, familiari e lavorative degli autori di reato, specie dei minori e dei giovani adulti.
Per supportare i cambiamenti in corso, le articolazioni regionali lombarde del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria hanno promosso l’attivazione, nel 2015 ,di un Laboratorio regionale chiamato “NEXUS. Costruire connessioni fra istituzioni, società civile, comunità locali finalizzate all’inclusione sociale degli autori di reato“. Il Laboratorio Nexus è nato dal lavoro congiunto del Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia e di alcuni operatori del volontariato e del terzo settore per imporre un cambiamento di visione fondato su due pilastri: la persuasione che la pena non debba necessariamente coincidere con la privazione della libertà e la corresponsabilità della comunità nella promozione della propria coesione.
Dopo tre anni di lavoro, il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, UIEPE Lombardia – CGM Lombardia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e PRAP Lombardia hanno deciso di organizzare un convegno aperto alla cittadinanza per portare a conoscenza l’intero territorio regionale di quanto realizzato finora dal Laboratorio dialogico per supportare l’inclusione sociale degli autori di reato e il mutamento della sensibilità collettiva in favore di un “fare giustizia” che promuova cittadinanza, sicurezza e coesione sociale. L’appuntamento è in programma venerdì 21 settembre 2018 dalle 9.30 alle 17.00 a Palazzo Reale, perché sarà l’occasione per dare notizia della prossima attivazione del Laboratorio della Città Metropolitana di Milano.
IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
9.30-10.00 Accoglienza e registrazione partecipanti
10.00-10.30 Saluti istituzionali di Lamberto Bertolé Presidente del Consiglio Comunale Milano, Severina Panarello Direttore UIEPE Lombardia, Francesca Perrini Direttore CGM Lombardia, Luigi Pagano Provv. Reg. Amm.ne Penitenziaria Lombardia, Alessandro Fermi Presidente del Consiglio Regione Lombardia, Virginio Brivio Presidente ANCI Lombardia.
10.30-11.30 Presentazione del Laboratorio, a cura di Patrizia Ciardiello, Responsabile del Laboratorio, e di Claudio Cazzanelli, Cooperativa Sociale A&I
11.30-11.35 Connessioni in corso – CROAS, Riccardo Bruno
11.35-12.00 Pausa
12.00-13.30 La metodologia proposta dal Laboratorio: valore aggiunto e sfide all’orizzonte – Tavola rotonda con Patrizia Ciardiello, Andrea Molteni, Caritas Ambrosiana e i componenti dei Laboratori territoriali
13.30-14.30 Pausa pranzo
14.30-15.30 Le iniziative avviate nei Laboratori: supporto dell’azione pubblica e generazione di nuovidiscorsi sulla pena – Tavola rotonda
15.30-15.45 Presentazione del video realizzato da Enrico Maisto
15.45-16.30 Interlocuzione dei relatori con la platea e con i soggetti istituzionali presenti
16.30-17.00 Conclusioni a cura di Lucia Castellano, Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità – D.G. Esecuzione Penale Esterna e per la Messa alla prova.