Pubblicate le linee guida per partecipare al Bando 2023 dell’Otto per Mille Valdese e Metodista, aperto fino al 27 gennaio 2023
Sono state pubblicate sul sito www.ottopermillevaldese.org, alla pagina “Presenta un Progetto”, le linee guida per partecipare al Bando 2023 dell’Otto per Mille Valdese e Metodista, aperto fino al 27 gennaio 2023. Tutte le associazioni che desiderano sottoporre una richiesta di finanziamento per le loro iniziative di solidarietà in Italia e all’estero hanno quindi la possibilità di consultarle, per preparare un progetto e una documentazione conformi alle linee guida predisposte dalla Tavola Valdese. È anche disponibile, sempre sul sito, un documento di domande e risposte ai quesiti più frequenti, per chiarire i dubbi più comuni.
“Mai come in questo momento – commenta Manuela Vinay, responsabile dell’Ufficio Otto per Mille della Tavola Valdese – siamo consapevoli dell’importanza del sostegno che possiamo offrire al nostro e ad altri Paesi. Per questo motivo abbiamo deciso di non cambiare l’approccio aperto che ha sempre caratterizzato il nostro Bando, cercando di semplificare alcuni aspetti per facilitare la partecipazione”.
L’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi concorre, come altre confessioni religiose, alla ripartizione dei fondi Otto per Mille IRPEF e ha scelto di destinare tutti i contributi a essa spettanti esclusivamente al sostegno di interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all’estero: “A tal fine – spiega Manuela Vinay – offriamo ogni anno a tutti la possibilità di presentare proposte per ottenere un contributo economico; la selezione dei progetti avviene in base al solo criterio della condivisione dei nostri valori e principi di solidarietà, senza pregiudiziali di carattere ideologico, politico o confessionale. Nel 2022, sono stati selezionati più di 1500 progetti, ai quali sono andati in totale circa 45 milioni di euro, su un totale di quasi 5000 domande sottoposte alla nostra approvazione”.
L’8×1000 può essere destinato da tutti i contribuenti a uno degli enti religiosi con cui lo Stato italiano ha sottoscritto una intesa, oppure allo Stato stesso. L’8×1000 funziona di fatto come un voto, perché è suddiviso tra Stato ed enti religiosi, in proporzione alle scelte espresse.