Servizio Civile con CSV, i racconti dei volontari 2022
Il Servizio Civile Universale è una grande opportunità per i giovani fino ai 28 anni, per crescere, impegnarsi al servizio della propria comunità e sviluppare nuove competenze. Anche alcuni CSV della Lombardia hanno accolto volontari nel corso di quest’anno. Arrivati al termine della loro esperienza, ecco cosa ci hanno raccontato.
SILVIA CHIAPPANI (CSV Brescia): “Nel 2021 ho iniziato il mio percorso di Servizio Civile Universale presso il CSV Brescia per il progetto “Azioni di Cultura e Cittadinanza: una sfida di attivazione delle giovani generazioni nel terzo settore e volontariato”. Ho iniziato Servizio Civile con la voglia di imparare e ho scelto questo progetto perché si attivava nel campo della comunicazione, che dà sempre mi affascina. Per me è stata un’esperienza fatta di scoperte. Lasciando da parte per un momento il contesto formativo e lavorativo del Servizio Civile, (che all’inizio rappresentavano alcuni dei motivi per i quali ho deciso di intraprendere questo percorso) operare in un ambiente come il CSV Brescia, mi ha messo di fronte a molte realtà del Terzo Settore, di cui non sapevo l’esistenza. Ho conosciuto ambienti e associazioni nuove, che agiscono su contesti, di cui non pensavo il volontariato si occupasse. Per me è stata un’esperienza molto formativa dal punto di vista sociale e personale. Ho incontrato delle realtà che si sono formate e attivate per far fronte a problemi e mancanze di cui ero a conoscenza, ma allo stesso tempo ero convinta non fosse l’associazionismo ad intervenire, ma al contrario le istituzioni. Il mio servizio civile mi ha permesso di imparare moltissimo e capire meglio come funziona e opera il terzo settore, di cui prima avevo una conoscenza superficiale e tutt’ora, mi rendo conto, ci sono tantissime cose che devo ancora conoscere. Parlando dal punto di vista professionale, il servizio civile mi ha permesso di acquisire diverse competenze, sia dal punto di vista lavorativo, che personale e di mettermi in gioco con una realtà lavorativa in cui non ho mai avuto un’esperienza diretta. Ho acquisito diverse conoscenze nel mondo della comunicazione, nella gestione e programmazione dei social e alcune conoscenze specifiche per alcuni software di pubblicazione online. Dal punto di vista personale, ho imparato a lavorare in gruppo ed a relazionarmi e comunicare meglio con gli altri. Avevo scelto questo progetto anche per formarmi e imparare, ma anche mettermi in gioco dal punto di vista personale e uscire poco per volta dal mio guscio; penso la mia OLP ed i miei colleghi possano confermare il cambiamento rispetto al mio arrivo CSV. Ho acquisito molto da quest’esperienza, sono stata fortunata. Ho incontrato diverse persone, soprattutto le prime settimane, che erano presenti e il contesto lavorativo era aperto e coinvolgente, non sono mancati alcuni imprevisti a cui far fronte, ma saper reagire fa parte del percorso di crescita e apprendimento. Le parole chiave che descrivono il mio servizio civile sono: scoperta, crescita, formazione”.
FRANCESCA VENTURELLI (CSV Brescia): “Quando, lo scorso anno, ho deciso di iscrivermi al Servizio Civile Universale, stavo cercando un cambiamento, qualcosa che mi aiutasse a rivoluzionare lo status quo in cui ero caduta dopo il periodo della pandemia. Inizialmente ho fatto domanda per il progetto “NON SOLO LIBRI: I SERVIZI BIBLIOTECARI NELLA PROVINCIA DI BRESCIA”. Sono una persona particolarmente introversa e ho pensato che il mondo dei libri fosse quello più affine a me. Alla fine non sono stata selezionata. Qualche mese dopo ho scoperto che c’era un posto vacante al Centro di Servizi per il Volontariato di Brescia. Ero dubbiosa poiché la scelta di questo percorso avrebbe comportato l’interazione con molte persone, ma il Servizio Civile vuol dire anche crescere e superare i propri limiti, quindi, alla fine, ho deciso di inviare una mail al CSV e ora sono qui! Sono stata fortunata, poiché sia la mia OLP che le mie colleghe e colleghi che avevano iniziato il percorso SCU a maggio 2021 mi hanno accolta e supportata in questo percorso. Mi rendo conto che se il mondo va avanti è soprattutto grazie al volontariato e alle persone che dedicano parte del loro tempo ad aiutare chi ne ha bisogno. Vedere in prima persona tutto quello che riguarda le attività svolte a favore della collettività, l’impegno che qui ognuno investe nella coordinazione e nell’informazione è fonte di ispirazione. Durante questi otto mesi ho potuto abbattere molti dei miei limiti e ho imparato a riconoscere il valore delle mie capacità, anche di quelle che davo per scontate o che pensavo fossero inutili. Le parole chiave che descrivono il mio percorso di Servizio Civile Universale sono: riconoscenza, cambiamento, collaborazione.
SIMONE CORDARO (CSV Insubria): “Per me il servizio civile è quello spazio di mondo che resiste, che si reinventa, il servizio civile è metafora dell’uomo che esce dalla caverna di Platone, disobbedendo, e che poi dice a tutti gli altri che il mondo si sbaglia. È quel laboratorio dove si lavora per costruire un mondo maggiormente umano, pacifico ed equo, più lento, aperto e in ascolto. Credo che non potrebbe essere altrimenti visto che l’esperienza è nata come scelta dei primi disobbedienti che giustamente rifiutarono non solo la guerra, ma anche l’addestramento militare. Penso che il valore più grande di questa esperienza per me sia stato quello di poter divergere, siamo immersi in una vita e in un mondo che appare immutabile e se cadiamo in questo tranello, se perdiamo la capacità di immaginare società diverse, lo scenario diviene sconfortante. Al pianeta servono più servizio civilisti, servono più disobbedienti, le crisi sono tante e sempre più numerose, è necessario riappropriarsi con urgenza della creatività che ci permette di immaginare soluzioni nuove e modalità più umane e lo possiamo fare solo se impariamo a superare tutti gli schemi precostituiti, un qualcosa che presuppone in primo luogo la disobbedienza. Se le carceri si affollano bisogna capire che le risposte penali sono disumane e disfunzionali, se il mondo va in guerra bisogna portare la cultura della pace nelle scuole e chiedere il disarmo di ogni nazione: questo fa il servizio civile, questo è il suo più grande insegnamento. Se ti danno un foglio su cui scrivere una risposta, la prima cosa che il servizio civile ti insegna, è di girare il foglio, di disporlo, così direbbero gli altri, al contrario, e farsi guidare dalla creatività. Le parole chiave che descrivono il mio servizio civile sono: divergenza, creatività, disobbedienza”.
VALENTINA COVA (CSV Insubria): “Quest’anno di servizio civile mi ha lasciato tanto, ma al di là dell’esperienza pratica e delle competenze che ho acquisito quello che mi è rimasto di più è senza dubbio l’esperienza che ho potuto fare con le associazioni sul territorio. Ho conosciuto realtà e associazioni del mio territorio alla quale non immaginavo di potermi avvicinare: banco alimentare attraverso il confezionamento e la distribuzione dei pacchi alimentari ai bisognosi, il museo MAGA durante il periodo della mostra sugli impressionisti, ho conosciuto le ragazze del progetto di interscambio europeo e tanto altro, insomma ho fatto davvero tante esperienze. Mi sono approcciata a questo mondo in cerca di un modo per fare esperienza nel mio settore: grafica e comunicazione, in attesa di trovare un lavoro, e ho scoperto un modo di collaborare completamente nuovo. Attraverso questa esperienza ho potuto consolidare le mie capacità di team working, sia collaborando con i colleghi del CSV che con i servizio-civilisti sparsi per il territorio nazionale. Ho avuto la possibilità di conoscere di più sul tema della difesa non armata grazie alle ore formative del progetto e grazie alla pagina Instagram di “reti al servizio”, ma soprattutto ho avuto l’occasione di migliorare e mettere in gioco le mie skill di comunicazione e di grafica attraverso dei lavori svolti sia per il CSV che per associazioni esterne. Le parole chiave che descrivono il mio servizio civile sono: scoperta, collaborazione, crescita personale”.
MARTINA INGRASSIA (CSV Insubria): “Quando l’anno scorso ho deciso di candidarmi per il progetto di Servizio Civile al CSV sentivo il bisogno di sperimentare e sperimentarmi in prima persona in contesti reali perché avevo diversi dubbi rispetto al percorso di laurea magistrale che avevo intrapreso. Durante quest’anno di Servizio Civile ho avuto l’opportunità di conoscere ed entrare in contatto con diverse realtà del territorio, di mettere in pratica e potenziare diverse competenze acquisite tramite l’università e di apprenderne di nuove, anche grazie al costante affiancamento e supporto degli operatori esperti del CSV. Mettermi in gioco in prima persona sui diversi progetti come quelli sulla giustizia riparativa, sul volontariato europeo, sul percorso di educazione alla pace e alla solidarietà nelle scuole elementari e in diversi ambiti dell’organizzazione e gestione eventi e della comunicazione mi ha permesso di riflettere sul mio futuro a partire da questa esperienza concreta e mi ha inoltre fornito degli strumenti molto utili che difficilmente si possono conoscere prima di entrare in un contesto lavorativo. Le parole chiave che descrivono il mio servizio civile sono: sperimentarsi, territorio, strumenti di crescita”.
ELISA LUNARDELLI e JACK FRECKLENON STURLA hanno invece prestato servizio a CSV Lombardia Sud e hanno invece affidato ad alcuni video i loro pensieri sul Servizio civile, dispensando anche qualche consiglio a chi fosse interessato a una esperienza di questo tipo.