Servizio Civile: crescono impegno e volontari
Crescono l’impegno e i volontari nell’ambito del Servizio Civile: è quello che emerge dal XVIII rapporto annuale della CNESC (Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile), la principale associazione di enti di servizio civile in Italia. Il rapporto ha preso in considerazione i dati dei progetti presentati nel 2017 e attuati nel 2018, rendendo conto innanzitutto della dimensione numerica degli enti aderenti alla Cnesc.
Secondo i dati resi noti, alla fine dello scorso anno erano 16.455 le sedi di attuazione accreditate, di cui 1.177 all’estero, in leggero calo rispetto alle 17.573 del 2017, delle quali 1.275 erano all’estero. Di queste 16.455 sedi, 15.278 sono aderenti a CNESC e rappresentano il 28,41% delle complessive 53.777 accreditate all’albo nazionale e agli albi regionali al 31 dicembre 2018, ultimo dato disponibile per la rilevazione. Le 1.177 sedi all’estero aderenti a Cnesc, invece, formano il 59,69% del totale nazionale (1.972).
Rispetto alla natura delle sedi il rapporto sottolinea come “emerga con chiarezza la varia strutturazione interna sia in relazione alla componente di soggetti senza scopo di lucro (la quasi totalità è legata da rapporti sociali o è diretta emanazione dell’ente accreditato) che a quella con gli enti pubblici. Infatti, in Italia sono solo 39 i soggetti di pubblica amministrazione associati, mentre sono 1.047 – su 15.278 – quelli legati da accordo di partenariato. In sintesi, la natura di soggetti senza scopo di lucro è largamente predominante: più del 90% delle sedi accreditate fanno riferimento a soggetti senza scopo di lucro. Per l’estero, nessuna delle 1.177 sedi accreditate fa riferimento a soggetti di pubblica amministrazione”.
I 23 enti Cnesc presi in esame in questo Rapporto hanno visto aumentare i progetti presentati per l’anno 2017, passati da 1.308 a 1.469. Di quest’ultimi, dopo gli esiti della graduatoria dell’Albo nazionale, costruita in base alle risorse finanziarie disponibili per il bando giovani, 1.421 progetti sono stati valutati positivamente e 1.380 sono stati quelli realizzati, in aumento rispetto ai 1.202 dell’anno precedente.
Dei progetti presentati – si legge nel rapporto – “il 59,5% è nel settore dell’assistenza (821), il 32,5% nei settori dell’educazione e promozione culturale e del Patrimonio artistico e culturale, il 2,9% nei settori dell’Ambiente e della Protezione Civile e il settore Estero si colloca invece al 5,1%. E’ interessante sottolineare come, sia in Italia che nel settore dell’Estero, più dell’88% dei progetti depositati sia andato a bando. La regione con la maggiore percentuale di progetti è la Sicilia con l’11,1% (ed anche col maggior valore assoluto: 181), seguita dalla Toscana con il 9,9%”.
Per quanto riguarda i posti disponibili per i giovani, gli enti Cnesc hanno partecipato al bando volontari del 2017 proponendone 17.838 (erano 15.440 l’anno prima), di cui 668 all’estero (632 nel 2016). “Il bando del Dipartimento – ricorda il Rapporto – era per 47.529 posti in totale, di cui 26.855 per enti iscritti all’albo nazionale, suddivisi in 26.006 posti per progetti Italia e 849 per progetti estero. In riferimento quindi all’Albo Nazionale gli enti associati alla Cnesc hanno partecipato con il 76,1% del totale dei posti per i progetti Italia messi a bando e il 78,7% di quelli messi a bando per l’estero”. Per questi posti la Cnesc ha ricevuto 30.466 domande (erano 34.885 nel 2016) ed avviato al servizio 13.731 giovani, in leggero aumento rispetto ai 13.023 dell’anno prima, pari al 77% dei posti disponibili, suddivisi in 13.211 giovani nei progetti Italia (96,2% dei posti a bando) e 520 per progetti estero, pari al 77,8% dei posti a bando. Questi numeri hanno portato a un aumento delle ore di servizio svolte dai giovani volontari nell’anno, passate da 18.534.360 a 19.357.920, e conseguentemente ad un maggiore impegno degli enti in termini di risorse umane ed economiche.
Infatti, alle spese sostenute dagli enti a livello di ufficio servizio civile o di analoga struttura dedicata, pari a 4.131.909,08 euro e riguardanti 177 persone a contratto e 796 che hanno svolto la funzione loro affidata, vanno aggiunti 3.876.917,92 euro di costi per il funzionamento delle strutture richiesto dalla normativa e per l’attività formativa e promozionale. Le risorse investite a livello monetario ammontano a 9.321.994€, mentre quelle a titolo di valorizzazione del lavoro gratuito sono pari a 78.530.920€, per un totale di 87.852.914€ (con un incremento del 27,9% rispetto ai 68.702.191,05€ del 2017).
“In conclusione a fronte di uno stanziamento statale di 83.466.300€ per gli assegni mensili e assicurazione dei giovani avviati al servizio presso gli enti CNESC (a cui va sommato il rimborso forfettario per la formazione generale), quest’ultimi hanno investito complessivamente 95.861.741€ (erano 76.418.512€ l’anno precedente)”, con un incremento del 25,4%. Rispetto al 2017 sono infine cresciute anche le ispezioni avute dagli enti Cnesc, passate da 225 a 327, e le iniziative di promozione legate salite da 1.531 a 1.761.