#Umani: La nuova campagna MSF che celebra il gesto umanitario e invita alla solidarietà e all’aiuto
Dolore, rabbia, paura, gioia e speranza, cinque emozioni che accomunano tutti gli esseri umani e che ogni giorno provano sia i pazienti che gli operatori umanitari di Medici Senza Frontiere (MSF), che si trovano in più di 70 paesi in situazioni di crisi sia ogni singolo individuo.
Le emozioni sono il cuore di #Umani, la nuova campagna di MSF promossa in occasione dei 25 anni di presenza dell’organizzazione umanitaria in Italia: l’obiettivo di questa campagna è riportare all’essenza dell’azione umanitaria invitando tutti a riscoprire il naturale istinto all’aiuto, perché le persone appartengono tutte a un unico genere, quello umano.
Nello spot della campagna, le immagini delle emozioni si intrecciano con quelle dell’azione medico-umanitaria nei tanti contesti in cui MSF è in prima linea. Il dolore quando mancano le cure, come in alcune aree della Siria, dove nemmeno le organizzazioni possono più entrare. La rabbia quando la realtà sembra ingiusta, come durante l’epidemia di Ebola, che uccideva chi curava i propri cari. La paura, come in mare, perché non hai mai la certezza che tutti si salveranno. La gioia, quando con ogni mezzo riesci a raggiungere anche le comunità remote della Repubblica Democratica del Congo. La speranza, in una sala operatoria in Iraq, sempre.
“In un momento in cui l’idea stessa di solidarietà è messa a rischio – dai contesti di guerra dove gli aiuti diventano bersaglio, fino al nostro paese dove chi aiuta può finire sotto accusa – #Umani riporta al centro l’atto umanitario nella sua essenza, quella dell’aiuto incondizionato, che non fa differenze, che muove da persona a persona” ha detto Loris De Filippi, presidente di MSF. “Per questo l’appello finale è ‘Sosteniamoci’. È un invito all’umanità e al sostegno reciproco, oggi necessario più che mai.”
Dal 1971 MSF è impegnata a offrire cure mediche nei contesti di crisi, senza alcuna discriminazione di provenienza, religione o credo politico. Lo fa attraverso medici, infermieri, logisti, psicologi, che ogni anno raggiungono e assistono milioni di persone la cui sopravvivenza è minacciata da guerre, epidemie, disastri naturali o esclusione dall’assistenza sanitaria. Nessun eroe, solo persone. Oltre 42.000 nel mondo: 38.000 selezionati a livello locale e 4.000 internazionali, più di 400 le partenze di operatori italiani nel 2017.
A dare voce alla campagna saranno proprio gli operatori e i pazienti di MSF: “Nel nostro ospedale di Tal Abyad, nel nord-est della Siria, un ragazzo di vent’anni che aveva subito tre amputazioni dopo un’esplosione in casa, coccolava con un solo braccio suo figlio appena nato”, racconta Diego Manzoni, anestesista bergamasco di MSF. “Nell’enorme dolore, un simbolo di speranza per continuare a prenderci cura gli uni degli altri, tenendo vivo un istinto che accomuna tutti noi”.
Immagini, storie, testimonianze sono sul sito www.medicisenzafrontiere.it/umani, insieme all’iniziativa social “Tu cosa provi?” che invita la community a indicare le proprie emozioni, per scoprire che sono le stesse di chi vive in una guerra, in un campo rifugiati, in una clinica MSF da qualche parte nel mondo.
MSF è un’organizzazione umanitaria internazionale indipendente fondata nel 1971. Fornisce soccorso in più di 70 Paesi, in base ai principi dell’etica medica e dell’imparzialità, ed è un movimento internazionale composto da 24 associazioni.Tra esse, dal 25 aprile 1993, MSF Italia, che da 25 anni si occupa di attività di reclutamento degli operatori umanitari, di raccolta fondi da destinare ai progetti (www.msf.it/bilancio), di comunicazione e sensibilizzazione. Dalla fine degli anni Novanta MSF ha anche avviato progetti in Italia, in particolare per fornire assistenza medica e psicologica alla popolazione migrante sul territorio. MSF opera solo grazie al sostegno di donatori individuali, aziende e fondazioni, che garantisce l’indipendenza della nostra azione. Il 100% dei fondi raccolti da MSF in Italia proviene da donazioni private.