“Verso la costruzione di restorative cities”, due giorni di incontri a Como e Lecco
Martedì 27 giugno, all’Università degli Studi dell’Insubria di Como, la Giustizia riparativa al centro di un convegno con esperti nazionali e internazionali
Di fronte ad una società complessa e spesso lacerata dai conflitti la giustizia riparativa apre scenari inediti dentro e per la comunità. La giustizia riparativa (Restorative justice) è un nuovo orizzonte culturale che sarà al centro di una mattina di studio aperta al pubblico, martedì 27 giugno dalle 9 alle 13.30, in cui ci si confronterà sulle buone pratiche della comunità riparativa. Un momento importante di confronto alla luce dei cruciali decreti attuativi della Legge Cartabia che definiranno i criteri per lo sviluppo dei Poli territoriali per la Giustizia riparativa e di comunità.
Janet Hope, docente e ricercatrice presso l’Università di Canberra in Australia, è l’ospite di rilievo, venuta appositamente in Europa per conoscere le esperienze delle Restorative Cities. A rappresentare il Forum Europeo sarà la presidente Patrizia Patrizi, tra i massimi esperti di giustizia riparativa. Per l’Università degli Studi dell’Insubria interverrà Grazia Mannozzi docente di Diritto Penale e di Giustizia riparativa, componente del Gruppo di studio per la redazione dello schema di decreto legislativo in materia di Giustizia riparativa.
Interverranno inoltre Giovanni Ghibaudi mediatore penale, sociale e scolastico già coordinatore dell’Ufficio di Mediazione del Comune di Torino e Cristina Vasilescu coordinatrice del working group delle Restorative Cities presso il Forum Europeo.
Il convegno a Como sarà aperto al pubblico con ingresso libero il 27 giugno dalle 9 alle 13.30 Il pomeriggio sarà invece rivolto ai cittadini, agli operatori e a tutti i partecipanti dei corpi intermedi e del tavolo della Giustizia Riparativa.
Il giorno successivo, mercoledì 28 giugno, sarà Lecco a proporre un tavolo analogo. Ormai da anni, infatti, Como e Lecco condividono l’attenzione alla Giustizia riparativa e propongono opportunità per diffondere e valorizzare il coinvolgimento attivo della comunità nella costruzione delle Restorative Cities.
L’evento è promosso da: Azienda Sociale Comasca e Lariana, CSV Insubria, Associazione Comunità il Gabbiano ODV. In collaborazione con: CeSGReM-Centro Studi Giustizia Riparativa e Mediazione-Università degli Studi dell’Insubria e Tavolo Giustizia Riparativa di Como. E’ un’iniziativa nell’ambito del progetto regionale “Un futuro in comune” finanziato da Cassa Ammende.
Il programma a Como (mattino)
Martedì 27 giugno 2023 9.00-13.30 Aula magna del Chiostro di Sant’Abbondio, Via S. Abbondio, 12 – Como
“PROGETTARE RESTORATIVE CITIES”
- 9.00 Accoglienza dei partecipanti
- 9.15 Saluti istituzionali Prof. Francesca Ruggieri (Direttrice del Dipartimento di Diritto Economia e Culture) Gianpaolo Folcio (Azienda Sociale Comasca e Lariana) – Dal Progetto Contatto al Polo Territoriale per la Giustizia Riparativa e di Comunità
- 9.45 – 10.00 Proiezione del video “Building Restorative Cities” prodotto dal CeSGReM – regia di Dario Tognocchi.
- 10 – 10. 15 Como Restorative City – Grazia Mannozzi (Università degli Studi dell’Insubria)
- 10.15 – 10. 45 Canberra Restorative City – Janet Hope (University of Canberra)
- 10.45 – 11.00 La Giustizia Riparativa nella comunità – Chiara Perini (Università degli Studi dell’Insubria)
Coffee break
- 11.15 – 11.45 L’Associazione CreE.A e la rete delle città mediazione: l’esperienza di Torino – Giovanni Ghibaudi (Presidente Associazione italiana mediatori)
- 11.45 – 12. 15 Il ruolo delle pratiche riparative nella tutela dell’ambiente – Viola Molteni (Working Group on Environmental Restorative Justice dello EFRJ)
- 12 15 – 13. 15 Costruire Restorative Cities Patrizia Patrizi (Università degli Studi di Sassari – Presidente dello EFRJ)
- 15 – 13.30 Dibattito e Conclusioni
Introduce e modera Bruna Dighera – “L’Innominato” Tavolo della Giustizia Restorativa di Lecco
Iscrizioni: https://forms.gle/BBWCDfpWdF8JqVaa9
locandina: restorative-cities-27-giugno-como-mattino.jpg (174 download )
Il programma a Como (pomeriggio)
Martedì 27 giugno 2023 16.00-18.00 Associazione Cometa, via Madruzza (Como)
(Rivolto ai cittadini, agli operatori e a tutti i partecipanti dei corpi intermedi e del tavolo della Giustizia Riparativa)
“RESTORATIVE CITIES IN DIALOGO TRA LORO”
- 16 – 16.30 Dialogo tra Janet Hope, membro di Canberra Restorative City, e Cristina Vasilescu, coordinatrice del working group delle Restorative Cities
- 16.30 – 17.30 Circles tematici:
1) La città in ascolto dei suoi abitanti sofferenti: Come costruire buone relazioni, spazi e percorsi di ascolto e accoglienza per le persone sofferenti e le vittime di reato. Partecipano Giovanni Ghibaudi, Maria Luisa Logatto, Claudio Fontana, cittadini e alcuni componenti del progetto Un Futuro In Comune, Marco Bellotto, Martino Villani. Facilita Patrizia de Filippi.
2) La città e il suo carcere: l’esperienza di Tempio Pausania dialoga con il gruppo di volontari e operatori che operano nel carcere di Como. Partecipano Patrizia Patrizi, Grazia Mannozzi, cittadini, volontari e operatori che operano nel carcere di Como, Laura Molinari, Isabella Cerella, Laura Castagnaro. Facilita Stefano Martinelli.
3) Le Restorative City e le sue componenti: antenne, corpi Intermedi, gruppi a orientamento riparativo, tavolo della giustizia restorativa. Dialogo tra la sponda del lago di Lecco e quella del Lago di Como. Partecipano Bruna Dighera, Janet Hope, Andrea Aliverti, Monica Mordente, Alessandra Gaetani. Facilita Alessandra Bellandi.
17.30 Restituzione dei lavori, saluti finali e aperitivo conviviale.
I profili dei relatori
Giovanni Ghibaudi
È mediatore penale, sociale e scolastico. Ha ricoperto il ruolo di coordinatore socio-educativo dell’Ufficio di Mediazione del Comune di Torino. Già referente per il Comune di Torino del progetto “Rete Dafne a favore delle vittime di reato”, oggi “Associazione Rete Dafne”. Consulente scientifico e formatore del C.R.E.S.M. di Gibellina per la formazione dei mediatori. Ha partecipato, in qualità di referente tecnico per la Città di Torino, alle attività previste dall’“Accordo per la costituzione e regolazione di una rete istituzionale territoriale per la coprogettazione e l’attuazione di un progetto di servizi, interventi e azioni riguardanti il reinserimento sociale di soggetti in esecuzione penale esterna e in messa alla prova” (2018/2019). Docente associato dell’UNIPD per il master in “Mediazione come strumento operativo all’interno degli ambiti familiare, penale e civico”. Formatore alla mediazione per le associazioni La Logica del Cuore di Novara, Spondé sedi di Roma e di Palermo, ASAI di Torino, Mediare di Torino, Nucleo Vigili di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, Ufficio Scolastico Regionale di Torino, Regione Sardegna.
Janet Hope
Ha conseguito lauree con lode in biochimica e giurisprudenza presso l’Australian National University come National Undergraduate Scholar all’inizio degli anni ’90. Nel 1996 ha vinto la Blackburn Medal for Research in Law per un documento sui diritti costituzionali e il giusto processo penale, che è stato successivamente pubblicato sulla Federal Law Review e citato in una sentenza dell’Alta Corte d’Australia. Come studentessa universitaria Janet ha lavorato come ricercatrice associata al giudice capo Miles della Corte suprema dell’ACT, conducendo un’indagine sul ruolo storico della Corte federale d’Australia come corte d’appello penale per l’ACT. Janet Hope si è qualificata per esercitare nel 1997 e ha lavorato per diversi anni come avvocato in Australia e Nuova Zelanda, principalmente nella risoluzione dei conflitti, amministrazione, diritti umani e diritto del lavoro.
Grazia Mannozzi
È professore ordinario Diritto penale all’Università degli Studi dell’Insubria, dove insegna anche “Giustizia riparativa e mediazione penale”. È direttrice del Centro Studi sulla Giustizia Riparativa e la Mediazione (CeSGReM), istituito nel dicembre 2014 presso la medesima Università. È componente dello Scientific Board della rivista The International Journal Restorative Justice. Nel 2015 ha coordinato il Tavolo tematico su “Giustizia riparativa, tutela delle vittime e mediazione” nell’ambito degli Stati generali sull’esecuzione penale voluti dall’allora Ministro della giustizia Andrea Orlando. Nel 2021 ha fatto parte della “Commissione di studio per elaborare proposte di riforma in materia di processo e sistema sanzionatorio penale, nonché in materia di prescrizione del reato” voluta dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia. È autrice di numerose pubblicazioni, molte delle quali tradotte all’estero, tra cui “La corruzione in Italia. Percezione sociale e controllo penale” (con Piercamillo Davigo), “La giustizia riparativa. Formanti, parole e metodi”, (con G. A. Lodigiani), “La giustizia accogliente” (con Roberto Mancini)
Patrizia Patrizi
È psicologa e psicoterapeuta, ordinaria di Psicologia sociale e giuridica presso il Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari. È presidente dello European Forum for Restorative Justice. Nel 2014, ha avviato il primo programma di ricerca intervento sulla progettazione di una comunità locale ad approccio riparativo a Tempio Pausania, ora Tempio Pausania città riparativa. Dal 2017 è responsabile del Servizio riparativo di counseling psicologico nel Distretto di Tempio Pausania. È Responsabile Scientifica del Team delle pratiche di giustizia riparativa; insieme ai suoi collaboratori e collaboratrici ha sviluppato un modello di comunità riparativa denominato “Co.Re. – Comunità di relazioni riparative”. Tra i risultati del loro lavoro in Italia: il libro “La giustizia riparativa. Psicologia e diritto per il benessere di persone e comunità” (Patrizi, ed., 2019) e il Master “Giustizia riparativa e mediazione: per il benessere di persone e comunità” (Università di Sassari).
Chiara Perini
È professore ordinario di diritto penale presso l’Università degli Studi dell’Insubria, Dipartimento di Diritto, Economia e Culture. È stata designata esperto del Tribunale di Sorveglianza di Milano dal Consiglio Superiore della Magistratura per il triennio 2005-2007 e per il triennio 2008-2010. 2012. Dal 2007 è componente del Centro di diritto svizzero dell’Università degli Studi dell’Insubria. È membro del Comitato Etico per la Sperimentazione Animale dell’Università degli Studi dell’Insubria e del Collegio dei docenti del Dottorato in “Diritto e scienze umane” presso la medesima Università. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca di rilievo nazionale, finanziati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. È intervenuta come relatore in numerosi convegni di rilievo internazionale e nazionale, nonché in incontri nazionali rivolti alla formazione dei magistrati.
Cristina Vasilescu
È esperta in: analisi e valutazione di politiche pubbliche, con particolare riferimento alle politiche europee; governance; innovazione della pubblica amministrazione europea, nazionale, regionale e locale, con particolare riferimento ai sistemi di management e valutazione delle performance, ai sistemi di accountability e all’implementazione di processi partecipativi; ricerca finanziamenti locali, regionali, nazionali ed europei; redazione e gestione progetti in risposta a bandi europei (ad esempio, H2020, bandi della DG REGIO/DG EMPL/DG JUST/DG ECFIN, del Parlamento Europeo, di EIGE/FRA, etc) ed italiani; costruzione di partnership internazionali e gestione delle relazioni con i committenti.