Via libera alla somministrazione di alimenti e bevande anche per il Terzo settore
La legge n.29 del 12 marzo 202 (legge di conversione del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2), prevede un deciso cambio di rotta sulla somministrazione di alimenti e bevande nei circoli ricreativi, culturali e sociali del Terzo settore. La normativa, infatti, pone rimedio alla penalizzazione da parte degli enti di Terzo settore che hanno dovuto chiudere l’attività di somministrazione di alimenti e bevande senza usufruire delle aperture concordate – con le dovute regole e cautele – per bar, ristoranti e altri pubblici esercizi. Uno stop che ha comportato un peggioramento della situazione economica delle realtà associative già tartassate dalle restrizioni dirette e indirette portate in seguito alla pandemia, non ultime le sospensioni generali delle attività previste dall’articolo 16 del Dpcm 2 marzo 2021.
L’articolo2-bis recita infatti che: “fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, la sospensione delle attività dei circoli ricreativi, culturali e sociali, adottata nell’ambito delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione del Covid-19 sull’intero territorio nazionale, non determina la sospensione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande delle associazioni ricomprese tra gli enti del Terzo settore.
La somministrazione di alimenti e bevande quindi è possibile anche per gli enti del Terzo settore (Oodv, Aps e Onlus iscritte nei rispettivi registri), rispettando le condizioni e i protocolli di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente per le attività economiche aventi lo stesso oggetto e con l’attenzione, esplicitata in chiusura dell’articolo, che sia realizzata “secondo modalità tali da evitare qualsiasi forma di assembramento, anche occasionale, o qualsiasi forma di aggregazione per le finalità proprie dei predetti enti”.