Volontariato internazionale con AIESEC
AIESEC è un’organizzazione internazionale presente in più di 125 paesi, che collabora con l’ONU. Promuove un network di scambi internazionali e mira al raggiungimento della pace e dello sviluppo del potenziale umano, sbloccando caratteristiche di leadership tra i giovani tramite esperienze all’estero in contesti stimolanti. Insieme ad altre organizzazioni partner, AIESEC facilita esperienze di volontariato, stage e stage retribuiti all’estero. Il Global Volunteer è il programma di volontariato internazionale che organizza progetti per esperienze di volontariato all’estero, rivolti a giovani tra i 18 e i 30 anni. Queste esperienze permettono di mettere alla prova se stessi e scoprire proprie capacità inaspettate, ciò in ambienti internazionali come ONG, scuole o fondazioni in vari paesi, dando alla stesso tempo la possibilità di viaggiare e vivere nuove realtà, culture, lingue e tradizioni. Tutti i progetti contribuiscono al conseguimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Matilde, studentessa all’Università di Pavia che ha già vissuto una delle esperienze in Colombia, racconta la sua esperienza: “Il progetto a cui ho partecipato faceva riferimento al goal ‘Gender Equality’. Una volta in Colombia sono stata assegnata ad un’associazione di donne fondata da due sorelle, avvocati e attiviste nell’ambito dei diritti delle donne e molto vicine alle problematiche del territorio. Noi volontarie siamo state accolte subito in modo molto affettuoso e ci siamo sentite parte integrante del team. La nostra permanenza è stata incentrata sull’organizzazione di tre eventi principali, il primo dei quali ci ha portate fuori città in un paesino ai piedi della Sierra Nevada a parlare ad una comunità di mujeres campesinas. Ognuna di noi è stata assegnata ad un argomento ed io mi sono occupata di educazione alla salute sessuale e pianificazione familiare. Era la prima volta che mi trovavo ad affrontare determinati argomenti in un contesto simile e ho imparato a coniugare la delicatezza che questi temi richiedono con la determinazione e la chiarezza che percepivo essere necessarie per riuscire a veicolare dei concetti così importanti. Uno dei ricordi che mi porterò per sempre nel cuore è collegato a una serata trascorsa in compagnia in un paesino sperduto. Io e le mie compagne di avventura ci siamo trovate a parlare in cerchio, sotto le stelle con le donne che ci ospitavano, prima di andare a dormire sulla nostra amaca sotto alberi di mango. Dopo le danze vi è stato un toccante momento di condivisione in cui ognuna delle presenti si è aperta e si è sentita ascoltata nel raccontare le proprie esperienze. Sicuramente ho capito l’importanza di ascoltare in modo attivo, senza iniziare ad elaborare un pensiero od una risposta e senza giudizio, perché ho notato quanto questo momento abbia stretto un legame di sorellanza e quanto, anche poi nel lavoro dei giorni successivi, si fosse instaurato un rapporto di stima e di affetto profondo. Altri due progetti a cui abbiamo preso parte erano volti all’organizzazione di una serata per promuovere artiste locali ed un mercatino di artigianato delle comunità indigene per far avvicinare la comunità cittadina alle minoranze indigene. Una delle più grandi conquiste della mia esperienza è stata seguire un progetto dall’ elaborazione dell’idea fino ad ottenere un piano per lo svolgimento pratico e vedere il proprio progetto prendere vita, con l’impatto tangibile che lascia dietro di sé. Penso che questa esperienza mi abbia permesso di mettermi in gioco in moltissimi campi differenti e che mi abbia insegnato molto dal punto di vista umano, perché non avrei mai immaginato di dovermi trovare a gestire delle problematiche così lontane dalla mia quotidianità e di riuscire ad uscirne senza i mezzi a cui siamo abituati. Questa consapevolezza mi ha resa più sicura di me stessa e delle mie capacità personali e di lavoro in team, in quanto ho scoperto di avere risorse a cui attingere che probabilmente non sarebbero uscite in altri contesti. Senza dubbio mi porterò nel cuore questa esperienza, il lavoro con le ragazze della fondazione, le relazioni umane genuine che mi ha regalato, i viaggi improbabili in autobus con lo zaino pesante e senza telefono, le persone che vivono con nulla ma che sono orgogliose di poter ospitare in casa loro volontarie per lo sviluppo della propria comunità, i colori e la musica a tutte le ore e il mood colombiano rilassato e disteso, nonostante tutto.” Per informazioni, trovare il progetto giusto per te e per essere contattato da un responsabile dell’associazione, visita ed iscriviti al sito.