AAA Cercasi nonni
È passato più di un anno dal momento in cui ci siamo trovati – in un modo o nell’altro – isolati dal mondo. L’anno scorso a quest’ora il lievito nei supermercati era esaurito, si gridava dai balconi “ce la faremo!” e una cupa sensazione di solitudine iniziava ad aleggiare nell’aria senza differenze di età. Non sapevamo quanto sarebbe andato avanti l’isolamento, ma speravamo di poterci godere almeno un po’ di primavera. Sebbene abbiamo “saltato” solo una primavera, quest’anno le giornate di marzo hanno un profumo nuovo, che ci sembrava di non sentire da tanto tempo.
Esattamente un anno fa, il primo aprile 2020, è nato Adotta un nonno con l’obiettivo di far fronte alla solitudine e alla tristezza causata dalla strana situazione che ci trovavamo a vivere. Un progetto che vuole fare la differenza nelle vite di chi coinvolge, costruendo un ponte telefonico tra giovani e anziani soli.
“Abbiamo iniziato a scrivere il capitolo di Adotta un nonno con una penna su un foglio di brutta, non sapendo quale sarebbe stata l’evoluzione della storia, ma da sempre il finale era ben chiaro: usare il proprio tempo per fare qualcosa di utile ed estremamente bello”, queste le parole di Clelia e Sofia ideatrici del progetto; le ragazze mantovane proseguono raccontando che “dal momento in cui abbiamo scritto la prima parola abbiamo proseguito affinché il progetto potesse realizzarsi concretamente ed essere di esempio per qualsiasi comunità lo volesse prendere come spunto. La particolarità che lo ha caratterizzato fin da subito e l’informalità e la genuinità che stanno alla base delle chiamate dei ragazzi e delle ragazze verso gli anziani soli. Questo è un punto fondamentale dell’iniziativa: chi ha diciott’anni non ha la pretesa di essere considerato alla stregua di un assistente sociale, un operatore sanitario o uno psicologo. Ciò che è o che può essere è un nipote.”
A marzo 2021 la situazione è ancora critica, alcuni anziani si ritrovano di nuovo completamente soli e isolati da familiari, parenti e amici risvegliando in loro la solitudine provata un anno fa.
E i “nipoti” di Adotta un nonno? Sono pronti ad alzare la cornetta, a scambiare due chiacchiere e portare un po’ di compagnia, anche se a distanza, attraverso la loro voce che arriva e vuole farsi sentire vicina.
Ma non solo, perché in una telefonata, tra nonni e nipoti, si genera nuova linfa vitale attraverso uno scambio di opinioni, nel trasmettere le ricette della tradizione oppure semplicemente conversando di ciò che si ascolta in tv – così si passa un’ora a settimana, connessi da un’onda invisibile che scalda il cuore.
I volontari di Adotta un nonno hanno bisogno dell’aiuto indispensabile di associazioni e istituzioni che si occupano di anziani per confrontarsi con loro e reperire i contatti di persone sole e che più avrebbero bisogno di una voce vicina. Altra collaborazione importantissima è legata alle scuole superiori, che possono fungere da megafoni dell’iniziativa tra gli studenti, mostrando loro che il tempo è prezioso e che grazie alla loro disponibilità potrebbero scoprirsi nipoti dei nonni di tutta Italia, ma anche che è possibile organizzarsi, tirar fuori le proprie idee e trovare strade non battute pur senza sapere come sarà il percorso.
Per informazioni e approfondimenti è possibile contattare la mail adottaunnonno.italia@gmail.com