Laboratori Comunità Interdipendenti
Pubblichiamo di seguito il comunicato dell’Azienda Speciale Consortile Oglio Po.
Sono quasi giunti alla conclusione tutti i Laboratori “Identità ed Unicità”, azione specifica del Progetto “Comunità Interdipendenti” pensato dai partner Centro Consulenza Familiare Viadana (capofila), Fondazione Arca CMS (titolare di questa specifica azione), ForMattArt APS con la governance dell’Azienda Speciale Consortile Oglio Po, in collaborazione con le Amministrazioni di Commessaggio, Gazzuolo e Sabbioneta. Quest’ultima ha deciso di co-finanziare ulteriormente ed in modo consistente questa particolare azione per il plesso del proprio territorio. Il Progetto è co-finanziato dalla Fondazione Comunità Mantovana Onlus che da qualche anno ha scelto di sostenere molte azioni di “NonSoloParole” – https://consociale.it/menu/1296789/sviluppo-comunita.
I laboratori si sono svolti nelle scuole secondarie di primo grado di Gazzuolo e Sabbioneta in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, anche grazie ad esperienze sollecitate negli scorsi anni scolastici dai docenti di Gazzuolo che hanno dato esiti molto importanti per gli alunni.
Le attività sono state condotte dai professionisti di ARCA CMS, suddivise in sette incontri facilitati da un educatore professionale, un’assistente sociale, uno psicologo psicoterapeuta e una musicoterapeuta a seconda dei temi via via affrontati. Sono stati utilizzati differenti strumenti di animazione: visione di cortometraggi, discussioni di gruppo, espressione libera sui temi proposti, questionari, role play, attività creative singole e di gruppo.
Ogni incontro è partito da uno specifico tema, individuato e proposto dagli operatori ai ragazzi: gli incontri hanno visto la necessità, in alcuni casi, di lasciare spazio agli spunti ed argomentazioni emerse nei confronti, perché i ragazzi percepissero i laboratori come “spazio loro”. Questo è stato utile per il confronto in classe e per il lavoro svolto individualmente a casa, prima dell’incontro successivo. Gli obiettivi perseguiti con successo sono stati: la capacità di auto-conoscenza nella propria unicità, la stimolazione del desiderio di migliorarsi, il potenziamento dell’autostima, il consolidamento del senso di responsabilità e di solidarietà, lo sviluppo della capacità di chiedere aiuto e saper riconoscere potenziali situazioni di pericolo, i temi delle paure e delle aspettative. Questo impegnativo lavoro ha permesso di incontrare complessivamente 130 ragazzi: 38 di prima, 22 di seconda, 70 di terza. I temi affrontati sono stati adattati all’età:
- per le terze (laboratori giunti al termine): emozioni, conflitto, famiglia, pettegolezzo, comunicazione ed inevitabilmente quello del possesso e della violenza di genere;
- per le prime (laboratori in fase di conclusione): promozione dell’inclusione, dello sviluppo delle capacità comunicative, della conoscenza reciproca per facilitare la nascita del “gruppo classe”;
- per le seconde (in fase di conclusione): la conoscenza di sé, la promozione del pensiero individuale versus quello di gruppo, l’accettazione e l’empatia.
Straordinario il lavoro che è stato consegnato dai ragazzi: per questo la cabina di regia ritiene fondamentale dedicare tra fine aprile ed inizi maggio, un momento specifico per la sua restituzione ai genitori, agli Amministratori, alla Fondazione, ai partner del progetto. In quell’occasione verrà condiviso anche l’elaborato finale dei loro lavori.
Gli organizzatori segnalano che “tantissime idee, altrettanta energia sta circolando, a fronte delle quali la Cabina di Regia del progetto è in cerca di finanziamenti privati (cittadini, associazioni, aziende del territorio). Più offerte saranno versate alla Fondazione – IBAN IT 46Y0306909606100000017731 (Banca Intesa San Paolo, specificando la causale “CCF Ucipem – Comunità Inter-dipendenti”) – più attività potranno essere garantite ai nostri ragazzi”.