Storie di concreta solidarietà – seconda puntata
Secondo appuntamento con la rubrica Storie di concreta solidarietà, testimonianze e racconti di chi l’Emporio Solidale di Comunità lo vive tutti i giorni: volontari, operatori e destinatari. Storie vuole trasmettere le asperità e la bellezza della solidarietà, affinché tutti i cittadini possano essere testimoni del valore che questa crea nella comunità.
Storie di concreta solidarietà: seconda puntata
di Paolo – LaBoje associazione di volontariato
C’è chi conosceva l’Emporio Solidale di Comunità solo di nome, chi non lo conosceva affatto, chi ne è parte attiva e integrante fin dall’inizio. Tutti però stanno contribuendo in maniera preziosa e costante alla sua efficacia. Sono i volontari e le volontarie dell’Associazione Abramo, parte della rete Emporio.
Abramo si occupa oltre che di accoglienza ed accompagnamento delle persone in difficoltà, anche di gestire il magazzino alimentari Caritas, i cui prodotti sono destinati ad associazioni, Caritas parrocchiali, centri di ascolto, comunità.
Quello dell’associazione Abramo vuole essere uno sguardo verso gli ultimi, verso chi ha bisogno di aiuto. Ma non è uno sguardo di compassione o semplice elemosina, è uno sguardo sapiente e consapevole, che all’assistenzialismo preferisce la costruzione di un percorso di accompagnamento con le persone che incontra. Lo dimostra la storia di Max, che è entrato in contatto con il Magazzino qualche mese fa, quando – per usare le sue parole – aveva perso tutto. Qui ha trovato accoglienza, ascolto e aiuto. Da beneficiario è diventato partecipante attivo, e si dice disponibile ventiquattro ore su ventiquattro, perché è il minimo che possa fare per ricambiare.
Sul concetto del restituire ad altri l’aiuto ricevuto insiste anche Youssouf, che è dipendente dell’associazione Abramo e dedica parte del suo tempo libero ad aiutare nelle consegne dei pacchi alimentari alle famiglie della provincia: ognuno di noi ha avuto bisogno di aiuto in un momento della sua vita, e non c’è cosa migliore che ricambiare verso qualcun altro l’aiuto che si ha ricevuto. Youssouf ha iniziato a collaborare al progetto dell’Emporio assieme alla Brigata Solidale costruita dall’associazione LaBoje durante il primo lockdown, a dimostrazione che la rete che va costruendosi è grande e non ha confini “di bandiera”. C’è poi anche Dennis, che viene da Volta Mantovana e senza problemi attraversa la provincia per aiutare nella gestione del magazzino.
Al Magazzino non ci sono turni veri e propri o mansioni specifiche: ci si occupa di raccolta, smistamento, stoccaggio, consegne, a seconda della necessità. Ci si mette a disposizione secondo necessità. In questo senso, il senso di comunità emerge ancor di più nel riuscire a raggiungere beneficiari lontani fisicamente oppure non direttamente legati all’Emporio. Tanto si è fatto ma tanto ancora c’è da fare, su questo tutti i volontari di Abramo sono concordi, perché le persone in difficoltà e senza aiuto sono ancora troppe.
Marco, corpo e anima del Magazzino da anni, insiste su questo punto: ampliare il network tra realtà e associazioni per poter raggiungere più persone possibile è uno dei motivi principali per cui Abramo ha deciso di aderire fin dall’inizio al progetto dell’Emporio Solidale di Comunità. In questo modo, ha potuto ampliare l’offerta del Magazzino perché molte più realtà hanno contribuito alla raccolta secondo modalità differenti. Il risultato è concreto: più materiale significa più persone da poter raggiungere e aiutare.
Il concetto chiave rimane quello della solidarietà, e a raccontarlo con un aneddoto semplice ma efficace è Sabina, volontaria Caritas di Cerese: nel corso del lockdown di marzo 2020, il numero dei volontari Caritas in grado di essere operativi era drasticamente diminuito, a fronte di un notevole aumento di richieste d’aiuto. Si è dunque rivolta ad ACLI, la cui risposta è stata immediata: molti volontari di ACLI si sono attivati sia per intervenire nel comune di Mantova che nel territorio di Cerese, riuscendo a far fronte alle molteplici richieste in arrivo. Si è costruita una catena di intervento che dal Magazzino Caritas arrivava alle case di chi aveva bisogno, attraverso lo sforzo dei volontari di AVAL, ACLI e Caritas in sinergia.
Un’unione di persone che diventa una porta aperta agli altri. Un gruppo di volontari che si sente una famiglia e vuole continuare ad aiutare chi sta intorno. Queste le parole usate per definire il lavoro del Magazzino e dell’associazione Abramo. Un esempio virtuoso di solidarietà, di comunità, di entusiasmo.
Emporio Solidale di Comunità è una realtà nata dalla volontà di dodici enti del Terzo settore (ACLI Sede provinciale di Mantova aps capofila, Agesci Gruppo Mantova 7, associazione Abramo onlus, associazione Agape onlus, associazione Libra onlus, associazione Porta Giulia Hofer Odv, Aval Odv sezione provinciale di Mantova, Centro Aperto Aps, Centro di Aiuto alla Vita, Croce Rossa Italiana Comitato di Mantova, Laboje – associazione di volontariato, CSV Lombardia Sud) e del Comune di Mantova al fine di coordinare le azioni di sostegno alimentare nel capoluogo, affinché queste possano essere sempre più efficaci, efficienti, inclusive ed eque.