Storie di concreta solidarietà – sedicesima puntata
Sedicesimo appuntamento con la rubrica Storie di concreta solidarietà, testimonianze e racconti di chi l’Emporio Solidale di Comunità lo vive tutti i giorni: volontari, operatori e destinatari. Storie vuole trasmettere le asperità e la bellezza della solidarietà, affinché tutti i cittadini possano essere testimoni del valore che questa crea nella comunità.
Storie di concreta solidarietà: sedicesima puntata
di Paolo Cenzato – Laboje – associazione di volontariato
Si è svolto lo scorso sabato 25 febbraio un momento chiave nel cammino degli empori solidali della provincia di Mantova. Presso l’auditorium della sede di Confindustria è stata presentata la Rete degli Empori Solidali, in occasione del Convegno “Fragilità sociali ed eccedenze: la Rete degli Empori”.
Sono intervenuti don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, che ha descritto l’importanza del ruolo delle persone vulnerabili all’interno dei percorsi di reinserimento sociale; l’onorevole Maria Chiara Gadda presentando la legge contro lo spreco alimentare da lei firmata; Ennio Ripamonti, docente dell’Università del Sacro Cuore, che ha illustrato il ruolo delle reti nell’ambito della coesione sociale. Ne abbiamo parlato con Matteo Amati, direttore della Caritas mantovana, tra i promotori dell’evento e coordinatori della Rete insieme ad Acli Provinciale di Mantova APS e CSV Lombardia Sud ETS.
“È stato un evento importante che ufficializza una sinergia sul territorio già in essere dalla primavera dello scorso anno. Una rete nata dal basso, dai volontari degli empori che volevano condividere buone prassi e conoscenze. Caritas, CSV e Acli hanno messo a sistema queste collaborazioni spontanee per far diventare la rete anche un luogo di pensiero sui temi di cui si occupano gli empori. Quindi condivisione di pratiche, analisi e riflessioni tra tutti i soggetti attivi: attenzione e cura dei percorsi educativi rivolti agli utenti alle persone accompagnate dell’emporio, recupero delle eccedenze, costruzione e implementazione delle reti sul territorio, tra parrocchie, associazioni e enti.”
“Lo scorso sabato si è manifestata nel concreto la presenza della rete: un momento importante anche dal punto di vista formativo, oltre che della promozione non tanto della rete in sé, quanto del suo contributo alla comunità in termini di cultura della solidarietà. Quello dell’emporio è un modello da mettere al servizio di tutti i territori”. A tal proposito, nella seconda parte del convegno si è svolta una tavola rotonda dove alcuni degli empori che compongono la Rete hanno condiviso le rispettive esperienze e pratiche. Lo Snodo di Suzzara ha portato l’attenzione sul coinvolgimento degli ospiti non solo nei percorsi educativi ma anche in attività di volontariato e prossimità. L’intervento dell’Emporio di Bancole si è concentrato sul fondamentale aspetto del recupero delle eccedenze alimentari e del rapporto con i produttori e fornitori. L’intervento di Acli ha infine descritto nel dettaglio il funzionamento della rete che costituisce l’Emporio di Comunità del comune di Mantova.
Tre esempi di una costellazione più numerosa e articolata: il convegno di sabato è stata infatti anche l’occasione per presentare il primo report annuale sulle attività degli empori solidali del mantovano; si tratta di una pubblicazione che raccoglie e descrive i percorsi svolti fino ad oggi da parte delle varie realtà solidali, Un lavoro prezioso in cui si convogliano storie, testimonianze ed esperienze delle persone che da anni si impegnano nel concreto per costruire reti di solidarietà e ascolto.
Ovviamente Matteo Amati insiste sul fatto che il convegno non è un punto di arrivo, ma un passaggio importante per proseguire il percorso delle reti con l’impegno e con la determinazione che fino a qui sono stati messi in campo. “Nel concreto, i prossimi passi si concentreranno sulla logistica: verrà costituita una squadra dedicata all’aumento del recupero delle eccedenze alimentari e all’implementazione dei sistemi di gestione e inventario. Come sottolineato dall’onorevole Maria Chiara Gadda, poi, sarà fondamentale aumentare l’impegno formativo e educativo per la lotta allo spreco alimentare, una delle mission principali della rete degli empori. In secondo luogo, seguendo l’esortazione di don Marco Pagniello, vanno promossi sempre di più percorsi di accompagnamento alle famiglie che si rivolgono agli empori solidali: si tratta di un’attenzione fondativa della carta dei valori degli empori che non va mai data per scontata. Infine sarà fondamentale la cura del funzionamento della rete in sé: non basta mettere nero su bianco le sinergie, esse vanno coltivate nel quotidiano e nel concreto di ogni esperienza”.
“Ci tengo infine a sottolineare come ogni emporio solidale coinvolga non solo le reti ecclesiali delle parrocchie ma anche molte associazioni o singoli del mondo laico: ciò è importante perché rende l’esperienza di ciascun emporio più ricca e trasversale in ogni sua parte, provando a superare gli autoreferenzialismi.” La solidarietà è di tutti.
Emporio Solidale di Comunità è una realtà nata dalla volontà di dodici Enti del Terzo Settore (ACLI Sede provinciale di Mantova aps capofila, Agesci Gruppo Mantova 7, associazione Abramo onlus, associazione Agape onlus, associazione Libra onlus, associazione Porta Giulia Hofer Odv, Aval Odv sezione provinciale di Mantova, Centro Aperto Aps, Centro di Aiuto alla Vita, Croce Rossa Italiana Comitato di Mantova, Laboje – associazione di volontariato, CSV Lombardia Sud ETS) e del Comune di Mantova al fine di coordinare le azioni di sostegno alimentare nel capoluogo, affinché queste possano essere sempre più efficaci, efficienti, inclusive ed eque.