Storie di concreta solidarietà – tredicesima puntata
Tredicesimo appuntamento con la rubrica Storie di concreta solidarietà, testimonianze e racconti di chi l’Emporio Solidale di Comunità lo vive tutti i giorni: volontari, operatori e destinatari. Storie vuole trasmettere le asperità e la bellezza della solidarietà, affinché tutti i cittadini possano essere testimoni del valore che questa crea nella comunità.
Storie di concreta solidarietà: tredicesima puntata
di Alessandra Morselli – Libra E.T.S.
Dai banchi di scuola agli scaffali dell’emporio
Tre ragazze, un’esperienza profonda, con parola d’ordine ‘solidarietà’. E’ ciò che traspare dall’intervista a Sofia, Miriam e Beatrice, tre studentesse del liceo Virgilio di Mantova.
Emerge sin da subito la bontà dell’intento di queste giovani volontarie, che non si sono avvicinate al mondo no profit per mera curiosità o desiderio di mettersi in mostra, bensì per l’aspirazione a sostenere con il proprio tempo l’Emporio Solidale di Comunità, dedicato alla distribuzione di generi alimentari a persone e famiglie in difficoltà.
Per due di loro ciò che dimostra la volontà di aiutare oltre ogni tornaconto in termini di visibilità è proprio il loro essere invisibili agli occhi dei destinatari del servizio, al loro lavoro dietro le quinte fatto di riorganizzazione degli scaffali, etichettamento, inscatolamento prodotti, ogni settimana per due ore, con costanza e dedizione. Beatrice invece ha vissuto l’esperienza più a contatto con le persone perché è stata alla cassa e ha aiutato nella ricerca e scelta dei prodotti.
Largo ai giovani dunque, perché a dispetto di ciò che si dice ci sono ancora adolescenti che hanno la voglia di andare contro ogni aspettativa, al di là del possibile giudizio da parte di coetanei meno sensibili, o di frasi fatte come ‘i giovani d’oggi non hanno più valori’ conciliando lo studio con un’attività che fa bene tanto a loro quanto a chi dà loro riceve. Beatrice evidenzia che nella realtà dell’emporio le hanno affidato un compito di responsabilità, ovvero la gestione della cassa e questo le ha permesso di toccare con mano la fiducia che i volontari hanno provato nei suoi confronti.
Miriam e Beatrice suonano anche degli strumenti musicali, a dimostrazione che, se ci si sa organizzare, lo studio può non essere trascurato in favore di altre attività che non siano scolastiche; di qui l’invito rivolto a ragazzi e ragazze come loro ad avvicinarsi al mondo del volontariato, perché unisce, fa sentire utili (non per forza importanti), nutre.
Così l’accettazione dell’altro diventa aiuto attivo all’altro. Significative le immagini emerse durante l’intervista: quella di Miriam che si vede su una scala appena un gradino sopra un’altra persona a cui tende la mano perché possano salire insieme allo stesso livello, con gli stessi presupposti; quella di Sofia che associa le persone in difficoltà alla corolla di una margherita, circondata dai petali/volontari stretti gli uni agli altri tutt’intorno; quella di Beatrice infine che vede l’Emporio come una grande famiglia dove i volontari rappresentano i genitori e gli utenti dell’Emporio i bambini, ovvero la parte più fragile della famiglia che necessita di ascolto e aiuto.
Dunque un appello ai coetanei da parte di Sofia, Miriam e Beatrice che ribadiscono l’invito a provare per credere, a sperimentarsi nelle relazioni con gli altri, a scoprire qualcosa in più del proprio carattere e delle proprie attitudini.
Noi un appello lo facciamo anche ai genitori di tutti i giovani e giovanissimi, perché possano favorire in loro l’entusiasmo e la propensione all’aiuto, perché solo aiutando l’altro si aiuta davvero se stessi!
Emporio Solidale di Comunità è una realtà nata dalla volontà di dodici Enti del Terzo Settore (ACLI Sede provinciale di Mantova aps capofila, Agesci Gruppo Mantova 7, associazione Abramo onlus, associazione Agape onlus, associazione Libra onlus, associazione Porta Giulia Hofer Odv, Aval Odv sezione provinciale di Mantova, Centro Aperto Aps, Centro di Aiuto alla Vita, Croce Rossa Italiana Comitato di Mantova, Laboje – associazione di volontariato, CSV Lombardia Sud) e del Comune di Mantova al fine di coordinare le azioni di sostegno alimentare nel capoluogo, affinché queste possano essere sempre più efficaci, efficienti, inclusive ed eque.