Agenda italiana della Disabilità: le buone pratiche nazionali “for all”
Con oltre 150 idee per un futuro a misura di tutti, Fondazione CRT e Consulta per le Persone in Difficoltà promuovono un modello di inclusione partecipato, frutto di un lungo percorso di ascolto e co-progettazione che ha conquistato le aziende
L’inclusione “conquista” il settore for profit con la prima Agenda italiana della Disabilità promossa da Fondazione CRT e CPD-Consulta per le Persone in Difficoltà. Sono online, su www.agendadelladisabilita.it, le prime buone pratiche nazionali “for all” ideate e messe in campo non solo da associazioni, ma anche da aziende: dagli innovativi strumenti di intelligenza artificiale per personalizzare la navigazione sui siti web e massimizzarne l’accessibilità, ai percorsi di formazione per disability manager; dalle attività di business game per persone in difficoltà alla progettazione di eventi, fiere ed eventi “a misura di tutti” e alle video-pillole per sensibilizzare i dipendenti sul valore dell’inclusione.
Tutti – enti del Terzo Settore, istituzioni, singoli cittadini e aziende – possono “candidare” nuove best practice per l’inclusione sul sito di agenda della disabilità affinché altre realtà profit e non profit possano ispirarsi e promuovere i goal dell’Agenda in 6 ambiti d’azione: abitare sociale, sostenere le famiglie, vivere il territorio, lavorare per crescere, imparare dentro e fuori la scuola, curare e curarsi. Le realtà che aderiscono all’Agenda possono utilizzare il logo con il claim “Anche noi ci impegniamo!”
Dei circa 200 enti che sono già diventati “ambasciatori dell’inclusione” aderendo all’Agenda, il 10% è rappresentato da imprese profit, sempre più “inclusive maker”. La diversity nelle imprese, il “fattore D”, rappresenta un valore etico con un impatto positivo anche sui processi produttivi e di innovazione. Secondo la società di certificazione internazionale DNV – che nei mesi scorsi ha condotto la ricerca “Are companies taking advantage of diversity & inclusion?” su circa 600 aziende in Italia e nel mondo -, la diversità e l’inclusione sono parte integrante della strategia di business per la stragrande maggioranza delle imprese (79%). Inoltre, secondo la ricerca, 6 aziende su 10 ritengono che un’azienda inclusiva abbia prestazioni migliori.
Il legame tra inclusione e crescita è stato confermato anche dal Diversity Brand Index (sviluppato dalla società Diversity e Focus Management): un’azienda che investe sulla diversità e l’inclusione cresce mediamente del 23%. Ulteriori studi condotti da Bersin by Deloitte, McKinsey e Diversity Lab hanno fatto emergere che l’inclusione in azienda migliora la capacità di prendere decisioni (fino all’87% in più), innovare (+20%), percepire e gestire i rischi, che si riducono del 30%.
Tra le prime buone prassi selezionate dall’Agenda a livello nazionale figura AccessiWay, società che ha sviluppato un innovativo strumento di intelligenza artificiale che permette agli utenti di modificare i siti web in base alle proprie esigenze di accessibilità: oltre 50 opzioni personalizzabili offrono la migliore esperienza di navigazione per chi ha difficoltà visive, motorie o cognitive.
Il progetto DAN – Dalla Scuola all’Autonomia di Avio Aero, società di GE Aviation, coinvolge ragazzi e ragazze con disabilità, facendo loro svolgere attività di business game, una metodologia di apprendimento non formale incentrata su un contesto simulato di natura aziendale con l’obiettivo ultimo dell’assunzione. La SAA – School of Management si focalizza invece sulla progettazione e realizzazione di percorsi di formazione per “disability manager”: futuri imprenditori capaci di sviluppare una visione inclusiva sia all’interno sia all’esterno dell’azienda. GL events, uno dei principali player nel mercato della event industry, stimola fornitori e aziende a sviluppare un nuovo approccio verso l’accessibilità e la fruibilità in ambito urbano e architettonico, sin dalle prime fasi di progettazione. Il Gruppo ASTM, secondo operatore autostradale al mondo, ha ideato l’iniziativa “Le parole giuste”: video pillole per migliorare l’accoglienza delle persone con disabilità dentro e fuori l’ambiente lavorativo.
La prima Agenda della Disabilità in Italia: “firmata” da Fondazione CRT e Consulta per le Persone in Difficoltà, è un modello innovativo di inclusione partecipato, frutto di un percorso di ascolto e co-progettazione avviato nel 2021 con il coinvolgimento di circa 300 soggetti, tra organizzazioni non profit e “portavoce” della società civile: sono nate oltre 150 idee per un futuro a misura di tutti, pronte a essere tradotte in azione. È una community innovativa che, raccogliendo le sfide dell’Agenda 2030 dell’ONU e gli obiettivi della Strategia europea sulla disabilità, mette insieme idee e progetti per un futuro equo e sostenibile a misura di tutti. www.agendadelladisabilita.it