Ciessevi sostiene la campagna “Voci di Confine. La Migrazione è una bella storia”
Al via, in tutta Italia, il progetto “Voci di Confine. La Migrazione è una bella storia” che cambia in positivo il racconto sulla migrazione attraverso, soprattutto, la radio e il web.
Voci di Confine è un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo, che vede Amref Health Africa capofila di una rete composta da Amref Health Africa – Headquarters, Africa e Mediterraneo, Associazione Le Réseau, CSV Marche – Centro Servizi per il Volontariato delle Marche, Centro Studi e Ricerche Idos (IDOS), Comitato Permanente per il Partenariato Euromediterraneo (COPPEM), Comune di Lampedusa, Comune di Pesaro, Etnocom, Internationalia, Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Puglia, Rete della Diaspora Africana Nera in Italia (REDANI), Step4, Terre des Hommes Italia.
Ciessevi, attraverso CSV Marche, ha aderito alla campagna promuovendo un corso online di informazione e animazione per volontari e giovani che hanno voglia di conoscere meglio l emigrazioni contemporanee e nei prossimi mesi un evento aperto al pubblico.
L’obiettivo è raggiungere 4 milioni di contatti, tra giovani, docenti ed educatori, operatori della cooperazione, ricercatori, imprenditori, enti locali italiani ed euromediterranei, dal 23 aprile al 19 maggio 2018, per dimostrare che “il fenomeno migratorio rappresenta una grande opportunità di sviluppo e arricchimento della nostra società”.
“Sugli immigrati avete sentito tante storie, ma questa no. Mario stava per chiudere la sua bottega e nessuno era disposto a imparare l’arte antica di scolpire le siepi. Mi ha insegnato la sua passione e oggi mi chiamano in tutta Italia per abbellire parchi e giardini. Mi chiamo Leonart, vengo da Tirana, adesso sono un imprenditore”.
Quella di Leonart è una delle tante “voci di confine” raccolte e raccontate dalla campagna.
Secondo il Centro Studi e Ricerche IDOS sono 570 mila le aziende italiane (il 9,4% di tutte le aziende registrate in Italia) guidate da immigrati, tra queste 70 mila le imprese di capitale, e in un ottavo dei casi sono società di capitale. Nell’approfondimento dedicato alle entrate e alle spese finanziarie legate alla migrazione, si afferma che il “risultato è a favore delle casse dello stato: più di 2 miliardi di euro solo nel 2015”. Inoltre, i lavoratori immigrati versano ogni anno 9 miliardi di contributi previdenziali, un apporto essenziale per il sistema pensionistico italiano.
“Invasione, minaccia, problema: oggi il fenomeno delle migrazioni viene raccontato soprattutto con queste parole. – sottolineano i promotori – Ma perché non parlare anche di come il fenomeno migratorio possa rappresentare una opportunità di crescita, sia per chi parte che per chi accoglie? Voci di Confine vuole farlo a partire dai dati, incarnati nelle storie individuali e del territorio, con le risposte di accoglienza degli enti locali”.
La campagna racconterà alcune storie significative, per ribadire che la migrazione può essere una “bella storia” e si intreccia strettamente con la vita quotidiana degli italiani, come quella della chef peruviana che usa materie prime italiane d’eccellenza o quella del parroco pugliese che ha scelto di sottotitolare le sue omelie per farle seguire ai migranti accolti nel paese o, ancora, quella della squadra di rugby di giovani rifugiati, , fino alla storia di Leonart, ribattezzato “Leonart Mani di forbice” perché la sua arte è scolpire siepi per abbellire parchi e giardini. Verrà toccato anche il tema dell’amore e dei matrimoni misti, che sono circa il 10% del totale delle unioni nel nostro Paese.
In aggiunta ci saranno dei video che racconteranno la esemplare risposta dell’Uganda nell’accoglienza di profughi sudsudanesi e non solo da alcuni Paesi africani. Secondo le stime fornite da Idos, l’Africa risulta – paradossalmente – il continente con la più bassa percentuale di migranti internazionali nel mondo (13,4%).
Oltre alla campagna il progetto prevede percorsi educativi nelle scuole e negli spazi di educazione informale; incontri territoriali che vedranno protagonisti le associazioni delle diaspore e di volontariato, gli enti locali, le ONG e i soggetti privati.