Come assicurare il non profit: la parola all’esperto
Sono nove morti e 683 i feriti che in media ogni giorno si registrano sulle nostre strade causati da 482 incidenti automobilistici. L’Istat conferma che nel 2018 i sinistri in Italia sono stati 172.344 con 3.325 vittime e 242.621 feriti. Bambini, pedoni, anziani e ciclisti sono tra i più vulnerabili utenti della strada. E tra questi anche volontari che si stanno recando sul luogo della loro attività per conto di un’associazione.
«Negli ultimi cinque anni abbiamo risarcito cinque volontari morti in incidenti stradali mentre stavano andando a fare volontariato» Gaetano Cavarretta, assicuratore di Cattolica con 20 anni di esperienza nel mondo del volontariato, conferma, alla luce dei dati nazionali, che anche nelle attività di volontariato l’infortunio è la maggiore causa di sinistri denunciati alle assicurazioni. «La gestione del rischio – continua Cavarretta – è una questione importante che le organizzazioni non profit devono considerare quando intraprendono attività con volontari e con terzi. Il rischio di rispondere personalmente su eventuali danni non è un’eventualità rara. I dirigenti di un’associazione, infatti, possono essere chiamati in causa per danni o negligenza sui più svariati motivi concernenti le attività svolte. Nonostante la rarità di queste azioni, perché il rischio è molto basso, è importante comprendere quali sono le protezioni assicurative disponibili sia per i propri volontari sia per danni causati a terzi»
Molte delle responsabilità impreviste possono essere coperte da un’assicurazione, ma come orientarsi nel mondo delle polizze?
Molte organizzazioni stipulano polizze assicurative come puro obbligo di legge senza un’attenta valutazione dei rischi. Sarebbe opportuno, invece, determinare in che misura le polizze assicurano la copertura dell’ente e dei suoi volontari, così come assicurino ai suoi amministratori di essere garantiti da eventuali richieste danni nascenti da responsabilità civile verso terzi e da infortuni.
La nostra società è sempre più litigiosa e quindi sono molteplici le circostanze che potrebbero portare un reclamo o una denuncia alla porta di un’associazione.
Una buona gestione del rischio garantisce che un’organizzazione non profit disponga, alla bisogna, di risorse sufficienti per svolgere la sua missione. Assicura inoltre che le attività non danneggino i beneficiari della propria azione, il pubblico in generale, i dipendenti e i volontari. Non avere una buona copertura assicurativa lascia spazio alla vulnerabilità e agli imprevisti. Imprevisti che, purtroppo, possono succedere. Nessuna organizzazione è immune da questa possibilità. La vulnerabilità delle piccole organizzazioni di fronte a una richiesta risarcitoria, anche modesta, poterebbe rappresentare la rovina della stessa, pertanto non è solo saggio ma, necessario avvalersi di polizze congrue e coerenti.
Con quale frequenza le associazioni devono valutare le loro polizze assicurative?
È importante comprendere i termini della copertura assicurativa. L’associazione dovrebbe sempre leggere le norme che regolano le polizze assicurative alla luce dei suoi rischi. Se si intravedono delle perplessità è il momento per chiedere una revisione.
Qual è l’errore più grande che si commette quando si tratta di acquistare un’assicurazione?
Di solito è quello di comparare solo i costi assicurativi e non dare il giusto peso alle norme che li regolano. Le proposte di più assicuratori devono invece essere comparate sui risarcimenti che si devono ottenere in caso di un sinistro imprevisto.
In che modo un’associazione dovrebbe affrontare una consulenza assicurativa?
Innanzitutto, facendo specifiche ricerche per orientarsi con la giusta consapevolezza su agenzie che hanno una pratica sostanziale nella gestione dell’assicurazione per il non profit.
Quali domande dovrebbero porre le organizzazioni durante una consulenza assicurativa?
Più che porre domande all’assicuratore dovrebbero chiedere a loro stessi se si è compresa l’importanza delle tutele per i propri volontari e il proprio ente. Conseguentemente ne deriverà una scelta consapevole e si cercheranno le soluzioni che con chiarezza e comprensibilità permetteranno di operare in totale sicurezza.