CreAction e il potere educativo della creatività
Attraverso il progetto CreAction, giovani milanesi di aree periferiche scoprono come l’arte possa essere un efficace veicolo di apprendimento e crescita personale
A giungo 2024 si è concluso il primo anno di attività del progetto CreAction – Creativity in Action. Il progetto, nato dal brief del programma internazionale Burberry Inspire, ideato da Burberry Group plc, The Burberry Foundation e International Youth Foundation (IYF), realizzato in sei Paesi del mondo, grazie a nove organizzazioni che lavorano in prima linea per potare un cambiamento positivo nella vita dei giovani attraverso l’uso della creatività.
A Milano, nel primo anno, le attività hanno coinvolto oltre mille giovani di alcune zone periferiche, quali Gratosoglio, Barona, San Siro, Selinunte e alcuni quartieri del Municipio 9, offrendo nuove opportunità di formazione e sviluppo sia personale che professionale. Il progetto insiste sulla creatività e l’arte come elementi essenziali per valorizzare il talento individuale dei giovani e promuovere una profonda conoscenza di sé, in quanto capaci di allenare la capacità di sperimentazione e di problem-solving in chiave innovativa.
Come spiega Rosario Salvato, professore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, nella pubblicazione “Il ruolo dell’arte nel contrasto alla dispersione e alle povertà educative”: «la dimensione artistica può rivestirsi di forti responsabilità pedagogiche, supportare tecniche e metodologie educative o dimostrarsi dispositivo capace di generare valore sociale ed economico». (Il ruolo dell’arte nel contrasto alla dispersione e alle povertà educative, 2020, p.7). Principio guida del progetto è infatti che l’arte sia capace non solo di arricchire l’individuo, ma di contribuire anche al progresso collettivo in vari campi, offrendo benefici terapeutici e formativi: «L’arte e i suoi linguaggi rappresentano un elemento indispensabile per l’esperienza educativa: essa supera i limiti del quotidiano, genera stupore e permette di aprirsi al mondo in maniera piena e profonda; per questo svolge un importante ruolo nello sviluppo della persona e della società» (ibidem).
Investire nella creatività significa coltivare menti aperte e pronte ad affrontare le sfide con originalità: elementi essenziali per diventare gli adulti di domani con piena consapevolezza e un profondo rispetto di sé, degli altri e anche dell’ambiente che ci circonda. Promuovere la creatività all’interno della comunità favorisce in questo senso la coesione sociale e l’inclusione, costruendo una società più dinamica e resiliente. Ma quali ingredienti servono per poter trasmettere questi valori a ragazzi e ragazze in condizioni di povertà educativa e carenza di opportunità di sviluppo personale? Ci risponde un gruppo di studenti del corso di Laurea Triennale in Design della Comunicazione allo IED – Istituto Europeo di Design di Milano, che ha concluso il proprio percorso di studi lo scorso 9 luglio con la presentazione del centro culturale giovanile dei sogni, ispirandosi ai valori promossi da Burberry Inspire e dal progetto CreAction. Partendo da un’analisi del legame tra psicologia ambientale e stimolo creativo, i tesisti hanno fatto emergere che «il concetto di creatività come “potenza”, sottolinea il potenziale creativo innato in tutti, ma il contesto gioca un ruolo cruciale nel far emergere questo potenziale. In un ambiente non stimolante, la creatività rimane un potenziale inespresso. Variabili come contesto, cultura e interesse personale sono cruciali affinché il potenziale creativo emerga, con il contesto che gioca un ruolo essenziale, stimolando la creatività in un ambiente propizio».
Si apre quindi una riflessione sulla diseguaglianza dei contesti di provenienza: alcune zone urbane concentrano spazi e opportunità “propizie”, altre sono sprovviste di luoghi sicuri e stimolanti dove i giovani possano esprimere la propria creatività e imparare nuove competenze. È quindi necessario e importante provare a costruire opportunità creative in questi luoghi, dove possano trovare opportunità di ascolto, crescita e di partecipazione attiva alla vita comunitaria, proponendo un ambiente che sia veramente inclusivo e che favorisca lo sviluppo personale. Nella tesi, si sottolinea infatti come «l’ambiente esterno influenzi in modo significativo il comportamento e la mente umana, sottolineando l’importanza di creare spazi inclusivi e culturalmente stimolanti».
Gli ambienti, però, non sono solo luoghi, ma anche persone e nel progetto CreAction la differenza l’hanno fatta i tutor dei laboratori proposti, come Stefano Lombardi, presidente dell’associazione Under The Tower, che è stato intervistato dagli IEDders per completare l’analisi del target di riferimento: «Gli insegnanti si trovano a ricoprire il ruolo di ‘fratelli maggiori’ dei ragazzi. Hanno un forte desiderio di aiutarli proprio perché condividono lo stesso background. Ne deduciamo quindi l’importanza di creare e stabilire connessioni personali tra ragazzi e insegnanti. […] La fiducia e l’interazione sociale diventano capisaldi della relazione tra ragazzi e insegnanti ed è quindi necessario costruire rapporti autentici».
Un ambiente inclusivo e stimolante deve quindi prevedere la presenza di figure di riferimento che mostrino ai giovani che il cambiamento è possibile e che forniscano un esempio concreto di come le competenze apprese possano essere applicate nella vita reale e nella comunità. Questi mentors possono accompagnare il processo di crescita dei giovani, poiché possono offrire supporto emotivo e pratico, contribuendo a sviluppare una visione positiva del futuro. CreAction punta a coinvolgere professionisti, artisti e leader comunitari che possano condividere le proprie esperienze e guidare i giovani nel loro percorso di crescita. Dei veri e propri modelli positivi da cui trarre ispirazione e far nascere un rapporto di fiducia.
L’importanza di investire nei giovani è evidenziata anche dal tema della Giornata mondiale delle competenze giovanili 2024, “Competenze giovanili per la pace e lo sviluppo”, che abbiamo celebrato il 15 luglio. Questo tema sottolinea il ruolo cruciale dei giovani nella costruzione della pace e nella risoluzione dei conflitti. Oggi, i giovani affrontano numerose sfide, come conflitti violenti, polarizzazione online e disuguaglianza economica, che minacciano sia il loro futuro che la stabilità delle società. È essenziale fornire loro competenze per promuovere la pace, formare cittadini globali responsabili e sostenere lo sviluppo sostenibile, costruendo così un futuro più giusto e inclusivo.
Concludendo, il progetto CreAction – Creativity in Action – sta sperimentando la creatività e le attività artistiche come potenti strumenti di trasformazione personale e sociale. Iniziative come queste sono fondamentali per offrire ai giovani opportunità di crescita e coinvolgimento. La creazione di spazi inclusivi e stimolanti, supportati da figure di riferimento che incarnano i valori di fiducia e connessione personale, è essenziale per far emergere il potenziale creativo di ogni individuo. Grazie all’impegno di tutor, professionisti e leader comunitari, possiamo costruire un ambiente dove ogni giovane possa sentirsi valorizzato, ascoltato e motivato a contribuire positivamente alla comunità.
“Senza libertà di scelta non c’è creatività, e senza creatività non c’è vita.” Spock vulcaniano, Star Treck
Per approfondire
Sito web: CreAction – creativity in action
Il-ruolo-dellarte-nel-contrasto-alla-dispersione-e-alle-poverta-educative.pdf (researchgate.net)