Un green new deal per l’Europa: il rapporto di Legambiente in vista delle elezioni
Economia decarbonizzata e circolare è l’unica via per trasformare i cambiamenti climatici e le questioni ambientali in occasioni di sviluppo e innovazione e di affrontare le grandi sfide delle disuguaglianze, del lavoro e dell’immigrazione.
Uscire dalla crisi climatica, economica e sociale puntando su un’economia decarbonizzata e circolare, ridisegnare la fiscalità in chiave green, accelerare la transizione energetica e le politiche di adattamento al clima, rilanciare la cooperazione internazionale mettendo al centro il Mediterraneo e l’Africa in un progetto comune che vada oltre gli interessi dei singoli Stati e delle imprese.
Sono queste le proposte che Legambiente lancia in vista delle prossime elezione europee raccontandole nel rapporto “Un green new deal per l’Europa. Idee e sfide per rilanciare il progetto europeo”, a cura di Edoardo Zanchini e Mauro Albrizio.
La pubblicazione evidenzia come l’Europa, in questi anni, è riuscita crescere economicamente (Pil) e a calare le emissioni di gas serra. La percentuale della popolazione occupata tra i 20 e i 64 anni è salita nel 2017 al 72,3% (dieci anni fa, nel 2007, era al 69,9%). La spesa nazionale lorda per ricerca e sviluppo nel 2017 ha raggiunto il 2,06%, (nel 2007 era all’1,77%). La produttività energetica nel 2016 è arrivata all’8,5, nel 1995 era al 5,8. Mentre sul fronte delle politiche sociali, grazie ad un lavoro ad hoc, è diminuita la popolazione a rischio povertà o esclusione sociale: nel 2017 è scesa al 22,4% ( nel 2007 toccava il 24,5%).
Inoltre è aumentata – anche se meno del previsto – la quota a riciclo di materia (dal 50% del 2010 al 53% del 2016 sul totale dei rifiuti esclusi i minerari). Nel settore energetico, si registra dal 2015 una ripresa dei consumi finali di energia – su cui per altro incidono le temperature stagionali – dopo un lungo trend di riduzione e contenimento. E, all’interno dei consumi, è cresciuta in modo sostanziale la quota da fonti rinnovabili che è arrivata al 17,4% nel 2017. Sul lungo periodo, la riduzione dei consumi energetici e l’aumento delle fonti rinnovabili hanno portato ad una riduzione delle emissioni di CO2, pari a una riduzione del 21,9% tra il 1990 e il 2017. Nel 2017 – per la prima volta da molti anni – si registra un incremento delle emissioni di CO2 pari allo 0,6% rispetto al 2016. Questo aumento segue un andamento relativamente stabile delle emissioni osservato dal 2014, dopo un periodo di riduzioni quasi continue tra il 2004 e il 2014.
Con questo volume Legambiente vuole proporre una contronarrazione all’interno del dibattito elettorale che abbia al centro una nuova visione europea. In questi anni si è parlato con accento negativo dell’Europa delle banche, dell’alta finanza e di quella dei burocratici di Bruxelles e Strasburgo, dimenticando invece che l’Europa è stato spesso un vero salvagente per tanti Paesi, soprattutto per l’Italia. Se la Penisola negli ultimi decenni ha approvato leggi ambientali sempre più ambiziose su rifiuti, depurazione, produzione di energia da fonti rinnovabili, riduzioni di emissioni di gas serra, ad esempio, lo deve in primo luogo proprio alle direttive europee che siamo stati obbligati a copiare. Ed è proprio per l’importante ruolo che riveste l’Europa che proponiamo un green new deal basato su due elementi fondamentali l’economia decarbonizzata e circolare. Decarbonizzare non serve solo a contrastare i cambiamenti climatici in corso, ma produce anche benefici sociali ed economici. Un’azione climatica in linea con gli obiettivi di Parigi, secondo il recente rapporto della commissione globale sull’economia e clima, può far crescere l’economia mondiale di ben 26.000 miliardi di dollari, creare 65 milioni di nuovi posti di lavoro ed evitare 700.000 morti premature per l’inquinamento atmosferico già entro il 2030.
«L’emergenza climatica – dichiara Mauro Albrizio Direttore dell’Ufficio Europeo di Legambiente – si può vincere solo se si avvia da subito una profonda trasformazione di tutti i settori dell’economia europea, da realizzare nei prossimi venti anni e con un forte impatto sociale, che richiede un nuovo sistema di welfare europeo per non lasciare indietro nessuno. Sfida ambiziosa possibile solo con il pieno coinvolgimento di tutti i cittadini europei grazie a un nuovo contratto sociale, ovvero un Green New Deal forza motrice della decarbonizzazione dell’economia europea. A tal fine è cruciale mettere in campo un’Alleanza per il Green New Deal tra tutte quelle forze ambientaliste, sociali e imprenditoriali disposte a lavorare insieme per vincere la triplice sfida climatica, economica e sociale».
Un Green New Deal per l’Europa.
Le idee e le sfide per rilanciare il progetto europeo
A cura di Edoardo Zanchini e Mauro Albrizio. Edito Edizione Ambiente – costo 20 euro
Con i contributi di: Roberto Barbieri, Fabrizio Barca, Catia Bastioli,Leonardo Becchetti, Duccio Bianchi, Raffaella Bolini, Lucio Cavazzoni, Stefano Ciafani, Daniela Deleo, Roberto Della Seta, Damiano Di Simine, Bas Eickhout, Chiara Favilli, Enzo Favoino, Giovanni A.Forte, Monica Frassoni, Enrico Giovannini, Mattia Lolli, Andrea Montanino, Ermete Realacci, Livio Romano, Gianni Silvestrini, Andrea Stocchiero, Gianfranco Viesti, Giorgio Zampetti.