I premiati del Panettone d’oro 2024
Anche quest’anno, la giuria del Panettone d’Oro ha premiato dal palco del Teatro Franco Parenti 11 cittadini milanesi che hanno saputo distinguersi per il loro impegno civico, diventando dei punti di riferimento per la società meneghina grazie ai loro progetti di aggregazione culturale, inclusione per minoranze e disabili e di sostegno alla povertà tramite distribuzione di beni alimentarie e di prima necessità.
Il prestigioso riconoscimento, giunto alla 24° edizione, è stato promosso dal Coordinamento Comitati Milanesi in collaborazione con Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – e con un cartello di associazioni cittadine (Assoedilizia, Amici di Milano, Associazione SAO, CSV Milano, City Angels e Legambiente). L’iniziativa è sostenuta da Banca Intesa Sanpaolo, Re Panettone, Vergani, IIS Lagrange, DOCG Moscato D’Asti e ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Milano e della Città metropolitana di Milano.
Questa edizione del Panettone d’Oro, però, si distingue da tutte le precedenti perché la giuria, tra i tanti eroi silenziosi del civismo milanese che hanno dedicato la loro vita ad aiutare il prossimo, ha voluto dare un riconoscimento alla protagonista di una storia che ha acceso le cronache cittadine lo scorso novembre. È stata premiata, infatti, Alessandra*, la 19enne dipendente di una catena di fast food che ha salvato da una probabile aggressione una sua coetanea in difficoltà, riconoscendone il segnale anti-violenza e avvertendo le autorità che hanno poi soccorso la giovane e arrestato l’uomo che era con lei.
Non volendo che il gesto di Alessandra cadesse nel vuoto, la giuria del Panettone d’Oro, per prima in assoluto, ha voluto premiare il coraggio della ragazza rispetto a un tema, quello della violenza sulle donne, che provoca ancora troppe vittime a causa di una società che nel 2024 non ha ancora preso coscienza dei diritti fondamentali di ogni cittadino, a prescindere dal suo sesso. Al centro di questo episodio, il gesto anti-violenza è stato introdotto nel 2020 dalla Canadian Women’s Foundation: diffuso via social, è diventando uno strumento fondamentale per le donne che necessitano di chiedere aiuto in modo discreto e immediato.
Insieme ad “Alessandra”, sono stati premiati personalità del calibro di Joanna Borella, prima bambina straniera adottata in Italia e che oggi è conosciuta da tutti come “Mister Jo” grazie al suo impegno come allenatrice dell’associazione Bimbe nel Pallone e nelle tante iniziative sociali che la vedono coinvolta in una zona difficile come quella del Parco Trotter. Un’altra storia legata al recupero di un “quartiere difficile” è quella di Massimo Pozzi che, da oltre vent’anni, si impegna in iniziative di volontariato e progetti sociali dedicati alla valorizzazione e alla riscoperta di una memoria identitaria di Quarto Oggiaro. C’è poi Luciano Vacca: è il principale promotore della biblioteca di condominio ALER Falcone e Borsellino, un vero e proprio centro di aggregazione culturale che, grazie all’amore per la cultura che ha saputo ispirare, è riuscita nel tempo a interrompere le attività criminali di alcuni inquilini di comprensorio di case popolari dove è nata la biblioteca.
Con loro, elencati a titolo esemplificativo, hanno ricevuto il riconoscimento anche Paolo Prota Giurleo, Marina Anzani, Paola Cavanna, Piero Oldani, Vitaliano Bonacina, l’ex-prefetto Renato Saccone e il cantautore Fabio Treves.
Infine sono state assegnate 12 menzioni speciali ad altrettante realtà e associazioni che, in modi diversi mettono in pratica e aiutano a diffondere un esemplare comportamento civico nel tessuto urbano: Assi Gulliver, Associazione Genitori Wolf Ferrari E Toscanini Aps, Compagnia Della Polenta, Corimilano Per Le Periferie, Fiore Che Ride Societa’ Cooperativa Sociale Ets, Volontari Cava Ongari, il diciotto, Associazione “Centro Italiano Femminile Aps” (Cif), Associazione Il Balzo, Dal bullo al bullone, Volontari Del Giardino Bing a Greco, Auser Novate Milanese.
L’evento è stato introdotto da uno speech di Andrée Ruth Shammah, regista teatrale e direttrice artistica del Teatro Parenti e animato da un dialogo sul civismo tra Giangiacomo Schiavi, Presidente della Giuria del Premio e giornalista del Corriere della Sera e Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera.
*nome di fantasia utilizzato in un’intervista rilasciata dalla giovane a Repubblica per proteggerne la privacy.