Impresa sociale: via libera alla detassazione degli utili reinvestiti in attività
Semaforo verde alla riforma dell’Impresa sociale prevista dalla legge delega 106/2016. E’ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 luglio il Dlgs n. 112/2017 “Revisione della disciplina in materia di impresa sociale” che abroga la legge 155/2006.
Potranno quindi acquisire la qualifica di impresa sociale gli enti privati che esercitano in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti.
Le principali novità fiscali, invece, riguardano la detassazione degli utili e degli avanzi di gestione reinvestiti nell’attività istituzionale e l’esclusione degli studi di settore.
Questo è un passaggio normativo che rompe la logica Stato-mercato e introduce, a pieno titolo, l’imprenditorialità sociale, cioè la cosiddetta economia civile. Con le imprese sociali di seconda generazione sarà possibile includere i cittadini nel processo produttivo per garantire la costruzione di un welfare caratterizzato da alti livelli di qualità e realmente democratico e capacitante. Eliminati i vincoli della vecchia legge sull’Impresa sociale – la 155 del 2006 – che ne avevano frenato la crescita, si apre una nuova stagione verso nuove forme imprenditoriali, nell’economia di mercato e non, che avrà come obiettivo lo sviluppo economico ed umano della comunità.