Roma, volontariato sotto sfratto: sede a rischio per centinaia di associazioni
Caos nella capitale per gli effetti della delibera sul riordino del patrimonio immobiliare. Ingiunzioni di pagamento pesanti e spesso retroattive mettono in crisi molte realtà sociali. Che contestano la gestione comunale della vicenda e attaccano la Corte dei conti
ROMA – A Roma nelle ultime settimane sono stati eseguiti 6 sfratti di associazioni e centri culturali, a 73 sono arrivate le determinazioni di sgombero e un numero indeterminato di enti non profit ha ricevuto ingiunzioni al rilascio delle sedi e al pagamento di presunte morosità (quasi tutti i 235 che fanno parte di un elenco di 800 soggetti che hanno la loro sede in locali di proprietà del Comune). Tra questi ci sono moltissime associazioni di volontariato e centri culturali, come Per la Strada, che si occupa dei senza fissa dimora della stazione Termini; A Roma Insieme-Leda Colombini, che lavora con i bambini che si trovano nel carcere di Rebibbia; il Grande Cocomero, che accoglie i bambini in cura al policlinico Umberto I; Viva la vita, che si occupa di malati di Sla; Focus-Casa dei Diritti Sociali, che si occupa di migranti; la scuola popolare di musica di Testaccio fondata da Giovanna Marini; il Celio Azzurro asilo interculturale.