Università milanesi a confronto sugli apprendimenti nel volontariato
Riconoscere e ufficializzare le competenze acquisite nell’esperienza di volontariato che si fa o che si è fatta. Saperi non formali e informali, conoscenze trasversali o tecniche da inserire nel proprio curriculum vitae, per “investirli” nei contesti che ciascuno riterrà più opportuni. Ma non è tutto. C’è un aspetto da non sottovalutare: per legittimare quel corpus di competenze apprese facendo il volontario occorre intraprendere un percorso. Un cammino che aiuterà il volontario a essere più consapevole e sicuro delle capacità e delle conoscenze che si possiedono. Ciò gli consentirà di rafforzarsi e di proporsi al meglio come cittadino e come lavoratore, sia in Italia che all’estero. Validare le competenze vuol dire riconoscere che il volontariato non è frutto solo di buona volontà, solidarietà, gratuità, altruismo, ma anche di impegno e dedizione competente e in continua evoluzione.
Sono questi alcuni dei temi che faranno parte del workshop “Il Sapere del Volontariato. Le Università per il volontariato” promosso nell’ambito di MiGeneration-net del Comune di Milano e inserita nel cartellone di eventi per il Ventennale di Ciessevi. che si terrà sabato 10 novembre, alle 10.30, alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4 a Milano.
Sono previsti interventi e testimonanze per un confronto su come le Università meneghine si mettono a disposizione del mondo del volontariato metropolitano.
Dopo i saluti istituzionali a cura di Laura Galimberti, Assessore all’Educazione e Istruzione e Ivan Nissoli Presidente Ciessevi, ci sarà una la tavola rotonda sul tema “Il valore delle esperienze per le università: quando le università si mettono in gioco per favorire la crescita delle organizzazioni”. Introdurrà la discussione Patrizia Bisol, responsabile progetto Univol, a sguire un dialogo tra Anna Prat, dirigente responsabile Unità di Sviluppo Piano Periferie del Comune di Milano, Giorgio Fiorentini, docente senior Bocconi e promotore di Campus Life, Paolo Cherubini, pro-rettore vicario di dell’Università Bicocca, Stefania Romenti, docente di Strategic communication all’Università IULM, Paola Bonizzoni, docente di sociologia all’Università degli Studi di Milano.
Seguirà un secondo panel dal titolo “Università e volontariato: insieme per gli studenti” che illustrerà con quali modalità gli Atenei milanesi avvicinano gli studenti al volontariato. Interverranno Barbara Rosina e Simona Tosca Università degli Studi di Milano – Cosp che presenteranno il nuovo servizio per studenti UniMi Volunteer; Laura Appiani, Università degli Studi di Milano Bicocca, racconterà il Progetto BBtween che ha previsto la validazione, attraverso Open Badges, delle competenze acquisite dagli studenti attraverso percorsi di volontariato in associazioni. Concluderà gli interventi Sonia Giudici, Bocconi Sociale, che parlerà del progetto Desk Volontariato attivato in ateneo per l’orientamento al volontariato di studenti e docenti.
Infine un momento dedicato alla valutazione e alla certificazione delle competenze, sia a livello nazionale che europeo: “Università e volontariato: Le competenze acquisite dalle esperienze di volontariato”. Interverranno: Elisabetta Perulli, Inapp, che spiegherà lo scenario italiano ed europeo dei sistemi di validazione e di certificazione delle competenze acquisite attraverso esperienze di apprendimento non formale e/o informale; Sergio Di Minica, Randstad che porterà il punto di vista delle aziende delineando l’importanza delle esperienze di volontariato nel curriculum dei candidati a caccia di impiego. Chiuderà l’incontro Glenda Pagnoncelli, Ciessevi, che racconterà il Progetto europeo Lever Up, modello sperimentale di validazione e certificazione delle competenze dei Volontari.