Vacanze alternative e campi estivi: soddisfa il bisogno di socialità
Indipendentemente dalla fase del post emergenza nella quale ci troviamo, bambini, ragazzi – e anche adulti -, hanno ora un grande bisogno di socialità. Dall’indagine che abbiamo condotto di recente sulle attività degli enti di Terzo settore durante il periodo di lockdown, abbiamo rilevato che il problema maggiormente intercettato dagli degli enti è stato proprio la solitudine (quasi il 25% delle risposte); inoltre, il 45% delle attività sospese dagli enti sono state quelle dedicate a tempo libero e cultura (circa il 20%) e a formazione ed educazione (circa il 25%).
Ma l’estate è ormai arrivata: le scuole si sono appena chiuse, le università hanno diradato le proprie attività e le disposizioni per realizzare le attività estive sono state diramate, quindi le proposte estive si possono realizzare e vi si può prendere parte.
Anche in questo momento difficile, infatti, molte associazioni si sono organizzate per offrire campi estivi o una vacanza alternativa a bambini, ragazzi, adulti e famiglie: un’occasione per prendere parte attivamente, in Italia o all’estero, alle loro attività e progetti. Le attività possono essere: culturali, ludico-ricreative, di assistenza, manuali, di tutela dell’ambiente, di promozione della legalità, sportive, di animazione.
I campi estivi sono iniziative proposte, tra gli altri, dalle realtà educative, culturali e sportive del terzo settore che quest’anno devono accordarsi obbligatoriamente con l’Amministrazione locale per garantire il rispetto delle normative di sicurezza da Covid19. Sono attive dal 15 giugno e in continua espansione grazie al dialogo tra il settore pubblico e quello privato di terzo settore, e grazie alla crescente disponibilità di giovani nel sostenere come volontari le attività che quest’anno richiedono un maggiore impegno di risorse umane.
Le vacanze alternative, invece, sono iniziative o opportunità brevi, rivolte a cittadini di tutte le età che nascono con l’idea di far trascorrere una parte delle vacanze in modo alternativo, mettendo a disposizione le proprie capacità e competenze, la propria esperienza o solo il proprio tempo e l’entusiasmo a favore di realtà non profit principalmente nei mesi estivi.
I partecipanti potranno sperimentare un’appartenenza comunitaria forte attraverso la costruzione di relazioni: facendo le cose con gli altri, più che per gli altri.
Spesso non sono richieste competenze particolare, proprio perché si tratta di un periodo di permanenza di breve durata, basta essere motivati, curiosi e in possesso di un buono spirito di adattamento.
Come ogni anno, raccogliamo le proposte delle associazioni e ci impegniamo a divulgarle attraverso i nostri mezzi di comunicazione.