Volontariato globale: innovazione, inclusione e futuro sostenibile
Il volontariato mette al centro la persona ma va oltre l’individuo: è un modo di pensare in grande, una spinta a mettersi nei panni degli altri e, nondimeno, una fonte di benessere soggettivo oltre che collettivo. I volontari, infatti, siano essi al servizio dei propri valori o in cerca di relazioni e opportunità di crescita professionale, coltivano e trasmettono un senso di soddisfazione personale e un ottimismo per se stessi e per il mondo.
– Sergio Mattarella
Il rapporto delle Nazioni Unite sul volontariato 2024 evidenzia il ruolo cruciale di questa forza spesso invisibile come catalizzatore di innovazione sociale. Dal superamento delle disuguaglianze all’inclusione dei gruppi più vulnerabili, il volontariato si afferma come ponte tra persone, culture e istituzioni. Un contributo fondamentale per costruire una società più equa e affrontare le sfide globali con una visione sostenibile.
Ogni 5 dicembre, la Giornata Internazionale del Volontariato, promossa dalle Nazioni Unite, accende i riflettori su una forza silenziosa ma indispensabile: i milioni di volontari che ogni giorno si dedicano a migliorare il mondo.
Quest’anno il focus della celebrazione è strettamente legato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), sottolineando il ruolo chiave del volontariato nell’affrontare le sfide globali. Dal contrasto ai cambiamenti climatici alla lotta contro le disuguaglianze, dal miglioramento della salute pubblica alla promozione della pace, i volontari rappresentano una risorsa insostituibile per il progresso umano. La Giornata non è solo un’occasione per celebrare il loro impegno, ma anche per riflettere sul ruolo cruciale che essi svolgono nel sostenere le comunità vulnerabili, nei contesti di crisi e nelle emergenze umanitarie.
Secondo le Nazioni Unite, i volontari non sono semplici aiutanti, ma veri e propri agenti di cambiamento. Nelle aree più colpite da povertà, conflitti o disastri naturali, i volontari lavorano instancabilmente per migliorare le condizioni di vita e sostenere chi è più in difficoltà. Anche nei contesti urbani, il volontariato affronta sfide come l’isolamento sociale, la marginalizzazione e l’accesso alle opportunità educative.
Il volontariato è anche un motore di inclusione: permette a persone di ogni estrazione sociale di unirsi per uno scopo comune, costruendo ponti tra diverse culture, generazioni e comunità. È un mezzo per dare voce a chi spesso non ne ha e per coinvolgere attivamente i giovani nella costruzione di un futuro migliore.
La Giornata Internazionale del Volontariato non è solo un’occasione per riflettere, ma anche per dire grazie. Ogni gesto, ogni ora dedicata agli altri ha un impatto tangibile.
Il volontariato come pilastro della società
Il volontariato è una forza invisibile, ma potente, capace di trasformare comunità e rafforzare le relazioni tra cittadini e istituzioni. Questo è il tema centrale dell’ultimo rapporto pubblicato dal programma delle Nazioni Unite per il Volontariato, Building Equal and Inclusive Societies, che offre uno sguardo approfondito sul volontariato come catalizzatore per società più giuste e inclusive, fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Un concetto chiave esplorato nel rapporto è il “contratto sociale del XXI secolo“, un approccio che integra i volontari come partner attivi nella definizione di soluzioni per lo sviluppo sostenibile. Questo modello coinvolge in modo particolare gruppi emarginati, come donne, persone con disabilità e abitanti delle periferie urbane, offrendo loro voce e opportunità per partecipare attivamente alla costruzione di società migliori.
Il rapporto sottolinea, inoltre, che il volontariato non si limita al servizio diretto, ma è anche una leva per l’innovazione sociale. Attraverso esempi raccolti in Paesi come Kenya, Colombia e Vanuatu, emerge come i volontari generino nuove idee e approcci per risolvere problemi complessi. Queste iniziative spaziano dal miglioramento delle condizioni di salute al sostegno alle donne imprenditrici nei piccoli Stati insulari.
L’innovazione, tuttavia, porta con sé sfide, come il rischio di ampliare il divario digitale quando le soluzioni si concentrano su piattaforme online non accessibili a tutti. Per questo, il rapporto sottolinea l’importanza di politiche inclusive che coinvolgano tutti i segmenti della società.
Le cifre del volontariato globale
Il rapporto fornisce stime significative: ogni mese, il lavoro dei volontari equivale a circa 61 milioni di lavoratori a tempo pieno. Tuttavia, evidenzia la prevalenza del volontariato informale (14,3% della popolazione in età lavorativa) rispetto a quello formale (6,5%), sottolineando al contempo le difficoltà nel misurare accuratamente il contributo globale delle attività gratuite in favore della comunità. Il volontariato informale, spesso sottovalutato, è particolarmente rilevante nelle comunità svantaggiate, ma soffre di una minore visibilità e riconoscimento rispetto a quello formale. Questo divario, secondo il rapporto, deve essere colmato per valorizzare pienamente il potenziale dei volontari.
Il rapporto propone nuove politiche per abbattere le barriere di accesso al volontariato, promuovere l’uguaglianza di genere e riconoscere il valore del contributo dei volontari, sia formali che informali.
(Fonte: UNV)
Lo sapevate?
Il numero mensile di volontari dai 15 anni in su ammonta a 882,4 milioni in tutto il mondo..
LLa maggior parte del volontariato continua a essere organizzato in modo informale tra individui, con la partecipazione del 14,3% della popolazione mondiale, mentre il 6,5% delle persone in età lavorativa in tutto il mondo si impegna nel volontariato formale tramite un’organizzazione o associazione. Una percentuale significativa di persone svolge molteplici tipi di lavoro di volontariato.
Mentre i volontari formali sono per lo più uomini, è più probabile che i volontari informali siano donne.